Un vertice dei giudici a Milano Si fa il punto su Casinò e mafia di Marzio Fabbri

Un vertice dei giudici a Milano Si fa il punto su Casinò e màfia Esaminati i legami con l'inchiesta di Varese su alti gradi della polizia Un vertice dei giudici a Milano Si fa il punto su Casinò e màfia MILANO — Per il momento' le Inchieste condotte dalla magistratura milanese sul rapporti tra mafia e Casinò restano separate da quella di Varese sull'operato dell'ex questore della città, Salvatore Scotto, del suo ex capo di gabinetto Franco Cocco e del colonnello Nello Michetti, ex comandante delle guardie di ps. Un Incontro al vertice per valutare la situazione si è svolto Ieri al Palazzo di Giustizia nei locali della procura generale. Presenti, oltre al «padrone di casa. Antonio' Corrias, 11 giudice Istruttore di Varese Oiovannl Polidori, 1 responsabili del carabinieri e della Guardia di Finanza di Varese e il nuovo questore della città, Antonio Fiori, già capo della Crlminalpol Nord, l'uomo che nel febbraio scorso coordinò la grande operazione nota cone «la notte di San Valentino-, quella contro I consiglieri di amministrazione della mafia. Tra le Indagini di Milano e Varese erano state Ipotizzate connessioni sufficienti a far si che 1 giudici che Indagano sul legami tra malavita organizzata e case da gioco si occupassero anche di Varese. Ma le connessioni, secondo versioni ufficiose, per il momento sarebbero solo «casuali» e non sufficienti a far si che il fascicolo giunga a Milano. Ciò anche per questioni procedurali, visto che l'Indagine a Varese è già condotta con rito formale, mentre a Milano è ancora affidata alla procura della Repubblica. Il «nesso casuale, sarebbe rappresentato dal colonnello Michetti che, andato in pensione, lavora come dirigente della «Car servlce., la ditta di proprietà di Franca Enrica Carcano, moglie di Ilario Legnare «boss, occulto della «Getualte., la società concessionaria del Casinò di Campione. Tra l'altro sarebbe stata la Carcano ad accreditare sul conto della «Slt. dt Merlo II denaro sufflciente.,par partecipare all'asta per il Casinò di Sanremo. ì;„„„..„•. Anche per 11 complesso del-' l'indagine sul Casinò si prò-, spettano problemi tecnici da affrontare e risolvere In questi giorni visto che il 20 dicembre scadono 140 giorni dal primi arresti, tempo massimo concesso dalla legge prima che un'Indagine debba essere formalizzata affidandola a un giudice Istruttore. A quel punto potrebbe avvenire forse l'unificazione con l'Inchiesta varesina, mentre al Palazzo di Giustizia milanese si cerca di conciliare l'esigenza 'della rapidità e dell'efficienza con 11 principio della competenza del giudice naturale. E' cosi possibile che mentre 11 reato piti grave, quello di associazione per delinquere di stampo mafioso, rimanga di competenza milanese, degli altri (corruzione, concussione, malversazione, peculato) si occupino le magistrature delle singole città In cui 1 reati sarebbero stati commessi e cioè Sanremo, Como (per Campione), Aosta o Torino (per Saint-Vincent). Mercoledì, Intanto, nel carcere di Verbanla è stato senti-, to Mario Tommaslnl, assessore alla Polizia urbana del Comune di Sanremo, arrestato sotto l'accusa di corruzione e di associazione per delinquere di stampo mafioso al ritorno da un suo viaggio in Scozia. L'Interrogatorio è durato oltre cinque ore alla presenza dei difensori. Pensa di Milano e Bacchio di Genova, e 1 giudici avrebbero contestato al¬ l'uomo politico sanremese un ruolo direttivo nell'ambito dell'associazione per delinquere. L'assessore avrebbe ammesso gli episodi di corruzione, cioè di avere favorito la società «Slt-Sanremo» nella gara per la conquista dell'appalto del Casinò del fiori, ma avrebbe negato legami con l'organizzazione mafiosa. Piuttosto Tommaslnl si sarebbe detto preoccupato e stupito perché gli altri politici sanremesi arrestati scaricano su di lui e sull'assessore all'Urbanistica Stefano Acclnelll l'accusa di avere organizzato tutta la trattativa con Michele Merlo. Oltretutto, avrebbe detto Tommaslnl, lui personalmente non avrebbe Incassato denaro e tutta l'operazione" andrebbe Inquadrata in termini di solidarietà politica con 11 resto della giunta sanremese. Ma molti ricordano che Tommaslnl e Accintili minacciarono di restituire al sindaco Osvaldo Vento le loro deleghe e questo gesto a Sanremo, visto a posteriori, è ora interpretato come pressione nel confronti del sindaco perché convocasse al più presto 11 Consiglio comunale che doveva ratificare l'assegnazione del Casinò a Michele Merlo e, come sostengono 1 giudici, al gruppo di presunti mafiosi che Merlo rappresentava. . Marzio Fabbri