Urla e schiamazzi degli imputati al processo contro 32 «piellini» di Marzio Fabbri

Urlo e schiamazzi degli imputati al processo cantra 32 «piellini» Prima udienza d'appello a Milano: presenti Alunni e altri 16 presunti terroristi Hanno inneggiato alla clamorosa evasione da Rovigo e alla latitanza di Sergio Segio DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MILANO — I 17 imputati chiusi nel gabbione al processo d'appello contro 32 persone accusate di avere fatto parte di formazioni terroristiche o di reati minori connessi hanno assistito alla prima udienza del dibattimento chiacchierando tra loro, scambiandosi effusioni e interrompendo il presidente di tanto in tanto, quando loro meglio aggradava; hanno insultato «pentiti» o presunti tali, hanno intonato slogan e hanno applaudito al nome dell'esponente di Prima linea Sergio Segio quando i giudici lo hanno pronunciato durante l'appello degli imputati. Corrado Alunni è il personaggio di maggiore spicco tra i presunti terroristi, ma ci sono anche Marina e Maria Teresa Zoni, Francesca Bellerè (rimase incinta proprio durante il processo di primo grado nella primavera dell'Ottanta), Paolo Klun e Paolo Zambianchi, considerati tra i «duri» di Prima linea. Assenti, tra gli altri, perché latitanti Antonio Marocco e Daniele Boriato (evasi da San Vittore durante il processo di primo grado) e Sergio Segio (ritenuto il maggiore esponente di Prima linea ancora in libertà). Non si sono presentati ieri, rinunciando a comparire, Maurice Bignami (considerato l'ispiratore dell'uccisione di Giorgio Soldati nel carcere di Cuneo, assassinato per le rivelazioni che erano seguite al suo arresto), Massimo Turicchia, architetto bolognese i cui documenti venivano usati da Alunni e Dante Forni che si è sempre protestato innocente e che in primo grado era stato assolto dall'accusa di avere custodito armi per conto del gruppo. A parte, circondato dai carabinieri e nascosto alla vista dei suoi ex compagni, c'era Fortunato Balice che di recente ha fatto ai giudici delle rivelazioni. Il presidente della corte d'assise d'appello Cosimo Cassone ha usato tutta la mattinata (prima di rinviare a lunedi 11) per l'appello degli imputati e per la lettura dei capi di imputazione che sono tantissimi: il solo Alunni ne ha sessanta. Quindi ha disposto la riunione del processo principale con quello contro lo studente di architettura Sergio Bianchi e altri 4 giovani del Varesotto accusati di associazione sovversiva. Rifiutatisi gli imputati di avvicinarsi al presidente quando questi parlava loro, l'udienza è andata avanti con gli adempimenti formali interrotta, come si è detto, di quando in quando. Gli imputati hanno inveito contro Alfredo Azzaroni (padre della terrorista Barbara Azzaroni uccisa a Torino dalla polizia) probabilmente ritenendolo responsabile del «pentimento» della sua compagna, la professoressa Maria Granata che benché presente non è stata insultata. Al nome di Balice la gabbia si è scatenata: 'Carogna, nasconditi, vieni qui un momentino che facciamo quattro chiacchiere». All'appello di Segio è seguito un applauso accompagnato da battute all' indirizzzo del presidente: « Cercalo, cercalo» Terminata la lettura dei capi d'imputazione il procuratore generale Gerardo D'Ambrosio ha chiesto l'acquisizione degli atti degli interrogatori di alcuni pentiti e in primo luogo di Marco Barbone (della «Brigata 28 marzo» che uccise Walter Tobagi) che potrebbe fare luce sulla formazione di alcuni gruppi terroristici tra cui le «Brigate comuniste», le «Formazioni comuniste combattenti» e «Reparti comunisti d'attacco». Per consentire alla difesa di pren dere visione di queste carte e in seguito pronunciarsi a favore o contro l'acquisizione, il processo è stato rinviato alla prossima settimana. E' stato a questo punto che i 17 in gabbia hanno comin ciato a scandire «Da Rovigo a Fresinone un solo grido, evasione» con riferimento alla fuga di quattro terroriste domenica scorsa e di Cesare Battisti (dei «Proletari armati per il comunismo») scappato mesi fa dal carcere della cittadina laziale. Marzio Fabbri Milano. Corrado Alunni e Marina Zoni durante la prima udienza del processo d'appello di PI Urlo e schiamazzi degli imputati al processo cantra 32 «piellini»

Luoghi citati: Cuneo, Milano, Rovigo, Torino