Festa di mezza settimana e la gente scopre il centro

Festa di mezza settimana e la gente scopre il centro Via Roma invasa per tutto il giorno da migliaia di persone Festa di mezza settimana e la gente scopre il centro Occhi fissi sulle vetrine, ma lunghe code anche allo zoo e davanti ai cinema - Non c'è neve in montagna e anche chi ama lo sci ha rinunciato al lungo ponte dell'Immacolata Barometro fisso sul -bello e secco» e termometro su livelli sopportabili (più 6 alle 17) per una giornata di festa nel mezzo di una stagione insolita nella storia della meteorologia subalpina. Neve zero in montagna, quindi addio speranze di trascorrere qualche ora in pista: qualcuno ci ha provato a Cervinia, unico punto di concentramento passabile per gli appassionati di sci, ma la maggioranza degli sciatori è rimasta delusa. Dunque, la festività.si è consumata nel modo più tranquillo, forse banale, certamente legato alla tradizione, con il massimo affollamento negli unici posti praticabili daragazzi, adulti e famiglie al completo: il cinematografo, le mostre, lo zoo, i portici di via Roma. La gente, insomma, riscopre la città e ieri ha fatto una prova generale, riversandosi in centro, attorno alle vetrine dei negozi e in tutti i punti immaginabili dove vengono offerte idee da consumare per l'imminente forcing natalizio. Dire folla è poco: via Roma, ieri pomeriggio, era un ininterrotto serpente di pedoni e vetture da Porta Nuova a Piazza Castello. Lunghe code in attesa del biglietto anche allo zoo, complice il sole del primo pomeriggio e la necessità di portare il figlioletto fuori casa per non lasciarlo appassire davanti al televisore. Cinematografi presi d'assalto da coppie fresche d'anni e da gruppi di minori, che dopo alcune «vasche» sotto i portici hanno deciso di far sera in questa o quella salR. Chi ha sparso coriandoli per strada? Una staffetta desiderosa di precoci Carnevali? Chissà se al tempo giusto avrà ancora voglia di scherzare. La gente resta in città per vocazione alla scoperta di ciò che ancora non conosce o per necessità contingente? I sociologi discutono sul ritrovato ruolo del padre all'interno della famiglia, ma non s'è capito bene se la famiglia resta più unita perchè i tempi sono duri e i bilanci più poveri o perchè prevale un sommesso e incon¬ scio desiderio di conoscersi Certo è che il week-end non è atteso come una volta e si è affievolito il desiderio del •ponte» inteso come fuga dalla città: chi ha la casa lontano può ancora permettersi qualche evasione, ma chi deve fare i conti con benzina, più pranzo in trattoria rinuncia e preferisce far quattro passi in centro. Forse nasce da qui la fortuna delle mostre e rassegne non importa se d'arte o oggetti di tortura che raccolgono fiumane di visitatori: sono la distrazione di quanti, diversa¬ mente, non saprebbero dove andare. E per lo stesso motivo, pare, la famiglia, complice la quotidiana infornata di film e spettacoli di varietà proposti dalle varie emittenti, trascorre più ore insieme, la sera. Oggi non tutti possono permettersi due biglietti per un film, la pizza in birreria, con gli amici viene programmata con molta oculatezza perchè magari con i quattrini risparmiati e l'aggiunta di qualche biglietto da mille si potrà mettere un dono-sorpresa in più sotto P albero di Natale.