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Tossali Din consegna «spezzoni» Fa sapere solo quel che vuole? La commissione P2 ascolta le telefonate con Gelli Tossali Din consegna «spezzoni» Fa sapere solo quel che vuole? Rischio di un rinvio per le accuse del psi a Ricciardelli (sinistra indipendente) ROMA — E' partita fra polemiche, fughe di notizie ed esposti alla magistratura l'inchiesta sulla Loggia P2 affidata alla commissione parlamentare presieduta da Tina Anselmi. Per quattro ore, ieri mattina, i quaranta commissari (20 deputati e 20 senatori) riuniti in un'aula al secondo piano di Palazzo San Macuto, hanno discusso sull'opportunità di inviare una denuncia alla Procura Generale per le anticipazioni date da alcuni giornali sul «giallo delle bobine» e delle registrazioni di telefonate intercorse tra Bruno Tassan Din da una parte e Lieto Gelli e Umberto Ortolani dall'altra. Alla fine, a maggioranza, la proposta avanzata dall'ufficio di presidenza è stata respinta e al magistrato ordinario è stata inviata una semplice «segnalazione». Buona parte della seduta è stata dedicata al «caso Rie cardelli». Il senatore della si nistra indipendente, già con sulente della Rizzoli, è stato attaccato da alcuni commissari, socialisti in particolare, per un episodio accaduto pochi giorni prima di Natale. A rievocare i fatti è stato lo stesso Riccardelli: «Era il 21 o il 22 dicembre — ha detto — quando si è presentato nel mio ufficio uno dei legali di Tassan Din, il professor Gaetano Pecorella, per mettermi al corrente di alcune telefonate mi nacciose che erano giunte al suo assistito da parte di Gelli e Ortolani in relazione alla vendita delle quote di maggioranza del "Corriere della Sera". Con me c'era l'onorevole Mazzarrino, responsabile del settore stampa e propaganda della de. Pecorella ci fece ascoltare delle registrazioni telefoniche. Mi limitai a rispondergli che erano problemi loro e che quindi si assumessero leproprie responsabilità». mPer quanto mi riguardava — aggiunsi — detti incarico all'on. Mazzarrino di mettere al corrente della questione il presidente Tina Anselmi, riproponendomi nello stesso Ruggero Conteduca (Continua a pagina 2 In settima colonna)