«Il mio bimbo è invalido per colpa dell'ostetrica»

«Il mio bimbo è invalido per colpa dell'ostetrica» Ivrea: il dramma di una madre che accusa l'ospedale «Il mio bimbo è invalido per colpa dell'ostetrica» Una prima inchiesta portò all'apertura di un procedimento penale, poi un'amnistia ha chiuso il caso ■ Ora un secondo processo per i danni E' la storia di un bimbo di 7 anni, Alessandro, « invalido » perché «?ion fu assistito da personale idoneo al momento del parto-. Ed è il dramma di una donna, Anna Balice, la madre, che da anni lotta per «avere giustizia e assicurare un futuro- al figlio. Una perizia, effettuata dopo un primo esposto, sollevò inquietanti interrogativi: il magistrato, d'ufficio, apri un procedimento penale contro un'ostetrica e un medico dell'ospedale di Ivrea, dove nell'aprile '77 era nato Alessandro. La pratica fu poi archiviata, per un'amnistia. Ora Anna Balice, che abita nel centro eporediese, in via Luca 2, tenta una causa civile contro l'amministrazione dell'Ussl 40, per «un congruo risarcimento di danni al fine di garantire un'esistenza per mio figlio e sottoporlo ad una serie, di interventi-. Il tribunale dovrà esprimersi 11 25 gennaio. Racconta Anna Balice: «Quando fui ricoverata, avvertii subito il personale medico del reparto che i miei due precedenti parti erano stati difficili, e chiesi cure particolari, tra cui, in caso di necessità, il taglio cesareo. Al contrario, portata in sala parto, fui assistita dalla sola ostetrica Cetrone. Ci furono, ricordo, momenti drammatici: l'ostetrica, dopo ripetuti tentativi, fece chiamare il dott. Neri. Alessandro l'enne alla luce poco dopo, ormai cianotico. Solo dopo parecchi minuti udii un flebile vagito-. L'entità del danno è Indicata dalla perizia eseguita da un neuropsichlatra e da un ginecologo di Milano: «Pararsi ostetrica dell'arto superiore sinistro e una lesione cerebrale, riscontrata sei mesi dopo la nascita-, causate probabilmente *dalla momentanea, insufficiente ossigenazione di una parte dei -tessuti del cervello-. I due periti concordano: -L'ostetrica si è attardata oltre il tempo limite consentito perché il nascituro non entrasse in una sofferenza anios,sicqjlr£velatasi successivamentc'/àtàlc^~'t>òyèya. -diddsg«vcddsafofLLplapzlist. -una volta resasi conto delle difficoltà insorte, chiedere immediatamen te l'intervento del sanitario'. La Cetrone e il dott. Neri dell'ospedale di Ivrea, hanno sempre sostenuto la piena legittimità del loro operato: «Abbiamo fatto quanto potevamo-,. Poi l'amnistia e l'ar-. chiviazlone della pratica. Ma. dicono i genitori di Alessandro: «Resta il dubbio angosciante: se un medico, come avevamo più volte chiesto, fosse stato presente al parto, oggi il nostro ragazzo sarebbe felice'. 31 anni. «Un anno e mezzo fa l'impresa di pulizia mi ha licenziata. Sono passata dipendente della Comunità montana che mi ha assunto con un contratto a termine, che è stato rinnovato fino all'aprile di quest'anno, quando il centro ha chiuso definitivamente. Prospettive non ce ne sono perché il complesso, quando riaprirà, finirà, molto probabilmente, in gestione ad un ente di promozione sportiva. Nella mia situazione si trovano cifri due dipendenti e la barista-. Come si ricorderà, gli sportivi della zona nel giorni scorsi avevano lamentato la mancanza di un posto dove allenarsi mentre esiste il centro, costruito sette anni fa ma che ha funzionato sempre a singhiozzo, costato fior di . quattrini, e chiuse, la piscina dalla primavera dell'82 per opere di ristrutturazione e le palestre dall'aprile di quest' anno per l'adeguamento alle norme dì sicurezza

Persone citate: Anna Balice, Cetrone

Luoghi citati: Ivrea, Milano