Praga, in piazza contro i missili arrestati due pacifisti italiani

Praga, in piazza contro i missili arrestati due pacifisti italiani Praga, in piazza contro i missili arrestati due pacifisti italiani VIENNA — Due pacifisti italiani, Bruno Petriccione e Paolo Sacerdote, sono stati arrestati Ieri mattina a Praga mentre manifestavano nell'ambito della mobilitazione internazionale contro l'installazione dei mìssili in Europa, sia dell'Est che dell'Ovest. Bruno Petriccione, segretario della Ijega per il disarmo unilaterale, e Paolo Sacerdote, aderente al Movimento non violento, hanno aperto nella Piazza Vecchia di Praga, alle ore 10, uno striscione su cui era scritto in cecoslovacco: «Non installate i missili». Intorno a loro — sottolinea un comunicato emesso dal movimento pacifista — si è subito riunita una piccola folla e un anziano ha abbracciato i due Italiani. Dopo pochi minuti è intervenuta la polizia cecoslovacca, che, dopo averli identificati, ha intimato loro di allontanarsi. Di fronte al rifiuto dei due pacifisti, la polizia li ha portato via di peso. Paolo Sacerdote ha 45 anni, vive a Torino ed è un insegnante. Bruno Petriccione, 23 anni, è di Roma. Erano partiti per Praga il 27 scorso. Sempre nella mattinata di ieri è stato bloccato, presso la frontiera cecoslovacca, a Bratislava, il pullman dei pacifisti italiani partiti giovedì da Roma per manifestare a Praga contro l'installazione di missili nucleari all'Est e all'Ovest. Due giovani sono però riusciti a raggiungere la zona franca, fra le frontiere cecoslovacca e austriaca e hanno aperto un altro striscione con su scritto: «Non installate i missili». I pacifisti italiani hanno tentato di manifestare anche a Berlino Est. Anche qui è stato impedito l'ingresso al gruppo che era giunto da Milano con un pullman. Dopo il divieto delle autorità tedesco-orientali i pacifisti italiani hanno tentato di raggiungere Berlino Est a piedi o con la metropolitana, ma sono stati di nuovo bloccati. Gli italiani, a cui si erano nel frattempo aggiunti rappre¬ sentanti dei pacifisti tedesco-occidentali, hanno allora dato vita a una manifestazione presso il posto di frontiera di Berlino Ovest (il Check Point Cliarly) e hanno aperto gli striscioni che avrebbero voluto utilizzare a Berlino Est: «Non installate i missili e «Libertà per le due pacifiste tedesco-orientali arrestate 4 settimane fa». Il gruppo che aveva manifestato alla frontiera austro-cecoslovacca è rientrato nel pomeriggio a Vienna dove, nel corso di una conferenza stampa, sono stati illustrati gli scopi e i risultati delle due azioni. «Noi chiediamo a ogni singolo governo, italiano, cecoslovacco e tedesco orientale, di rifiutare incondizionata-, mente l'installazione sul loro territorio nazionale dei nuovi missili americani e sovietici», ha dichiarato Marco Zanella, della Lega per il disarmo unilaterale. «Solo quando sarà possibile far pesare la pressione dell'opinione pubblica sui governi sia nei Paesi occidentali che in quelli orientali la pace diverrà sicura», ha dichiaralo da parte sua il deputato europeo Jiri Pelikan (esule cecoslovacco in Italia), appartenente al movimento dissidente «Charta 77»,'. (Ansa)

Persone citate: Bruno Petriccione, Jiri Pelikan, Marco Zanella, Paolo Sacerdote