Un fiume poderoso che pecca dì eccesso

Un fiume poderoso che pecca dì eccesso Un fiume poderoso che pecca dì eccesso Importali ma retorico NESSUN dubbio: coglierò l'occasione e rileggerò I Miserabili, allo stesso modo come si rivisita in età matura un giardino o una valle della nostra infanzia. Avevo letto il romanzo verso I diciott'anni, riportandone un'impressione ricca e folta che gli anni non hanno attenuato, e che è stata fortificata da una versione cinematografica degli Anni 30 che non saprei meglio identificare. Lo rileggerò con reverenza e con diffidenza: per cosi dire, come un modello negativo, come esempio di un modo di scrivere da rispettarsi ma non da imitarsi. Ne ricordo e riconosco l'intento edificante e la fulgida buona fede, ma ne ricordo anche il flusso straripante, la mancanza di freni. Gavroche disegnato da Hugo ilmanicheisniotheinega umanità al'personaggi per trasformarli' in emblemi, l'enfasi barocca, lo psicologismo elementare e tendenzioso. Nel mio ricordo di allora, è un libro che pecca per eccesso, che ad ogni occasione buona o meno buona si impenna e decolla in divagazioni e raptus letterari: un fiume poderoso e lutulento che scavalca le dighe. Ma alle sue sorgenti stanno una onestà di vita e di scrittura che oggi è rara; una cultura francocentrica, ma vasta e lungamente meditata; un amore di giustizia che si sente pagato con una intera vita. Oggi nessuno scriverebbe più cosi, ma è un libro con cui ogni europeo ha un debito. purtroppo, lo sappiamo. Tuttavia non si pensi che questo sfacelo, tutti questi •si. che diventano un «no, di te non te ne voglio più sapere, vai pure a.... siano una dolorosa triste conseguenza di tempi moderni, libertà di costumi, donne che non si sa cosa mal si siano messe in testa. No, cosi è sempre stato e cosi sempre sarà. La prima statistica sul poco affidabile ma imperituro istituto del matrimonio risale al 1787, pubblicata sul • Giornale delle nuove mode di Francia e Inghilterra-. Vi si legge: •Stato presente del matrimonio in una delle più colte e popolate Provincie dell'Europa. •Donne che abbandonano i loro mariti per seguire gli amanti: 1362 •Mariti che sono fuggiti per liberarsi delle lor mogli: 2361 • Coppie volontariamente separate:4220 • Coppie b-uitiinuui/wiic- in discordia: 191.023 • Coppie che si odiano di cuore ma nascondono l'odio agli occhi del pubblico sotto una finta politezza: 162.320 • Coppie che vivono in una decisa indifferenza: 510.132 • Coppie reputate felici nel mondo ma che internamente non convengono della loro felicità: 1102 • Coppie felici in paragone di molte altre più infelici: 135 • Coppie veramente felici: 9.. Certo, la famiglia è davvero una cosa assai importante, l'amore anche, il matrimonio, ovvero gli armoniosi rapporti di coppia, sono alla base della stabilità delle istituzioni. Ma quando le coppie non vanno d'accordo e nella più popolata e colta provincia d'Europa, cioè la Francia, le coppie felici sono soltanto 9, sapete cosa succede? Scòppia la rivoluzione. La statistica è del 1787 e due anni dopo... ecco 11 1789. Poi si ricomincia, tutto daccapo. Napoleone, Giuseppina, Maria Luigia, Eugenia eccetera eccetera. Renata Pisa L9 EDITORIA, dai tempi di Gutenberg, ha dato sempr grande spazio ai libri di cucina. Dopo una breve stagion di magra, ricomincia a fluire la linfa vitale dei libri di ci Cina, eccellente riflusso. Si riscoprono i classici, si consolidano fi me meritate, si danno utili contributi settoriali. Il tutto, con u certo patriottismo. • Cominciamo dai classici. Il re dei cuochi, Auguste Escoffier. er quasi un ligure, nato presso Nizza quando Nizza era ancora terr del Genovesato nei confini del Regno di Sardegna. Il suo libro pi famoso viene tradotto oggi per la prima volta: Il libro delmen /Serra &Riva. pagine 302, lire 50 mila). Apprendiamo con sgomento che sino ad oggi non era mai stai tradotto nessun libro di Escoffier in italiano. Apprendiamo c Massimo Alberini, curatore dell'opera, deliziosi aneddoti e ti glienti notizie sul modo in cui Escoffier lavorava, mi modo iti ci doveva lavorare, 'perché il cliente ha sempre ragione-. I clienti i Escoffier, cioè le teste coronate della Belle Epoque, erano estri mamente rozzi, legati ai privilegi di caccia e pesca che indirizzi vano le preferente su piede rarissime, magari per coipa deiìu u stanza dei castelli dal mare. Volevano vini vecchi a tutti i costi non distinguevano il bianco dal rosso. Massimo Alberini dunque DA bambina, qua| leggevo i sunti «Miserabili» sulle ciclopedie per ragazzi, gnavo il giorno in cui a< potuto avere il libro dav a me tutto intero. Quel g] no è arrivato presto — una lettrice precoce francese — e ho cominci a saltarne a pie pari mol siine pagine. Pur sapei che era importante legg Victor Hugo ne ho pror una terribile noia. Né, da lora, ho avuto più voglii riprenderlo. Ho letto tonnellate di manzi, ho letto tutto Bob il romanzo francese è qùc di cui ci siamo alimenti Ma verso Hugo:sono-aB cica, mi vergogno di e» stata allergica iuv dall'ini zia. So che è enormeme importante, ma è tro| pomposo, verboso, bello che, ma retorico: e io t amo la retorica. Dieta che è una mia minorano una incapacità a storica re: mi spiace, ma la noi più forte di me. Primo Levi Elena Cro Escofficr, Cerini, Buonassisi

Luoghi citati: Cina, Europa, Francia, Inghilterra, Nizza, Sardegna