Gran Paradiso: dopo il taglio dei fondi si fa difficile nel Parco ogni attività

Gran Paradiso: dopo il taglio dei fondi si fa difficile nel Parco ogni attività Gran Paradiso: dopo il taglio dei fondi si fa difficile nel Parco ogni attività La pesante situazione finanziaria esaminata dal consiglio d'amministrazione - «Se non verranno rivisti subito gli stanziamenti diventerà impossibile persino la manutenzione» Il Parco nazione'.? del Gran Paradiso è nella buiera. La situazione rilituvzfcpria dell'ente di via Della Rocca 47, è diventata tanto pesante che «se il finanziamento non venisse riesaminato con urgenza, si troverebbe nell'impossibilità di proseguire la sua attività». Lo afferma un comunicato del consiglio d'amministrazione, in seguito ad un taglio di contributi deciso dal ministero dell'Agricoltura e Foreste. Il bilancio dell'Ente Parco è stato esaminato dagli amministratori il 2 novembre scorso. 'Per V81 erano previsti 1670 milioni di spesa, di cui 1300 per il personale. Il contributo statale (del '72) di 262 milioni è stato ridotto a 249 — dicono gli amministratori —. / contributi della Regione Val d'Aosta e della Provincia di Torino sono appena di 48 milioni. Una sovvenzione straordinaria della legge "Quadrifoglio" prevista in 1010 milioni annui è stata ridotta nell'81 a 916 milioni. Inoltre il contributo per il 79 (inserito in bilanci già approvati) è stato solo di 184 milioni. Ci rimangono crediti per 826 milioni». •Il ministero dell'Agricoltura ha ap¬ provato prima di giugno il bilancio — ricorda il segielailo-geuin. H.lu.artJo-r rero — poi ci è stata comunicata la decurtazione. Se non arriva lo stanziamento non sarà possibile programmare qualsiasi intervento, perché a quelle quote i lavori si fanno solo d'estate. Per cui sarà impossibile la manutenzione del territorio e dei sentieri». Il Parco del Gran Paradiso non è scosso soltanto dai problemi finanziari che rischiano di paralizzarlo. Nelle scorse settimane, in seguito ad una inchiesta giudiziaria avviata dal procuratore d'Ivrea dott. Luigi Moschella, sono state inviate alcune comunicazioni giudiziarie per 'interesse piivato in atti d'ufficio». Le hanno ricevute il presidente Mario Rey, consigliere provinciale de; il suo predecessore Giorgio Cavallo Per in ; il sindaco di Val prato, Giuseppe Clerico, proprietario del «Lido» di Parigi; Piero Bianchetti, primo cittadino di Ceresole. L'inchiesta — ancora in corso — è stata avviata in seguito ad un esposto di enti protezionistici sull'applicazione dell'ampliamento del Parco, decretato dall'ex ministro dell'Agricoltura, Mar uTjartnTnr — In seguito alla vicenda giudiziaria il presidente Rey diede le dimissioni; la sua decisione venne respinta dagli amministratori che gli confermarono la fi ducia. «in attesa di chiarimenti sulle in dagini della magistratura». E' dunque possibile riequilibrare ti nanziariamente questo ente che gestisce uno dei più preziosi parchi europei nel quale vivono migliaia di stambecchi camosci, marmotte, aquile, falchi? 'Occorre che entro il primo semestre dell'82 vengano concessi gli 826 milioni di cui siamo creditori — concludono gli amministratori — poi bisogna adeguare i contributi normali dello Stato, Regione Valle d'Aosta e Provincia di Torino Abbiamo dovuto rinnovare anche contratti di lavoro ed ampliare del 20% il territorio, con relativa sorveglianza». Attualmente i dipendenti dell'Ente Parco sono 60: 10 sono impiegati ammi nistrativi e 50 del Corpo sorveglianza E' stato emanato un bando per l'assun zione di nuove guardie: si sono presen tati in 250.

Persone citate: Giorgio Cavallo, Giuseppe Clerico, Luigi Moschella, Mario Rey, Piero Bianchetti

Luoghi citati: Ivrea, Parigi, Regione Val D'aosta, Torino, Valle D'aosta