Protesta Ferrari-Renault «Siamo stati imbrogliati» di Enzo Ferrari

Protesta Ferrari-Renault «Siamo stati imbrogliati» Formula 1, esplode il caso della benzina Brabham Protesta Ferrari-Renault «Siamo stati imbrogliati» Un telex alla Pisa - Spiegati i motivi della contestazione Enzo Ferrari e Max Mangenot, presidente della Renault Sport, non sono rimasti inattivi durante le feste di Natale. Ieri hanno reso noto alla stampa un telex, firmato da entrambi, nel quale in sintesi ed in sostanza rimproverano alla Fisa di essersi comportata in maniera almeno Inconsueta nell'aniministrare il «caso» della benzina con numero di ottani superiore al consentito utilizzata dalla Brabham-BMW in alcune gare del campionato mondiale di F.l e precisamente nei G.P. di Germania, Italia ed Europa (Brands Hatch). La questione è nota e, secondo la stessa Fìia (Federazione Internazionale Sport Automobilistico, presieduta dall'ineffabile mr. Jean Marie Balestre), archiviata con un «nulla di fatto». I dirigenti federali insomma, dopo aver colto la Brabham con le mani nel sacco, in seguito ad un esame del carburante utilizzato dalla scuderia inglese, l'hanno assolta adducendo scusanti che Ferrari e Renault non ritengono giustificate. RegolamenU alla mano, le due Case dimostrano che la tolleranza massima consentita è di 102.51 ottani, mentre la Brabham utilizzò benzina di ottani 102,8 (la Fisa parla di 0,9 di margine). Ma non basta: le comunicazioni fatte di norma dalla Fisa dopo le verifiche —dicono sempre Ferrari e Mangenot—arrivarono inspiegabilmente in ritardo, mentre le precedenti (quando non fu scoperta alcuna irregolarità) giuscro sempre poco tempo dopo i risultati delle analisi. I due costruttori non chiedono squalifiche ma vogliono solo far conoscere l'esatta situazione per non essere anche presi in giro. Nello stesso tempo formalizzano la richiesta che I regolamenti a partire dal 1984 vengano rispettati anche per quanto riguarda t carburanti. Un atteggiamento sportivo. Del resto pretendere adesso che Plquet venga privato di un titolo che ha meritato con la sua bravura, sarebbe controproducente anche per la credibilità della Formula 1. Rimangono 1 sospetti sul comportamento della Fisa, ai cui dirigenti non si può fare a meno di domandare un ulteriore chiarimento con lo scopo di spiegare perché sono state prese certe decisioni. O meglio perché non sono state prese. Nel loro telex inviato al segretario generale della Fisa, Ferrari e Renault fanno apertamente capire, semmai ce n'era bisogno, di avere l'impressione di essere stati gabbati. Se ciò dovesse essere confermato sarebbe Interessante sapere' perché.» Ora comunque non si può che attendere una risposta ufficiale della Federazione. La reazione della scuderia Italiana e di quella francese è stata certamente provocata da dichiarazioni, rilasciate fra gli altri anche da Balestre, secondo le quali proprio Ferrari e Renault avrebbero cercato con le loro supposizioni sul «caso» della benzina gonfiata di screditare 11 mondiale vinto dalla Brabham. Nulla di più falso in quanto i danneggiati eventualmente sono stati proprio gli autori della protesta. Il danno e la beffa, insomma, al quali non si poteva che rispondere con l'esatta esposizione dei fatti. Cristiano Chiavcgato

Persone citate: Ferrari-renault, Hatch, Jean Marie, Max Mangenot

Luoghi citati: Europa, Germania, Italia