Andropov resta assente di Fabio Galvano

Andropov resta assente Andropov resta assente (Segue dalla l'pagina) Mosca ci si domanda quali prospettive lasci ad Andropov — 69 anni — una malattia che appare sempre più grave e che ne ha ormai causato l'assenza per circa un terzo del tempo trascorso (13 mesi) dalla sua successione a Breznev. Il misterioso male—paralisi o nefrite, diabete o disturbi cardiaci, non si sa — è diventato un handicap politico, in quanto crea l'impressione di un vuoto di potere al vertice sovietico proprio nel momento In cui le gravi tensioni internazionali "' richiederebbero una guida sicura e riconosciuta come tale anche dai diretti interlocutori dell'Urss. A quel vuoto—vero o presunto—taluni attribuiscono la mancanza, al plenum, di un discorso di politica estera: senza escludere che un intervento di quel genere possa emergere al Soviet Supremo, va ricordato che 11 plenum autunnale è sempre (con l'approvazione di Piano e bilancio) prettamente economico. Se è vero, come suggerivano Indiscrezioni delle scorse settimane, che all'ombra della malattia di Andropov fosse già In atto una schermaglia per l'eventuale successione, il capo sovietico ha dimostrato con le nomine di lunedi di avere ancora saldamente in pugno gli Inscrutabili equili¬ bri di potere del Cremlino. Può anche essere che l'ala conservatrice facente capo a Cernenko avesse rallentato negli ultimi mesi 11 rinnovamento voluto da Andropov nelle gerarchle del partito, come si indica In ambienti diplomatici, ma le ultime promozioni portano il marchio di JurlJ Vladimlrovlch. Vorotnlkov (57 anni, nel Polltbjuro solo Oorbachev è più giovane dì lui) è stato protagonista, In questa breve era andropovlana, di una fulminea ascesa dopo.la chiara disgrazia che sotto Breznev l'aveva fatto relegare ambasciatore a Cuba. Solomentsev, anch'egll ora uno del 13 uomini più potenti dell'Urss, era fermo da dodici anni al livello di membro candidato del Polltbjuro apparentemente perché Inviso a Breznev. Anche Chebi-ikov, capo del Kgb e per 14 anni vice di Andropov alla Lubjanka, è emerso ed è ora membro candidato dell'ufficio politico. Ligachev entra nella segreteria appena nove mesi dopo che Andropov l'aveva portato a Mosca dalla Siberia e messo a capo dell'ufficio organizzazione del Comitato Centrale. Ebbene, tutte queste nomine sono la più esplicita delle risposte a eventuali schermaglie tentate dal conservatori di Cernenko. In ogni caso, si rileva nel mondo diplomatico, rafforzano lo schieramento andropoviano al vertici dell'Urss, e lastricano la via — se successione ci sarà in tempi non lunghi — a soluzioni nel filone andropoviano. Quella che si presentava come una settimana cruciale per Andropov rlschterebbe di toccare, oggi e domani, l'ordinarla amministrazione. Resta Invece l'incognita della malattia. Esprimendo il suo -profondo dispiacere- ai membri del comitato centrale, Andropov ha parlato di un'assenza per «cause temporanee-, ma si tratta ormai di una temporaneità che dura da quattro mesi. Il leader sovietico ha chiaramente problemi di deambulazione, altrimenti non avrebbe perso quest'altro Importante rito (dopo l'anniversario della Rivoluzione, a novembre) della liturgia sovietica; ma è attivo, come dimostrano il suo discorso e le nomine. Una cosa appare certa: per avere dovuto rinunciare al plenum e al Soviet Supremo, le sue condizioni non sono tali da farne prevedere una ricomparsa a tempi brevi e quindi una prossima ripresa dell'attività diplomatica. Quel traguardo, ormal, potrebbe slittare a fine gennaio; e l'Urss si prepara a un altro difficile mese senza un capo «visibile». Fabio Galvano

Luoghi citati: Cuba, Mosca, Siberia, Urss