I padroni della musica si ribellano a Salvetti di Paolo Lingua

I padroni della musica si ribellano a Salvetti Genova: saltata «La notte delle stelle», mancavano 8 star I padroni della musica si ribellano a Salvetti GENOVA — Notte buia a Genova:' le «stelle- che dovevano ulum{hare~ìl cielo' del Mar Ligure, l'Italia (Raidue in «diretta- per un'ora e cinquanta minuti) nonché 80 milioni di presunti telespettatori dell'Eurovisione, sono tramontate miseramente ieri sera tra le 17 e le 17,30 quando, nell'ufficio del sindaco di Genova, l'organizzatore Vittorio Salvetti ha allargato sconsolatamente le braccia: la Notte delle stelle, la prima di dieci manifestazioni — una all'anno, per arrivare sino al 1992, clnquecentenario della scoperta dell'America — non si faràplù. Il clamoroso fallimento dell'iniziativa è stato provocato dal «no- Irriducibile dell'Associamone dei managers italiani (Ami), che in polemica con Vittorio Salvetti e con gli organizzatori come lui — e soprattutto in polemica contro l'Afi (l'Associazione fonografici italiano — ha bloccato otto (i più famosi) del 14 cantanti che dovevano ricevere i dischi d'oro e d'argento al Palasport di Genova: Branduardl, Battiato, la De Sio, Vasco Rossi, Daniele, Dalla, i Pooh, Fortis. Nella débàcle sema precedenti, oltre a Salvetti, sono rimasti coinvolti il sindaco di Genova, Fulvio Cerofolini. die con il parere contrario di molti assessóri aveva voluto la serata a tutti i costi, ti presidente dell'azienda autonoma di soggiorno di Genova, Gianni Segalerba, e l'ente della fiera del mare, firmatario del contratto con Salvetti. La notizia è stata data uffi- ciahnente Ieri sera alle 19,30 nel corso d'una tempestosa conferenza stampa: sindaco, dirigenti della Rai (che era calata a Genova con sette telecamere, spiegamento di forze tecniche più volte enfatizzato), Salvetti, il presentatore Paolo Ferrari, evidentemente frastornato e strappato alle prove a metà del pomeriggio, si guardavano in cagnesco. Il sindaco ha detto, scuro in volto: «Il Comune è la vittima, e si tutelerà per vie legali». Anche Salvetti si considera una «vittima- (ma non poteva prevedere, dopo mesi di polemiche, che la tensione tra l'Afi e l'Ami non potesse esplodere?) I vincitori sono i cosiddetti «padroni- della musica leggera italiana, cioè i manager che organizzano l'attività e le tournées dei cantanti, i quali da tempo conducono una crociata in difesa della professionalità dei divi e della loro gestione, e anche della propria professione. Contro sistemi di vendita, distribuzione, tv pril'ate e qualche volta case discografiche. Sono Franco Mamone, Maurizio Salvatori. Angelo Carrara, David Zard, Willy David. Francesco Sanavio. Bibi Ballandi. Guido Elmi. , Paolo Lingua

Luoghi citati: America, Genova, Italia