La notte folle nelle stazioni invernali Cenoni «di lusso» da Cervinia a Cortina

La notte folle nelle stazioni invernali Cenoni «di lusso» da Cervinia a Cortina Come hanno trascorso San Silvestro gli ospiti delle località turistiche La notte folle nelle stazioni invernali Cenoni «di lusso» da Cervinia a Cortina Il meglio della cucina internazionale nei ristoranti del Breuil - Affollati tutti i più importanti hotel e i locali notturni di Cortina d'Ampezzo (nonostante i prezzi molto elevati) - Anche nei centri maggiori della Val di Susa gli ospiti non hanno badato a spese - Festeggiamenti più contenuti a Courmayeur e Cogne CERVINIA — «Smaltita la fatica nella lunga notte di Capodanno, i turisti hanno preso d'assalto le piste da sci». Giuseppe Pistone direttore dell'Azienda di soggiorno di Cervinia, assicura che il tutto esaurito durerà sino ai primi giorni della prossima settimana (nelle altre stazioni di sport invernali della Valle d'Aosta l'esodo massiccio dei circa 100 mila villeggianti, fra stranieri ed italiani, è previsto per domani sera e lunedi mattina). A Cervinia è difficile ottenere dati precisi sulle presenze: forse sono 16 mila, forse 20 mila, ma l'incidenza dei posti e seconde case è talmente elevata e censibile solo approssimativamente da limitare la rilevazione statistica sulla mescolanza di gente che fa del Breuil una stazione d'elite, diversa, anche nel comportamento dei suoi turisti, da tutte le altre della Valle. Qui, a differenza di Courmayeur, Cogne, Oressoney, La Thuile, Champoluc e Champorcher dove l'addio al 1981 e il benvenuto al nuovo anno sono stati senza botti e clamori, vissuti quasi con distacco, il veglione è stato ancora occasione di pazzie. Nei ristoranti è stato offerto il meglio della cucina internazionale (quasi tutti i locali della Regione hanno preferito cercare pi; Hi raffinati e d'importazione), per una spesa che variava dalle 35 alle 90 mila lire (rari i casi nei quali il menù comprendeva anche lo champagne); 15 mila costava il cenone per i bimbi a Cielo Alto. Ancora due immagini nella notte di S. Silvestro ai Breuil: il cenone di industriali sporti' vi al «Cristallo» (costava oltre le 100 mila) e il tranquillo brindisi di Stenmark e fidanzata in albergo, dopo una giornata trascorsa ad allenarsi sugli sci. C'è stato poi un modo piti tranquillo di festeggiare 11 1982 in Valle d'Aosta: a St—Vincent, sospeso al Grand Hotel Billia, per lo spa- zio sottratto all'albergo dalle roulettes, il tradizionale spettacolo di fine anno, la ricorrenza non ha scatenato alcun baccanale e si è persino rinunciato ai fuochi d'artificio che da sempre auguravano 11 buon anno ai cittadini. Poco chiasso anche negli altri centri di villeggiatura dove il 1982 è stato «salutato» da una nuova nevicata. A Courmayeur proprio la neve, che rendeva difficile la circolazione (in particolare ad Entrèves), ha trattenuto i turisti nei ristoranti o in casa. A Courmayeur (come nelle altre località) il momento più suggestivo è stato quello della fiaccolata: la 'Collana» dei maestri di sci del Monte Bianco si è snodata dallo Chécrouit sino a Dolonne. Ai 3375 metri del Rifugio Torino, sul Colle del Gigante, si è festeggiato il Capodanno più alto d'Europa». Gli ospiti erano una cinquantina, il menù semplice (sanguinacci, lardo, paté di fegato, castagne e burro, polenta e camoscio) e nel prezzo (40 mila a persona) era compreso il pernottamento. Dopo la mezzanotte è stata organizzata una tombola, fuori già era caduto un metro di neve fresca. - d. c. BOLZANO — Per l'improvvisa variazione della temperatura Capodanno sotto la pioggia a Cortina