«Confesso il rapimento» di Vincenzo Tessandori

«Confesso il rapimento» Processo per il sequestro di Elena «Confesso il rapimento» (Segue dalla 1* pagina) mia situazione economica in quel momento non era delle migliori. Cominciai a pensarci-. L'altro lo avrebbe assicurato che nell'affare avrebbe ricoperto un ruolo importante, sarebbe stato il guardiano dell'ostaggio. « "Vedrai che sarà una cosa facile. Tu la convincerai a non dire chi sono i sequestratori, poi la rimanderemo a casa. Né la signora né la famiglia faranno denuncia" disse Mazzeo, ma non mi spiegò come facesse ad esserne certo-. Avrebbero chiesto 5 miliardi per scendere a 2, cifra che poi avrebbero diviso in sei: del sesto, un Informatore, dice di non saper niente. La famiglia in tutto offri 300-350 milioni. : Chillè finanziò l'impresa, anticipò a Mazzeo 5 milioni in due rate. E' la prima decade di settembre: il dongiovanni dà ripetuti appuntamenti ad Isabella Cittì «cosi, per saggiare II terreno-. E la donna non manca mal. -Si parlava: "Ciao, come stai?"-. Chillè in un memoriale redatto dietro le sbarre afferma: -Mercoledì 12 ottobre: finalmente mi incontro con Isabella e st va in un piccolo bosco dove eravamo stati qualche altra volta. Dopo esserci fermati II circa mezz' ora, si torna indietro dove si era lasciata la mia macchina-, E' in questo momento che avrebbe raccolto cattive notizie sulla situazione economica della famiglia Citti. Prosegue Chillè: -Essendo io rimasto senza soldi, pregai Isabella di cambiarmi un assegno da un milione. Lei mi disse di attendere che sarebbe andata in banca. E cosi fece. Lo stesso assegno lo compilai con unapenna d'argento dell'Isabella con il nome stampigliato, che mi regalò-. Isabella Citti Luisi ha dichiarato di avere solo -un lontano ricordo di Chillè-, ma quel mercoledì mancano soltanto quattro giorni al sequestro. Continua il racconto di Chillè: -Avvertii Mazzeo che non me la sentivo più, l'ho pregato di soprassedere, la mia coscienza cominciava a ribellarsi-. A questo punto, dice, si sarebbe tirato indietro. Ma il 11 ottobre, al mattino, telefona alla ditta dei Cittì per parlare con Isabella e viene à sapere del sequestro, Sella piccola. -Minasi sconvolto. Capii subito. Ero convinto che senza la mia adesione avrebbero desistito. Non avrei mai e poi mai pensato die avrebbero sequestrato una bambina-. Ma ormai è nel gioco, si iniziano le trattative, lui le segue e anche abbastanza da vicino: le conduce maldestramente Piccolo, poi lo stesso Mazzeo. Quindi 1' arresto, il tardivo pentimento. -Prima non ho parlato perché avevo paura di Mazzeo. Gli avevo detto che doveva restituire subito la bimba, anche Piccolo era d'accordo con me-. Poi depone Piccolo. Anche per lui la colpa di tutto è dell' Introvabile Mazzeo: -Io non sapevo nulla-. Le difese sono precise, da una parte il duo Piccolo-Chillè, dall'altra il gruppo dei «duri» presunti. Vincenzo Tessandori MmmmimmmmmmmmisKsmsm MmmmimmmmmmmmsKsmsm Lucca. Francesco Chillè fotografato durante la sua deposi/.ione

Persone citate: Citti, Isabella Citti, Isabella Cittì, Luisi, Minasi

Luoghi citati: Lucca