L'Armata Rossa 4 anni fa a Kabul Bonn chiede il ritiro dei sovietici

L'Armata Rossa 4 anni fa a Kabul Bonn chiede il ritiro dei sovietici La radio della resistenza afghana, da ieri, trasmette in tutto il Paese L'Armata Rossa 4 anni fa a Kabul Bonn chiede il ritiro dei sovietici ISLAMABAD — Quattro' anni fa, 11 27 dicembre del, 1979,1 russi intervenivano ml-| lltarmente in Afghanistan nel tentativo di soffocare la rivolta popolare contro il regime filosovietico di Kabul.1 Una guerra che è costata la vita a 700 mila civili e che ha costretto 4 milioni e 700 mila afghani a lasciare il loro Paese cercando rifugio In Pakistan e in Iran. Ma la resistenza afghana non è stata vinta. Proprio ieri, anzi, ha diffuso dall'interno dell'Afghanistan la sua prima emissione in onde corte su tutto il Paese. Radio Moujalieddin Libera, ascoltata molto chiaramente anche a.Islarnabad, capitale del Pakistan, ha diffuso un programma di mezz'ora nelle lingue Pashto e persiana da un'emittente clandestina installata a più di 3 mila metri d'altezza nelle montagne nella parte orientale del Paese. La nuova emissione, è stato annunciato ieri, sarà quotidiana. fiatilo Moujaheddin libera] sostituisce le trasmissioni di fiariio Kabul Libera (che tra-^ smetteva in modulazione di frequenza) cominciale nell'estate del 1982 per Iniziativa del Comitato francese del diritti dell'uomo formato dagli scrittori Marek Halter e Bernard-Henry Levy. Radio Kabul Libera aveva pratieamente cessato di funzionare dopo qualche mese per la debolezza delle sue trasmissioni che potevano essere ascoltate solo In un raggio di 50 chilometri. Due emittenti Installate nella Valle del Panjshlr, uno dei bastioni della resistenza a Nord di Kabul, erano state invece distrutte da bombarda-' menti sovietici . La nuova emittente nazionale della resistenza è stata affidata ad un gruppo di. guerriglieri appartenenti ad uno del partiti moderati presieduto da Sibghatullah MouJaddedl. La realizzazione del programmi viene effettuata a Peshawar, nel Pakistan settentrionale, in uno studio clandestino utilizzato in comune dai principali partiti della resistenza. Il ministro degli Esteri della Germania Occidentale, Hans Dietrich Genscher. ha intanto fatto appello all'Unione Sovietica affinché ritiri le sue truppe dall'Afghanistan «ponendo fine a quattro anni di occupazione che hanno provocato lutti e sacrifici indicibili al popolo afghano il quale dimostra tuttavia con la sua re- sistema di no?i voler rinunciare al proprio diritto all'indipendenza ed all'autodeterminazione-. In una dichiarazione ufficiale fatta Ieri per ricordare il quarto anniversario dell'Invasione sovietica dell'Afghanistan che ricorre oggi, Genscher ha sottolineato che la posizione del governo tedesco contro la presenza sovietica nel Paese asiatico e In favore del resistenti e del profughi è condivisa dagli altri Paesi della Comunità europea e dall'opinione pubblica mondiale come dimostrano cinque risulzioni adottate dalle Nazioni Unite contro l'Urss. Il ritiro delle truppe sovietiche dall'Afghanistan contribuirebbe molto — ha sottolineato Genscher — al miglioramento del rapporti Internazionali. In attesa che questa evoluzione si determini 11 governo di Bonn continuerà ad appoggiare 11 popolo afghano nella sua richiesta di libertà ed autodeterminazione ed a contribuire ad alleviare le sofferenze del profughi.

Persone citate: Hans Dietrich, Henry Levy, Marek Halter, Sibghatullah