Lo scandalo degli aerei «annusatori» di Bernardo Valli

Lo scandalo degli aerei «annusatori» Anni fa, clamorosa beffa a Giscard d'Estaing. perché furono bruciate le prove? Lo scandalo degli aerei «annusatori» DAL NOSTRO INVIATO PARIGI — Nel mezzo degli Anni Settanta la Francia giscardiana era convinta di avere tra le mani il talismano per scoprire 1 giacimenti di oro nero «col fiuto», senza perforare il terreno. Nel pieno della crisi del petrolio era una scoperta preziosa e da tenere segreta Confidenzialmente Parigi informò aicuni membri del Congresso di Washington per studiare un'eventuale collaborazione. Un conte belga Alain de Vlilegas, e un tecnico italiano, Aldo Bonassoll, con esperienze televisive transalpine, avevano venduto per duecento miliardi di lire 11 brevetto di un apparecchio che, collocato sugli aerei, avrebbe per l'appunto dovuto reperire nelle viscere della terra e del mare 1 depositi di minerale, senza più bisogno di lunghi e costosi sondaggi. Le Canard Enchatné, 11 settimanale che rivelò nel giugno scorso la truffa parlò a suo tempo di «avions renifleurs-, di «aerei annusatori», l'equivalente dei cani da tartufo, ma volanti. Le speranze svanirono infatti alla fine del decennio scorso. La grande scoperta si rivelò una beffa dispendiosa al danni di Giscard d'Estaing, allora Presidente della Repubblica e patrocinatore dell'impresa e, sia pure indirettamente, di Raymond Barre, allora primo ministro. Adesso, sempre il Canard Enchatné, ha rivelato uno scandalo nello scandalo, diventato rapidamente un affare di Stato. La Francia mltterran diana, rispolverando quella vicenda giscardlana, ha scoperto che tutti 1 documenti riguardanti l'affaire sono stati distrutti. E a brucia ri! o a gettarli nella pattumiera sarebbe stato l'ex presidente della Corte dei Conti, 11 giscardlano Bernard Beck, al quale erano stati consegnati 1 risultati di un'inchiesta. In parlamento, 11 sottosegretario al Bilancio, 11 socialista Henri Emmanuelli, ha accusato ieri Bernard Beck, 69 anni, pensionato ma ancora attivo politicamente, di -violazione dei doveri pubblici-. Perché Bernard Beck ha distrutto le tracce di quello scandalo? Per nascondere un'avventura non troppo gloriosa edificante per i suol alleati politici? Per evitare che venissero ridicolizzati? Oppure per altri meno nobili motivi? Interrogato dal quotidiano Le Monde, l'ex presidente della Corte del Conti si è difeso dicendo che 11 risultato dell'Inchiesta da lui distrutto non conteneva prove di colpevolezza contro funzionari o uomini politici. E ha lasciato capire che se 11 documento era stato strappato era perché conteneva segreti militari. I famosi aerei avrebbero dovuto tra l'altro intercettare unche sottomarini nucleari. Ma il sottosegretario socialista al Bilancio ha subito precisato che presso 11 ministero della Difesa dove sono deposi-1 tati i segreti militari, non si è trovata alcuna traccia della faccenda Fu Le Canard Enchatné a rivelare nel 1979 l'affare dei diamanti, regalati anni prima dall'imperatore africano Bokassa a Giscard d'Estaing. Rivelazioni che contribuirono a inquinare l'immagine politica dell'ex capo dello Stato. Quattro anni dopo 11 settimanale satirico non risparmia i particolari sulla nuova vicenda. Nel 1974, subito dopo il pruno choc del petrolio, il conte belga e il tecnico italiano presentano il loro brevetto con l'aiuto di un influente avvocato francese. Jean Vlolet. uomo discreto e amico di uomini potenti, a New York come a Roma, a Bonn come a Parigi. Violet conosce Antoine Plnay. ex presidente del Consiglio ed ex ministro di De Gaulle. L'anziano e ingenuo Plnay si entusiasma e perora la causa dei due «alchimisti» presso Giscard d'Estaing, che si entusiasma a sua volta e assiste personalmente ad una prova. All'Impresa partecipano con slancio 1 dirigenti di Elf-Aqultalne, società mista in cui l'Erap controlla le partecipazioni statali. E' quest'ultima l'Erap, che sborserà sotto la tutela del capo dello Stato. 1 duecento miliardi di lire all'Italiano Bonassoli e al belga De Villegas. E' soltanto nel '79, dopo innumerevoli Bernardo Valli (Continua a pagina 2 In nona colonna)

Luoghi citati: Bonn, Francia, New York, Parigi, Roma, Washington