Anche nelle isole del Golfo di Napoli il 1982 comincia bene per il turismo
Anche nelle isole del Golfo di Napoli il 1982 comincia bene per il turismo Aumentate le presenze rispetto all'anno scorso a Capri, Ischia e Precida Anche nelle isole del Golfo di Napoli il 1982 comincia bene per il turismo NAPOLI — Le feste hanno rappresentato sul piano turistico un valido test per le isole del Golfo, quest'anno particolarmente favorite da un clima mite e da una temperatura quasi primaverile: a sentire gli operatori del settore, Ischia, Capri e Precida hanno recuperato in presenze rispetto all'anno scorso. Soprattutto i giovani, hanno dimostrato di cedere al richiamo del mare, alle suggestioni di una serata trascorsa al suono di canti e bande folcloristici. Capri ancora una volta ha esercitato l'attrazione maggiore: alberghi e ristoranti hanno fatto il «pienone». Il tutto esaurito si riferisce agli esercizi aperti, e non erano pochi. Si era fatto il possibile per non mandare indietro nessuno, anche se purtroppo questo inconveniente si è ugualmente verificato. All'appuntamento con il Capodanno caprese è mancata la sosta nella caratteristica piazzetta. Il -salotto» di Capri è un immenso cantiere. Si sta facendo bello per la prossima primavera e i lavori di rifacimento delle fogne hanno fatto spostare altrove i luoghi di incontro e di appuntamento. Uno scenario ugualmente bello e suggestivo ha offerto la piazzetta antistante il Quisisana, dove quest'anno le bande folk hanno messo a punto i loro repertori e «Scialapopolo» ha potuto allestire una nuova scenografia con ratto delle capresi da parte dell'invasore saraceno a sua volta catturato nelle reti dei pescatori. Anche ad Anacapri il 1982 è stato salutato con molta allegria, ma senza stranezze. In prevalenza si è registrato un afflusso di romani, napoletani, milanesi. Il Capodanno a Ischia è stato più familiare, con caratteristiche improntate alla privacy. Ischia era affollata anche da molti turisti svizzeri e tedeschi. Procida — la cenerentola del Golfo — fa sempre discorso a sé. Raccolta e riservata, colpita insieme con i centri della penisola sorrentina dal lutto per le vittime del naufragio del -Marina d'Equa», ha accolto l'anno nuovo con la speranza di un futuro migliore, senza manifestazioni di particolare euforia. a>
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