La «manovra Shamir» insufficiente Israele attende la nuova stangata di Giorgio Romano

La «manovra Shamir» insufficiente Israele attende la nuova stangata Dall'economia la minaccia più grave al governo di Gerusalemme La «manovra Shamir» insufficiente Israele attende la nuova stangata NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV. !& Il deterioramento dello stato dell'economia israeliana continua in modo preoccupante. Non c'è segno che-r 1 'provvedimenti presi dal governo Shamir abbiano dato qualche risultato, anche perché sono continuamente contestati e non sono stati applicati 1 tagli proposti ai bilanci di tutti i dicasteri. Cosi gli indici della situazione economica (tasso d'inflazione, condizione della bilancia commerciale) restano estremamente gravi. Ad essi si aggiunge iun crescente malessere sul fronte sindacale con scioperi nei servizi vitali e ordini di precettazione per gli addetti al servizi, che inaspriscono i rapporti sociali. Il ministrò delle Finanze, Ygal Cohen-Orgad, ha annuncialo che .'non prevede un'ulteriore, grossa svalutazione dello shekel (che dal 1° ottobre ha perduto oltre il 40 per cento del suo valore in confronto al dollaro), né nuove tasse; ma tutti temono che il Consiglio dei ministri straordinario, che si terrà oggi, dedicato ai problemi economici, porterà a una nuova stangata fiscale e ad aumenti del prezzi dei generi di prima necessità, del trasporti, del carburante e dell' energia elettrica. Nel frattempo due delle proposte formulate (portare a 125 dollari la tassa di viaggio per chi si reca all'estero e rinunciare all'educazione secondarla gratuita) incontrano gravi difficoltà e sono cosi Impopolari che minacciano di causare una crisi governativa per le opposizioni emerse in seno alla stessa coalizione. Per la sospensione dell'educazione secondarla gratuita, CohenOrgad ha deciso di aspettare 11 ristabilimento del ministro dell'Istruzione (colpito da infarto), prima di presentare 11 progetto di legge, mentre si nota che le tariffe degli asili infantili sono aumentate del 63 per cento negli ultimi mesi mettendo in grave disagio molte famiglie. Questa situazione rischia di avere ripercussioni politiche: il partito nazional-religioso (che ha cinque deputati) e il Tami (che ne ha tre) minacciano di abbandonare la coalizione governativa e Abraham Shaplra, della Agudat Israel (quattro deputati), ha detto che 1 problemi economici sono i soli che mettono in pericolo il governo perché «la situazione dell' economia nazionale è molto più grave di guanto si creda, sì che per risolvere la crisi occorrerebbe un'unione di tutte le forze e che l'opposizione si unisse al governo.. L'ultimo annuncio in ordine di tempo che potrebbe far precipitare la crisi è quello di martedì del ministro delle Finanze, il quale ha detto che occorre sospendere alcuni progetti in corso: il canale tra 11 Mediterraneo e il Mar Morto, 1 lavori stradali e quelli di irrigazione,'e congelare la fondazione del nuovi dieci insediamenti ebraici nella West Bank, per i quali erano stati stanziati 90 miliardi di shekel. Quest'ultimo annuncio ha causato una levata di scudi da parie del movimento Tehiya (tre deputati) che si è rivolto al capo del governo affermando che il ritmo degli insediamenti deve essere invece intensificato e che, se il governo decidesse diversamente, essi abbandonerebbero la coalizione. L'ex ministro delle Finanze del Likud. Ygal Hurwitz, ha proposto la costituzione di un movimento nazionale per salvare l'economia, avvertendo che di questo passo Israele somiglierà all'ultimo del Paesi ' sudamericani: «Occorre creare un'atmosfera di austerità, stringere tutti la cinghia e prendere l'esempio dalle guardie rosse cinesi. Gli anni dello sperpero sono finiti.. Giorgio Romano

Persone citate: Abraham Shaplra, Shamir

Luoghi citati: Gerusalemme, Israele, Tel Aviv