E' tornato il riscaldamento «a ore» fa risparmiare (ma soltanto un po')

E' tornato il riscaldamento «a ore» fa risparmiare (ma soltanto un po') Da ieri è obbligatorio il rispetto degli orari, secondo le zone E' tornato il riscaldamento «a ore» fa risparmiare (ma soltanto un po') Già attuato nel '79 e nell'80 non ha dato i risultati previsti (150-200 mila tonnellate di gasolio non bruciato) - Utile come spinta psicologica contro gli sprechi - Le multe DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Sono nuovamente in vigore da ieri le fasce orarie per l'accensione dei termosifoni nelle case e negli uffici. Con la pubblicazione sulla Gozzetta Ufficiale di giovedì scorso del discusso provvedimento vengono confermati la suddivisione in «zone» dei Comuni italiani e, per ciascuna di esse, il periodo e l'orario massimo per il riscaldamento. Le disposizioni resteranno in vigore fino al 15 aprile. E' un provvedimento discusso perché il più delle volte 1 limiti fissati si sono rilevati insufficienti rispetto all'inclemenza del tempo, costringendo cosi i sindaci a continue modifiche e proroghe, e soprattutto perché i controlli sul rispetto della legge, salvo poche eccezioni, sono stati finora pressoché inesistenti. I turni orari vennero istituiti per la prima volta nell'inverno del 1979 per fronteggiare la grave crisi energetica. Allora si stimò che la regolamentazione del riscaldamento avrebbe consentito un risparmio di 150-200 mila tonnellate di gasolio a stagione. Ma si è sempre rimasti al di sotto di questa cifra. Comunque il provvedimento è stato riconfermato lo scorso e questo inverno, se non altro come spinta psicologica ad usare con raziocinio stufe e termosifoni. Non sono soggetti ad alcu na limitazione gli ospedali, i ricoveri per anziani, le scuole materne, gli asili-nido, le sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali che non siano però ubicate in stabili condominiali. Il ministero degli Esteri in ogni caso si accorte rà con queste rappresentanze estere affinché si uniformino il più possibile alle disposizio ni del provvedimento. L'autorizzazione ad eventuali proroghe spetta, come detto, al sindaco su conforme delibera immediatamente esecutiva, della giunta comunale. Ogni proroga ha una va Udita massima di 15 giorni. Per le inosservanze sono previste multe da 100 mila a un milione di lire, a seconda della potenza degli impianti di riscaldamento. Alla stessa sanzione sono soggetti i rifornitori che omettono o rifiutano di rilasciare la documentazione relativa agli acquisti. La multa è applicata dal prefetto sulla base di un rapporto degli organi di polizia amministrativa del Comune. I relativi proventi saranno devoluti al Comune, anche al fine di provvedere alle maggiori spese derivanti dal servizio di vigilanza. Una elasticità dei limiti di accensione è infine prevista per gli impianti speciali di riscaldamento, come i pannelli solari, quelli a gas, quelli riscaldati con calore proveniente da produzione combinata di elettricità e calore in forma di acqua calda, surriscaldata o vapore. Il territorio è suddiviso in sei zone climatiche cosi individuate: zona A: Comuni cui corrisponde un numero di gradi-giorno non superiore a 600, dove l'accensione degli impianti sarà consentita dal 15 dicembre al 15 marzo per un massimo di 6 ore giornaliere; zona fi: Comuni cui corrisponde un numero di gradi-giorno maggiore di 600 e non superiore a 900, con accensione dal 1° dicembre al 31 marzo per otto ore giornaliere; sona C: Comuni cui corrisponde un numero di gradi-giorno maggiore di 900 e non superiore a 1400, con accensione dal 15 novembre al 31 marzo, per 10 ore giornaliere; zona D: Comuni cui corrisponde un numero di gradi- giorno maggiore di 1400 e non superiore a 2100, con accensione dal l" novembre al 15 aprile, per 12 ore giornaliere; zona E: Comuni cui corrisponde un numero di gradi-giorno maggiore di 2100 e non superiore a 3000, con accensione dal 15 ottobre al 15 aprile, per 14 ore giornaliere; zona F: Comuni cui corrisponde un numero di gradi-giorno maggiore di 3000 (zone di alta montagna), dove non si prevede alcuna limitazione. I turni di accensione Zom Data Data Oredl clttA inizio termine accens. A 1-12 15-3 6 Messina, Reggio Calabria B 1-12 31-3 8 Napoli, Palermo, Siracusa, Cagliari C 15-11 31-3 10 Agrigento, Bari, Caserta, Genova, j Tar a n to D 1-11 15-4 12 Ancona, Arezzo, Avellino, Soma, Firenze, Pesaro, Verona, Enna E 15-10 15-4 14 Treviso, Bergamo, Como, Milano, Bologna, Torino, Aosta, Venezia, Bolzano, Udine F Nessuna limitazione Tarvisio, Sestola, Amatrice, Auronzo, Bormio, Dobbiaco, Foppolo.

Persone citate: Pesaro, Soma