Corse dei cavalli truccate Un altro fantino in carcere
Corse dei cavalli truccate Un altro fantino in carcere Milano: è il sesto arresto nel mondo dell'ippica Corse dei cavalli truccate Un altro fantino in carcere Si tratta di Agus Palmeto, 24 anni - E' accusato di associazione per delinquere (come gli altri 5), di truffa e tentata estorsione DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — Con l'arresto del fantino Agus Palmerio. 24 anni, originario di Ghilarza (Oristano) e residente a Milano, sono saliti a sei i personaggi del mondo dell'ippica finiti in carcere. Prima di lui. infatti, erano stati arrestati il 15 dicembre, i fantini Ciro Forte e Vittorio Panici assieme al guidatore di trotto («driver») Renato Pennati. Poi. nei giorni scorsi, è stata la volta di altri due fantini, molto noti nel mondo delle corse, Giorgio Pucciati e Sandro Atzori. Per tutti l'accusa è di associazione per delinquere al fine di truccare le corse ippiche. Inoltre Palmerio è accusato di truffa, tentata estorsione e minacce. Il suo ordine di cattura come quello degli altri è stato spiccato dal sostituto procuratore milanese Giorgio Della Lucia. E' lui il titolare dì uno dei tre tronconi in cui è stata divisa la grande inchiesta sulla malavita organizzata. L'indagine, condotta da Criminalpol e magistratura, è cominciata circa due anni fa: investe le attività di mafia siciliana, camorra napoletana e «'ndrangheta» calabrese con le loro ramificazioni al Nord, in particolare a Milano, una città dove — a detta degli inquirenti — esistono tutte le strutture economiche e commerciali per poter investire i proventi del crimine. Finora sono state eseguite oltre un centinaio di perquisizioni, alcune delle quali hanno riguardato aziende finanziarie o commerciali che servirebbero come facciata per i traffici delle organizzazioni criminali. Nel 1979 e nel 1981. la polizia ha inviato alla magistratura due lunghi rapporti con almeno cento nomi di persone sospettate. Molte sono finite in carcere, in diversi periodi, per reati specifici, come Alfredo Bono, del clan mafioso di Gerlando Alberti. Altri sono stati arrestati nel corso dell'ultima operazione: tra questi Franco Restelli, un noto personaggio della malavita milanese. E' nel corso di quest'ultima indagine che è stato investito il mondo delle corse ippiche: un aspetto, anche se non il principale, della vasta rete di affari delle organizzazioni criminali che va dall'esportazione di valuta al traffico di Tir rubati, dal gioco d'azzardo alla droga, fino ai reati più gravi come i sequestri di persona. L'interesse della malavita per ii mondo dei cavalli è noto da tempo. Essa gestisce le scommesse clandestine: un giro di affari di decine di miliardi ogni anno. Non solo, attraverso queste scommesse essa ha un modo sicuro di riciclare il denaro sporco proveniente da sequestri di persona e rapine. Vi sono poi gli episodi di cronaca nera: i sequestri di persona nel mondo dell'ippica (il •gentleman» Aldo Canna vale, l'allevatore Clemente Vigna, la fantina Maria Sacco): i rapimenti di cavalli di, nome (Wayne Eden e Car-' nauba): incendi di scuderie, minacce e ricatti. L'episodio più grave rimane il rapimento e l'uccisione di Vittorio Di Ca- ' pua. per quasi venti anni pre- ' sidente della Trenno, la socie-1 tà che gestisce l'ippodromo milanese di San Siro. Di Capua venne ritrovato cadavere nel lago D'Iseo, sette mesi dopo il suo sequestro. Nell'ambiente di San Siro c'è chi ricorda come lui. inutilmente, cercò per anni di «/are pulizia ., di cacciare scommettitori clandestini e personaggi legati al mondo della malavita. Gli arresti dei fantini e del driver hanno portato in piena attualità il nesso ippica-organizzazioni criminali. Gli esperti del settore avvertono di non fare «di ogni erba un fascio-, ma nello stesso tempo riconoscono la necessità di riportare questo sport che richiama migliaia di tifosi e che dà lavoro — tra addetti diretti, società di gestione e di controllo — a cinquantamila persone, alla correttezza di un tempo.
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