Un liberismo alla polacca

Un liberismo alla polacca Un liberismo alla polacca VARSAVIA — Già duramente colpiti dai rigori dello stato d'assedio e dalla scarsità di generi alimentari, i polacchi stanno per affrontare fortissimi aumenti dei prezzi al dettaglio. Benché la Commissione economica abbia progettato di introdurre gli aumenti «con moderazione*, tenendo conto degli •imperativi della situazione sociale, economica e politica; si parla, per certi prodotti, di rincari tra il 300 e il 400 per cento. Nel 1970 e nel 1976 sommosse popolari avevano accompagnato gli aumenti di certi prezzi e nella scorsa estate Solidarietà aveva contribuito a controllare le manifestazioni di protesta Deciso per limitare il potere di acquisto ed equilibrare domanda e offerta eliminando il mercato nero, questo ultimo aumento dei prezzi ristabili¬ sce in pratica una economia di mercato. Dopo il fallimento del razionamento con tessere, ecco che da vari anni i Paesi socialisti cercano di ritrovare i grandi equilibri economici e di riscoprire la realtà dei prezzi, i quali tornano a rappresentare la somma dei co- sti. delle tasse e dell'indispensabile profitto. Nello stesso tempo questa «liberalizzazione» secondo i principi dell'economia di mercato è stata accompagnata, in Ungheria come in Unione Sovietica, da un nuovo sistema di prezzi alla produzione, che consente un riavvicinamento di costi e ricavi e dei prezzi interni con quelli del resto del mondo. L'Unione Sovietica ha quindi rilevato certi prezzi al dettaglio nel settembre '81 e ha deciso di aumentare i prezzi dei prodotti industriali e dell'energia dal 1° gennaio 1982. Kuznetov, vicepresidente del Comitato prezzi dell'Urss. annunciando questi provvedimenti sottilineava che essi •creeranno condizioni più favorevoli all'economia delle imprese e all'efficacia di altri stimoli economici; aggiungendo che l'aumento di prezzo delle materie prime, e in particolare quelle fonte di energia, avrebbe favorito una loro più razionale utilizzazione. Ma questi provvedimenti comportano una profonda riforma della gestione delle imprese. In Ungheria il riequilibrio attraverso i prezzi — riuscito — della domanda e dell'offerta, e quindi l'eliminazione del mercato nero, era stato preceduto da anni di preparazione dei dirigenti delle fabbriche, dei lavoratori e dell'opinione pubblica. In Polonia gli aumenti di prezzo dovevano accompagnarsi ad una grande autonomia nella gestione delle aziende. Se importanti settori dell'economia sono militarizzati, questa autonomia sembra improbabile. Tutto si traduce cosi in un razionamento attraverso il rincaro. Il Consiglio militare tenta il paradosso di introdurre d'autorità un maggiore liberalismo economico, b. d. Copyright «l-s; Monde» e perl'llalia «Ij Stampa»

Persone citate: Kuznetov

Luoghi citati: Polonia, Ungheria, Unione Sovietica, Urss, Varsavia