I rapitori di Elena alla resa dei conti di Vincenzo Tessandori

I rapitori di Elena alla resa dei conti Lucca, domani in tribunale la banda che rapì la bimba di diciassette mesi I rapitori di Elena alla resa dei conti Otto imputati, due sono latitanti - Chiesero un riscatto di 5 miliardi - La piccola liberata 3 settimane fa dalle forze dell'ordine -1 continui trasferimenti dell'ostaggio attraverso l'Italia DAL NOSTRO INVIATO LUCCA — Alla sbarra per sequestro di persona, tre settimane dopo l'arresto, ed è già un primato, qui da noi. Ma 1' esigenza di giustizia stavolta appare prepotente, forse, più che in altre occasioni perchè una creatura di pochi mesi era stata strappata dalla sua casa, In una notte di tempesta e di ferocia, per denaro e soltanto per denaro. A metà ottobre, sulle colline di Lucca, avevano rapito Elena Luisi, aveva 17 mesi e non parlava ancora, quando l'hanno portata via, ma sorrideva tanto. I criminali volevano cinque miliardi, ma la sorte non li ha aiutati. Li hanno scoperti prima che riuscissero a mettere le mani sui soldi. In sei, quasi l'intera banda, sono finiti in carcere e gli inquirenti sperano, quanto prima, di bloccare anche due latitanti. Precisa l'accusa che verrà sostenuta domani al tribunale di Lucca: tutti avrebbero «sequestrato allo scopo di conseguire un ingiusto profitto come prezzo della liberazione dell'ostaggio»; tutti rischiano una condanna che potrebbe arrivare a trent'annl di carcere, anche se per molti il kidnapplng è stato l'esordio In campo criminale. I nomi non son famosi nelle casistiche della malavita e, forse, neppure lo diventeranno: Francesco Chlllè. Egidio Piccolo, Gaetano Fugazzotto, Luigia Mazzeo. Salvatore Alacqua e la moglie, Carmela Italiano, attendono Il processo nel carcere lucchese di San Giorgio; Mariano Mazzeo. fratello di Luigia, e Giuseppe Iarrera. per il momento, sono contumaci. L'inchiesta ha messo a fuoco 11 profilo del gruppo. La mente che ideò 11 sequestro è Chlllè, 44 anni, siciliano, già consigliere comunale repubblicano a Milazzo, rappresentante di commercio, con vocazione per la bella vita, le belle donne, le belle automobili, 11 denaro facile ; meno per il lavoro. Viaggiava su una Maserati blturbo, acquistata con un pacco di cambiali, era indebitato per circa 200 milioni: quella «piccola cosa» che aveva progettato di portar via gli avrebbe risolto molti problemi. Ma per un sequestro occorreva una banda. Lui, poi, al paesino dt Lugllano, dove abitava la piccola, non avrebbe potuto avvicinarsi: lo conoscevano, un tempo era stato In rapporti con i Citti Luisi, la famiglia della piccina. Cosi Chlllè avrebbe parlato del progetto a Egidio Piccolo, che in paese si dava arie da boss, ed era stato suo socio In un'azienda poco fortunata che vendeva materiale edile. L'idea fu accolta, il sequestro sarebbe stato fatto. Fu chiamato anche Mazzeo, un terzo maldestro socio In affari, e 11 progetto venne varato. Nella «fase operativa» a Piccolo si unirono Fugazzotto e Alacqua: avrebbero occupato loro una casa-base affittata all' Abetone; con indosso tute blu, fecero ricognizioni nelle strette strade di Lugllano dove molti li avevano osservati con curiosità. Agli occhi del capi il piano appariva perfetto. Alacqua e Fugazzotto, sembra, non conoscevano Chlllè e Mazzeo o, per lo meno, non sapevano che a dirigere le «operazioni» fossero loro. Di più: non sarebbero stati informati che si trattava del sequestro di un bimbo; avrebbero dovuto soltanto prendere . qualcuno» o 'qualcosa». LI avrebbero avvertiti pochi giorni prima dell'irruzione, ma non pare che la notizia di dover rapire una creatura di pochi mesi abbia loro creato scrupoli: la preoccupazione reale era dove tenere l'ostaggio. Dopo l'irruzione, Elena venne portata all'isola di Vulcano, forse sapremo nel dettagli come fece il viaggio: non ci sono pentiti nel gruppo, ma qualcuno, fra gli imputati, avrebbe raccontato come andarono le cose. La difesa spera di prender tempo ed è possibile che il tribunale ■conceda 1 «termini a difesa». L'ostaggio era stato affidato a Carmela Italiano: per prima la donna avrebbe mostrato qualche scrupolo, ma 11 marito, Salvatore Alacqua, le avrebbe detto: «A'on possiamo più tirarci indietro, ormai*. Della coppia, però, non ci si fidava del tutto e per controllare fu mandata Luigia Mazzeo. Scoperto e arrestato Chlllè a Ferrara, dov'era andato a trovare il fratello Antonino, direttore del carcere, individuati i complici, scattò l'operazione per liberare la piccola. Soltanto Mazzeo e Iarrera riuscirono a evitare le manette. In carcere, invece, son finiti anche 1 quattro proprietari delle case dove la piccola era stata tenuta: ora lì hanno rimessi in libertà, perchè del rapimento loro non sapevano niente. E in galera, sia pure per breve tempo, è stata anche Gabriella Fornasler, di Treviso, avvenente rappresentante di commercio: qualcuno l'aveva indicata come « la donna del capo», è soltanto un'ingenua. Vincenzo Tessandori

Luoghi citati: Abetone, Ferrara, Italia, Lucca, Milazzo, Treviso