Rizzoli: Gelli mi telefonò 2 volte senza mai parlare della vendita di Marco Borsa
Rizzoli: Gelli mi telefonò 2 volte senza mai parlare della vendita Intervista all'editore del «Corriere» sui rapporti con il capo P2 Rizzoli: Gelli mi telefonò 2 volte senza mai parlare della vendita MILANO — Angelo Rizzoli, appena rientrato da una breve vacanza nei Caraibì, è stato investito dal nuovo ciclone delle bobine con la registrazione delle telefonate di Licio Gelli e Umberto Ortolani all'amministratore delegato della Rizzoli-Corriere della Sera. Bruno Tassan Din. — Dottor Rizzoli, era al corrente della vicenda? «Sono stato informato per telefono da Tassan Din sabato 2 gennaio mentre ero di passaggio a New York. Mi ha sommariamente messo al corrente della situazione». —Non ne sapeva nulla? «Tassan Din mi aveva avvisato di aver ricevuto telefonate di Gelli e Ortolani che lo sollecitavano a cedere la posizione Fincoriz (la società a cui fa capo il 10.2% di Tassan Din. n.d.r.)». —Quando? «Mi pare in dicembre». — E cosa avevate deciso di fare? «Ne parlammo con gli avvocati della Rizzoli che ci consigliarono di ascoltare le telefonate per cercare di capire gli obiettivi di queste pressioni». — Lei ne ha ricevute di telefonate? «Non ho mai ricevuto, neanche da Gelli o Ortolani, sollecitazioni di vendere a Cabassi. Gelli mi ha telefonato due volte all'inizio di dicembre protestando vivamente, fino alla intimidazione, per l'atteggiamento dei giornali del gruppo sulla vicenda P2. A queste proteste, naturalmente, non ho dato alcun seguito». — Ha mai avuto la sensazione che qualcuno fra gli asi. riti acquirenti avesse collegamenti con la P2? «Assolutamente no. Tutti quelli che hanno avanzato offerte si sono comportati correttamente». — Ritiene che l'offerta Cabassi possa essere in qualche modo appoggiata dalla P2? «Sono convinto di no. Né a me personalmente né all'avvocato Predieri, incaricato di trattare la mia quota di proprietà. Cabassi ha mai dato il benché minimo spunto che potesse far sospettare che ci fossero di mezzo problemi connessi allaP2». — Tassan Din ha dichiarato che lei si è convinto solo alla fine a non vendere. E' vero? «No. Quando Tassan Din mi ha fatto presente che voleva comunque mantenere un ruolo alla Fincoriz nel sindacato di controllo del gruppo mi sono limitato a suggerire a Cabassi di esplorare la possibilità di trovare un accordo con la Fincoriz medesima». — Ma questa Fincoriz, quando e come nasce? «Nasce al momento dell'ingresso della Centrale nel gruppo Rizzoli e rientra negli accordi relativi all'aumento di capitale ». Marco Borsa
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