Rogo alla Teksid, danni per un miliardo Duemila operai resteranno senza lavoro

Rogo alla Teksid, danni per un miliardo Duemila operai resteranno senza lavoro E' divampato ieri mattina (corto circuito?) e ha distrutto il reparto di decapaggio Rogo alla Teksid, danni per un miliardo Duemila operai resteranno senza lavoro Difficile battaglia contro le fiamme per 5 squadre di vigili del fuoco: c'era il timore di un'esplosione dei serbatoi di acidi - L'azienda doveva riprendere l'attività domani dopo il lungo ponte festivo - Problemi per i rifornimenti Un furioso incendio è divampato ieri mattina nello stabilimento Teksid in frazione Ferriera di Buttigliera Alta. E' andato distrutto un intero reparto; il danno, considerando soltanto le apparecchiature rese inservibili dal fuoco, è superiore al miliardo. L'allarme è scattato poco prima delle 7. I sorveglianti hanno scorto lingue di fuoco uscire dal capannone dove sono sistemate le vasche di decapaggio continuo delle vergelle (matasse e rotoli) d'acciaio. Si tratta, in sostanza, di una serie di contenitori di varie soluzioni acide che eliminano le scorie, lavano il materiale e lo fosfatano prima che venga lavorato. Sembra che l'incendio si sia sviluppato alla base dei condotti d'aspirazione ed abbia trovato facile esca nell'impianto di abbattimento dei fumi. Le fiamme si sono propagate lungo i cavi elettrici delle pareti e dei carri-ponte, bruciando i rivestimenti in ebanite delle vasche e le lastre in eternit del tetto. Da Torino sono state inviate 5 squadre di vigili del fuoco, è accorso l'ing. Marino, comandante del Corpo. Con l'aiuto dei pompieri della Teksid, le fiamme sono state circoscritte. Per oltre un'ora si è temuto che il calore intenso potesse provocare l'esplosione dei serbatoi contenenti gli acidi, in particolare quello dell'acido cloridrico, oppure che le sostanze corrosive forassero le pareti delle vasche, prive di protezione, allagando il pavimento con grave pericolo per l'incolumità del personale. Alle 9,30 le fiamme erano spente, ma il fumo denso e acre, prodotto dalla combustione del materiale plastico, ha continuato a sprigionarsi ancora per qualche tempo. Impossibile, per ora, stabilire la causa del rogo. Secondo il personale dell'azienda, dovrebbe escludersi il corto cir- cuito. Il reparto era chiuso dal 14 dicembre e, proprio in previsione di questa lunga sosta, era stata tolta la corrente. Ma non si sono neppure trovate tracce di un attentato. Gli ao certamenti proseguiranno nei prossimi giorni.

Luoghi citati: Buttigliera Alta, Torino