Sul Bianco la crisi è lontana

Sul Bianco la crisi è lontana Courmayeur assediata dai turisti: almeno 22 mila persone affollano la stazione invernale Sul Bianco la crisi è lontana I timori dell'anno scorso sono quasi dimenticati • Il «tutto esaurito» non riguarda solo gli alberghi (che hanno dovuto rifiutare numerose prenotazioni): anche gli appartamenti sono tutti occupati - Le piste da sci, perfettamente innevate, sono invase da più di diecimila persone (forse sarà battuto il record di presenze giornaliere sugli impianti) - E' comunque un turismo diverso: la gente ha imparato a risparmiare e ostenta meno la ricchezza • Unica preoccupazione: sono diminuiti i clienti stranieri COURMAYEUR — Poco prima di mezzogiorno, il traffico sul piazzale Monte Bianco e in via Circonvallazione era paralizzato da una lunga fila di auto che si snodava dalla statale 26. alla difficile ricerca di un posteggio. Oli innumerevoli arrivi a Courmayeur per l'ultimo weekend delle feste natalizie accentuavano la confusione dei turisti con gli sci in spalla in attesa del pulmino per le stazioni di partenza delle funivie. Per gli imprenditori dello sci la crisi è rinviata: in quest'ultima settimana sulle piste vi erano ogni giorno più di 10.000 persone, alle quali va aggiunta la marea di fondisti impegnata sui tracciati di Dolorine, Entrèves e l'ampio pianoro della Val Ferret (ieri a Pian Pincieux. dove per due giorni non si è potuto arrivare per pericolo di valanghe sulla strada gli sciatori hanno superato il migliaio). Avevano detto apprensivi, prima delle nevicate di fine novembre, gli operatori turistici di Courmayeur: «La nostra località, dopo gli anni della clientela di alta borghesia e quelli immediatamente successivi della vacanza per tutti, sta vivendo una terza evoluzione che ancora non comprendiamo bene, ma che dovremo comunque affrontare con il massimo impegno, poiché si tratta di una verifica di ciò che siamo, di ciò che potremmo essere». Il primo esame è stato superato senza contraccolpi deleteri se c'è persino chi è riuscì to ad affittare piccoli appartamenti a tre milioni per la sola stagione invernale e altri che hanno dovuto rifiutare numerose prenotazioni perché «non c'era più un letto libero in tutta la Valdigne» (sono forse tremila i villeggianti ospitati nei comuni limitrofi di Pré-Saint-Didier, Morgex eLaSalle). «JVon ce l'aspettavamo — ammette Angelo Sanguineti segretario della Val Veny parlando dell'attuale momen to turistico —;le nostre stati stiche segnalano un numero di sciatori superiore a quello dello scorso anno, che pure era stato favorito dalla disgrazia delle località rimaste l'intera stagione sema neve. Probabilmente stasera avremo la buona notizia del nuovo record di presenze giornaliere sugli impianti; dovremmo infatti battere quello di 12.300 biglietti staccati lo scorso anno in un solo giorno». Qui a Courmayeur hanno festeggiato il nuovo anno («in maniera civile e senza chiasso» raccontano gli abitanti) almeno 22.000 turisti divisi fra italiani (80 per cento delle presenze complessive) e stranieri (soprattutto inglesi, poi svedesi, francesi e tedeschi nella stessa misura). Le paure per il futuro provengono proprio da questo discrimine tra la domanda nazionale e quella estera; la concorrenza svizzera e austriaca ha sottratto a Courmayeur, e alla Valle d'Aosta in generale, le più a i i e a o e ù pregiate valute europee. Nelle prossime settimane la cittadina coprirà circa il 70 per cento della sua potenziale ricettività per il «British junior championship» in programma dal 4 al 10 gennaio, il campionato europeo di sci tra bancari (dal 23 al 30 gennaio) e i giorni del Carnevale (la terza settimana di febbraio). •Se si pensa che nel 1979 gli stranieri hanno garantito nel periodo natalizio il 55 per cento della domanda e si confronta questa cifra con i dati di oggi — spiega Albert Tamietto, presidente degli albergatori — si capiscono i nostri timori. Gli italiani giungono in massa a Natale e a Pasqua, ma negli alberghi abbiamo bisogno di gente anche negli altri periodi della stagione». Per questo ci si augura una crescita della domanda europea (dovrebbe salire al 40 per cento) p per il mese di febbraio, non più caratterizzato dalla •super-richiesta» degli anni precedenti. Quest'anno poi il turista ha imparato a risparmiare e quassù lo si è notato nei negozi e nei ristoranti. C'è meno ostentazione di ricchezza. All'Hotel Royal — forse il più noto e centrale del paese — si ricorda di aver ospitato quasi tutti i presidenti della Repubblica -da Gronchi a Per tini; l'unico che non ab biamo visto è stato Segni» Qui hanno dormito diversi presidenti del Consiglio, il re di Svezia, attori e presidenti di grandi società. Oggi è rimasta una clientela raffinata e facoltosa (la pensione com pietà costa dalle 100 alle HO mila lire il giorno), eppure si nota una minore facilità nelle spese. Dario Crestodina Courmayeur. Una gran folla di sciatori ha preso d'assalto ieri gli impianti di risalita

Persone citate: Albert Tamietto, Angelo Sanguineti, Dario Crestodina, Gronchi

Luoghi citati: Courmayeur, Morgex, Pian Pincieux, Svezia, Valle D'aosta