In marzo spegnerò il termo di Franco Giliberto

In marzo spegnerò 81 termo Viaggio del cronista nel difficile mondo della meteorologia applicata In marzo spegnerò 81 termo Il costo del cattivo tempo è molto grande: negli Stati Uniti 3300 miliardi di lire l'anno - Un capillare servizio di previsione, sostiene la Cee, in Europa darebbe notevoli benefici economici -11 futuro è nelle previsioni dettagliate su scala provinciale e regionale - 11 progetto «Metope», cinque miliardi spesi bene DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Stracariche di olio combustibile e trattenute dall'armatore in lentissima navigazione senza mela, vagano per gli oceani petroliere che da un giorno all'altro possono essere dirottate a uno scalo importante, se nel frattempo qualcuno ha sottoscritto un favorevole (per il venditore) contratto di approvvigionamento. Ma quando l'inverno è mite, frequenti i giorni di sole, meno persistenti del solito le fasi di vento gelido che cala dal Nord, ecco che quelle petroliere sono costrette a mettere la prua verso terra per vendere il loro carico comunque: se non a prezzi stracciati, a ragionevoli prezzi. Il meteorologo che sapesse dire con esattezza come sarà, poniamo, il prossimo mese di marzo, sarebbe un consulente industriale ambitissimo. Facciamo l'esempio di una diminuzione della temperatura di un solo grado a Milano, nella media stagione. E' stato calcolato che questa variazione comporta per l'Enel un maggior carico di 30 Megawatt. Dunque, se una certa previsione è azzeccata, si possono realizzare notevolissimi risparmi di quattrini con adeguati provvedimenti tecnici Il costo del cattivo tempo è grandissimo: un recente rapporto del «Weather Modificalion Advlsory Board», servizio meteorologico statunitense, ha sostenuto che nell'America del Nord si perdono ogni anno 3300 miliardi di lire per varie vicende meteorologiche sgradite, dalla pioggia insistente alla grandine, dalla nebbia alle gelate, dai cicloni alla siccità. La Comunità economica europea, in uno studio con¬ dotto in diciassette Paesi, dal canto suo ha rilevato che i benefici di un buon servizio di previsioni, con segnalazioni capillari, sarebbero stati pari a 200 milioni di unità di conto (lo studio è di qualche anno fa, oggi i benefici sarebbero valu¬ qqdstdsm tati a quote ben più alle). Agricoltura, trasporti, edilizia, turismo, centrali elettriche, vari centri di produzione industriale: sono lutti settori la cui esposizione alle oscillazioni del tempo è costante. Da qualche anno ormai, ma lentamente in Italia, si sta facendo strada la convinzione clic il clima dev'essere guardalo come una risorsa e che è necessario determinarne il valore economico. Negli Siati Uniti esistono 52 mila punti di osservazione a terra, altre 2000 sedi mobili di continui rilevamenti sulle navi, 1580 tra sonde e satelliti in funzione, quasi 3000 segnalazioni periodiche da velivoli in volo: il National Mcteorological Center di Camp Spring elabora con un faraonico sistema di computer le previsioni da distribuire due volte al giorno all'intero Paese. Ma in questi ultimi anni numerosi business meteorologici locali si sono fatli strada, gestili seriamente da privati che integrano le previsioni generali di Camp Spring con dettagliale informazioni regionali: i casi meteorologici particolari, quelli di rapida evoluzione sui quali ci siamo soffermati in due precedenti articoli, sono il supportò di questa remunerativa attività privata sulle ali del vento. Anche in Italia qualche cosa si muove, grazie ad alcune timide iniziative delle Regioni. Ma l'esempio per ora più interessanle sembra quello fornito dal Centro di ricerca termica e nucleare dell'Enel. L'Ingegner Marcello Pagliari, cai» del Servizio ambiente del Centro, ci illustra il programma (comincialo due anni fa, si concluderà nel 1987,5 miliardi di sposa) che è stato intitolato •'Metope», acronimo di «meteorologia per l'ottimizzazione della produzione elettrica». Già il potentissimo calcolatore elettrico di Rcading in Inghilterra fornisce ai servizi meteorologici di mezzo mondo 300 mila dati ogni ventiquattr' ore; già il servizio meteorologico dell'Aeronautica, collegalo a Keading e a tutte le stazioni di rilevamento sul nostro territorio, elabora (per esempio con il computer che lutti conoscono come «Afrodite») migliaia di previsioni fino a 5-6 giorni per il territorio nazionale. «Ma lo scopo di "Metope"— dice Pagliari —grazie a un nostro piccolo e assai completo centro meteorologico, è quello di delimitare e di specializzare le previsioni in precisi ambiti regionali, interregionali e in molti casi anche provinciali. Anche noi usiamo elaborazioni elettroniche, ma con modelli fisico-matematici che ci jìermettono di ricostruire soprattutto le caratteristiche di sistemi microclimatici in territori di limitata estensione.. In sintesi si può dire che «Metope» abbia questi obiettivi: 1) previsione il più accurata possibile delle precipitazioni piovose e delle nevicate sui bacini idroelettrici ; 2) miglioramento della gestione delle riserve attraverso la previsione dei «carichi» necessari alle esigenze della collettività in rapporto agli sbalzi meteorologici ; 3) previsione di condizioni atmosferiche sfavorevoli che facciano squillare l'allarme in rapporto all'inquinamento prodotto da centrali termiche. A questo modo si possono prendere gli adeguati provve,dimcnlidl diminuzione o trasferimento del «carichi» produttivi; 4) previsione di forti venti e mareggiate in tratti di costa dove siano installati grossi impianti Enel o nei pressi di ponti! i di scarico dell'olio combustibile; 5) previsioni climatologiche che tendono a dare indicazioni a lunga scadenza (a 3-6 mesi) con i riflessi positivi che una simile «occhiata sul futu- o» darebbe in termini economici, se si trattasse di una determinazione esatta o quasi. Franco Giliberto

Persone citate: Marcello Pagliari, Pagliari, Weather

Luoghi citati: America Del Nord, Europa, Inghilterra, Italia, Milano, Siati Uniti, Stati Uniti