d'Ampezzo, Ortisei, Madonna di Campiglio e in tutti 1 maggiori centri di soggiorno invernale della regione dolomitica. Al di sotto dei 1500 metri di altitudine anche ieri è piovuto con conseguente pericolo di valanghe, ma nell'ultimo giorno del 1981 e nel primo dell'anno nuovo la pioggia non ha im¬ pedito a migliaia di sciatori di affollare le piste. In tutte le più note località del Trentino, dell'Alto Adige del Bellunese gli operatori turistici sono però concordi nel rilevare che per il cenone, i brindisi e le danze sono stati spesi fiumi di denaro soprattutto negli alberghi di prima categoria e nei locali notturni di Cortina. Nei migliori hotel cortinesi e non soltanto in questa località ovunque si è cenato anche con l'accompagnamento dell'orchestra: il prezzo a volte ha superato le 100 mila lire a persona, senza contare vini e spumanti. Non poche famiglie hanno cosi superato una spesa complessiva di oltre un milione di lire. In questa notte particolare che segna la sottile linea di trapasso tra un anno di crisi e un anno nuovo carico di grosse incognite politiche ed economiche si è avvertita in molti clienti una irrefrenabile spinta al divertimento fine a se stesso. Il grande affollamelito registrato negli alberghi delle province dolomitiche di Bolzano, Trento e Belluno ha confermato le previsioni del tutto esaurito» della vigilia. La clientela ovunque è in grandisima parte italiana con punte che spesso superano il 75-80 e anche il 90 per cento. Gli stranieri, in maggioranza tedeschi, preferiscono generalmente le più economiche vacanze in comitiva con le compagnie di viaggio e frequentano i centri dell'Alto Adige e del Trentino meno noti dove vengono praticate tariffe più favorevoli. In Val Gardena, in Val d'Isarco, in Pusteria, nelle zone di Solda e di Traf oi e anche in molti paesi e villaggi della provincia di Trento, l'ultima sera dell'anno sono state svolte pittoresche fiaccolate sulla neve per allietare il soggiorno degli ospiti. e. p. BARDONECCHIA — Nell'alta valle di Susa nei centri sciistici è stata una notte folle. Oltre sessantamila ospiti hanno festeggiato il Capodanno. Un gran rito pagano in barba alla crisi, che si è protratto fino all'alba. Sono stati per lo più torinesi, ma c'erano anche milanesi, genovesi; poi francesi, tedeschi ed inglesi. A Bardonecchia erano in trentamila in una città sprofondata sottodue metri e oltre di neve, con il traffico in crisi. Per certi ristoranti l'incasso è stato di decine di milioni, tra il cenone e lo spumante. Non si è badato a spese, si è fatto festa fino all'alba. Chi era arrivato in serata senza un posto ha trascorso la notte in bianco. A Sauze d'Oulx sono stati in ventimila a salutare l'anno nuovoi: lunghe tavolate, le sale da ballo zeppe, atmosfera vivacissima e fiaccolata dei maestri di sci. I cenoni più cari sono stati i primi ad essere esauriti nelle prenotazioni. Per raggiungere Sauze giovedì centinaia di automobilisti hanno affrontato un maltempo che ha provocato code estenuanti. Al Sestriere c'era il tutto esaurito: alberghi, discoteche, ristoranti, night-club, dove si è ballato e mangiato fino all'alba. E' stata una notte di S. Silvestro senza crisi, con spumante a fiumi, come ai bei tempi. Per le vacanze di Natale e Capodanno, molti hanno sborsato per un monolocale anche 2 milioni. Migliaia di ospiti anche a S. Sicario, Cesana, Claviere, Beaulard e Pian del Frais. Balere ed osterie, ballo liscio e barbera, spumante e panettoni. E' stato un Capodanno da ricordare, che ha concellato quello molto magro dell'anno scorso.

Persone citate: Billia, Cielo Alto, Giuseppe Pistone, Solda, Stenmark