Sanremo: ad aprile la casa da gioco dovrà tornare alla gestione privata

Sanremo: ad aprile fa casa da gioco dovrà tornare alla gestione privata Secondo Rognoni, il sindaco e la giunta sono «biscazzieri» da troppo tempo Sanremo: ad aprile fa casa da gioco dovrà tornare alla gestione privata SANREMO — Il 1982 sarà l'anno del «grande ritorno» del Casinò dei fiori alla gestione privata. Il ministro dll'Interno Rognoni ha dato un preciso mandato al prefetto di Imperia Vasco Alessandrini: il Comune di Sanremo deve appaltare la casa da gioco entro e non oltre il prossimo 30 aprile. Se i dirigenti non assolveranno l'incarico non si esclude una revoca della concessione dei giochi e la chiusura dello stesso Casinò. Tenuto conto che le roulettes nel 1981 hanno incassato, comprese le mance, la cifra record di 41 miliardi, si tratterebbe, per l'economia della Riviera, di un autentico salasso. Sindaco e Giunta municipale, secondo il ministro, sarebbero biscazzieri da troppo tempo. Da 11 anni il Comune rivierasco gestisce in proprio le roulettes. Tutto cominciò nel 1969 quando falli l'ultimo dei gestori privati, l'avv. Luigi Bertolini, proprietario dell'hotel Royal. uno degli alberghi più esclusivi della costa, il preferito di Faruk. Fu un era ck di miliardi. Bertolini si era aggiudicato l'appalto ad una percentuale capestro: doveva dare al Comune di Sanremo l'84% degli introiti del Casinò. Il nuovo capitolato, che verrà discusso in Consiglio comunale le sere dell'11. 12. 14 e 15 gennaio prossimo, prevede l'affidamento della casa da gioco attraverso il meccanismo del canone fisso. Il privato, in pratica, che vincerà la gara dovrebbe pagare al Comune un «affitto» di 15-18 miliardi l'anno. Indipendentemente dagli introiti reali. In teoria, a Sanremo tutto sarebbe pronto per eseguire le direttive del ministro dell'Interno: indire a breve termine l'appalto e passare il timone della casa da gioco al migliore offerente. In pratica, però, ci sarebbero ancora numerosi problemi da risolvere. Il Casinò, croce e delizia del Ponente ligure, da sempre ha condizionato la vita politica ed amministrativa di Sanre- m0' In consiglio comunale ci sarà battaglia. Il pel. per esempio, ha già annunciato un'opposizione ferrea. Diversi consiglieri di palazzo Bellevue criticano l'elaborato dei tecnici. Si discute molto soprattutto su tre punti del nuovo capitolato. Il primo: al canone fisso si preferirebbe un canone a percentuale sugli incassi: intorno al 75%, come nei Casinò di Saint-Vincent e Campione. Il secondo: il capitolato, cosi com'è formulato, potrebbe creare il «privato fantoccio». Il Comune, sempre secondo gli oppositori, attraverso una speciale «commissione dei garanti» prevista nel capitolato, potrebbe condizionars le scelte del futuro gestore. In altri termini giunta ed amministratori pubblici potrebbero continuare ad incidere sull'attività del Casinò. Il terzo: chiunque abbia una liquidità di 100 milioni e la fedina penale pulita potrebbe diventare il nuovo padrone delle roulettes di Sanremo. Con il meccanismo delle garanzie attraverso fidejussioni bancarie bastano infatti 100 milioni per ottenere le garanzie di 5 miliardi previste dal capitolato. Il Comune, quindi, non sarebbe sufficientemente tutelato nei confronti di eventuali avventurieri della finanza. A fine settimana il prefetto Alessandrini tornerà a Roma dal ministro per analizzare il capitolato. Rognoni, anche in seguito alle indagini della magistratura sul «pianeta Casinò» e al processo contro 118 imputati per le vincite truccate alle roulettes di Sanremo, desidera risolvere definitivamente il problema della casa da gioco: troppi scandali, troppi illeciti, troppe zone d'ombra hanno costellato gli 11 anni di gestione pubblica. Al processo che si sta svolgendo al campo ippico del Solaro e che vede alla sbarra croupiers e giocatori disonesti, è emerso un fatto sconcertante: negli ultimi 10 anni di gestione pubblica al Casinò di Sanremo sarebbero stati rubati, anche con la complicità di «padrini» sinora sconosciuti, più di 100 miliardi. Il Casinò di Sanremo, che potenzialmente potrebbe incassare più di 50 miliardi l'anno, stuzzica molti privati. Il ministro, forse anche per accelerare ì tempi dell'appalto e sensibilizzare nuovi pretendenti, sembra intenzionato ad autorizzare, in via sperimentale, l'ingresso al Casinò di Sanremo delle slot machines. le famigerate macchinette mangiasoldi di Las Vegas e Montecarlo. Roberto Basso

Persone citate: Alessandrini, Bertolini, Faruk, Luigi Bertolini, Rognoni, Secondo Rognoni, Solaro, Vasco Alessandrini