«Così ho scoperto il marcio nei Casinò» di Marzio Fabbri

«Così ho scoperto il marcio nel Casinò» I rapporti del detective privato di Borletti (ignorati a Roma) aprirono la via ai giudici «Così ho scoperto il marcio nel Casinò» MILANO — Vittorio Zoll, 45 anni, detective privato, in 40 giorni, l'anno scorso, ha sollevato il velo sul rapporti tra malavita organizzata e case da gioco: i suol rapporti sono finiti al ministero dell'Interno (all'epoca responsabile era Virginio Rognoni) e alla commissione Rlccomagno, quella che doveva decidere della gara d'appalto per il casinò di Sanremo. Eppure non hanno avuto seguito fino quando non sono arrivati alla magistratura milanese che, partendo dal suo lavoro, è giunta a contestare a decine di persone l'appartenenza alla mafia, ha arrestato uomini politici, ha imposto il commissariamento della casa da gioco della Riviera e la chiusura di quella di Campione. Quella per conto della «Flower's Paradise» del conte Giorgio Borletti la definisce un'indagine di media difficoltà. Gli hanno chiesto, alla fine del 1082, di indagare se esiste¬ vano ragioni per le quali la società «Slt-Sanremo» di Michele Merlo dovesse essere esclusa dall'asta per l'appalto del Casinò e lui, semplicemente, le ha trovate senza usare agenti o mezzi sofisticati, mentre il Sismi assicurava che Merlo era degna persona; la stessa cosa «certificava» una lettera firmata dall'alto commissario per la lotta contro la mafia Emanuele De Francesco. E' partito dal registro societarlo del tribunale di Sanremo, dove nella cartellina della •Bit» ha preso nota del nomi del soci fondatori: Michele Merlo, Marco Tullio Brighlna e Mario Farina, presto uscito dal gruppetto, che si è diviso le quote a metà. Poi via via il suo rapporto avanza ed è tutto agli atti del procedimento. Si legge che uno del primi accertamenti fa scoprire come Ilario Legnerò, «boss» occulto ma non troppo della «Getualte», concessionaria di Cam¬ pione, sia solo «Ilario» sull'agenda personale di Brighlna. Chi è questo Legnaro. fino a poco prima prestasoldl a Campione? Piano piano, non si sa come, ha affiancato Lucio Traversa nella «Getualte», ma sempre senza comparire. Al posto suo in consiglio di amministrazione slede lo zio Giovanni Cappelli. La moglie di Legnaro, Franca Enrica Carcano, guarda caso costituisce un cospicuo fondo presso la Banca Popolare di Novara e poi trasferisce tre miliardi alla Popolare di Sanremo, conto Intestato alla Sit. Mancano le copie del versamenti, queste Zoll non le può avere, ma c'è già abbastanza per escludere la .Sit- dalia gara: il capitolato non vuole concorrenti in relazione con gestori di altri Casinò. •lo — dice Zoll — mi sono fermato negli accertamenti quando, per ondare avanti, avrei dovuto commettere illeciti, o meglio atti che sono leciti solo per magistratura e polizia-. Eppure aveva accertato che 1 Legnaro, che versano tre miliardi, denunciavano al fisco 227.000 lire di reddito, che la «Getualte» aveva un •deficit, ufficiale di 466 milioni contro un utile accertato — e nero — di 28 miliardi. Che Brighlna, che partecipa all'aumento di capitale della Sit (la sua quota è due miliardi e mezzo) denunciava due milioni e 700 mila di reddito. L'ha scoperto Zoll — e dunque non era cosi difficile — che il latitante Salvatore Corallo era in affari con Legnaro e tutto questo, si può dire, gli è caduto in mano cercando solo di -fare una radiografia» della «Sit». Come fa Michele Merlo, ufficiale superiore dell'aeronautica congedato nel 1973, pensione 8 milioni l'anno, a diventare azionista di maggioranza della «Aster elettronica» che produce pezzi di radar per il ministero della Difesa? Com'è che Brighlna scrive al Casinò nel 1975 per chiedere che gli vietino l'Ingresso, visto che perde troppo, e In capo a pochi anni tenta la scalata a Sanremo? Il detective Zoll non lo sa, ha fatto solo quello che gli chiedevano. Tariffa 500.000 lire al giorno, più le spese. Iva esclusa. Marzio Fabbri

Luoghi citati: Legnaro, Novara, Roma, Sanremo