Craxi assicura: per il 15 gennaio saranno varati i «bacini di crisi» di Stefano Lepri

Crani assicura: per il 15 gennaio saranno varati i «bacini di crisi» Il provvedimento del governo comprenderà anche l'area novarese del Verbano-Cusio-Ossola Crani assicura: per il 15 gennaio saranno varati i «bacini di crisi» La Finsider si è impegnata a pagare entro sei giorni il cinquanta per cento degli stipendi di dicembre ROMA — Si sta per sbloccare il provvedimento per i ••bacini di crisi», le aree più colpite dalla disoccupazione industriale. Forse sarà un decreto-legge, e il governo, nelle intensioni del presidente del Consiglio, lo varerà entro il 15 gennaio. La decisione era nell'aria ina uno del fatti che hanno contribuito a superare gli ostacoli pare che sia stata l'occupazione per la tersa volta — della stazione ferroviaria di Verbanta (Novara). Ad attuarla, ieri mattina, sono stati i lavoratori dello stabilimento chiuso dalla «Montefibre» e di un'altra azienda in crisi. Cosi il ministro dell'Interno, il novarese Oscar Luigi Scalfaro (de), si è fatto interprete dei motivi di ordine pubblico. Finora, erano stati i democrlstlatil ad avanzare dubbi sul provvedimento per i bacini di crisi» cosi come si stava configurando. Altre proteste, dei lavoratori degli stabilimenti siderurgici di Taranto e Napoli, hanno convinto la Finsider a impegnarsi per pagare entro il 3 gennaio il 50% degli stipendi di dicenibre, non corrisposti all'Italstder, Nuova Stas, Acciaierie di Piombino. A Napoli i cassl/itegratl di Bagnoli hanno ostruito il traffico in una piazza del centro, a Taranto c'è stato un blocco degli altiforni. Napoli e Taranto sono due aree in cui tutte le varie bozze di legge sui «bacini di crlst» prevedevano di intervenire. Lo strumento principale sarà la pensione anticipata a 50 anni; i cassintegrati senza speranza di ritorno in fabbrica dovrebbero essere inseriti in una lista speciale di collocamento. L'area dell'Alto Novarese, ossia di Verbania-Cusio-Ossola, non era stata inclusa con altrettanta certezza tra i «baclni« anche perché si erano discusse altre'forme di Intervento. A parte si esaminerà che cosa fare per un'altra area in gravi difficoltà: quella carbonifera del Sulcls in Sardegna: ne è stato dato mandato al ministri dell'Industria e delle Partecipazioni Statali. L'Eni, come è noto, intende chiudere le miniere sarde perché se ne estrae carbone di bassa qualità a un eosto molto alto. Includere Verbania, oltre alle altre zone del Nord già candidate, ovvero Genova e Trieste, potrebbe sollevare proteste da parte di «omini politici e parlamentari meridionali, contrari o jjrouuldenee troppo estese per il Nord. «A proposito della legge sul bacini di crisi resto della mia opinione- dichiara il ministro per il Mezzogiorno De Vito (de), che era stato uno del primi a esprimere dubbili ministro del Bilancio, Pietro Làngo, conferma che saranno individuate come -bacini» quelle aree dove più sono gravi le difficoltà dei 4 settori industriali considerati «in crtst strutturale»: siderurgia, cantieristica, miniero-metallurgla, chimica. Resta comunque l'esigenza di concedere la pensione anticipata a 50 anni a tutti i lavoratori della siderurgia pubblica, non solo in aree limitate. Neil 'annunciare che le paghe non si faranno attendere oltre il 3. gennaio, la Finsider ha voluto confermare le sue richieste di soccorso, un soccorso che vuol dire per il governo prendere decisioni rapide sul prepensionamento e per il Parlamento approvare in fretta il disegno di legge sui fondi alle Partecipazioni statali. Stefano Lepri

Persone citate: De Vito, Oscar Luigi Scalfaro, Stas