Le grandi firme: Guerra ai falsari

Le grandi firme: Guerra ai falsari Vuitton, Gucci, Cartier & C. riuniti a Roma per studiare difese comuni Le grandi firme: Guerra ai falsari ROMA — Louis Vultton, Fendi, Valentino, Gucci, Chanel, Cartier, Emanuel Ungaro, Christian Dior, Yves Saint Laurent, Lanvln, Hermes: tutti a Roma per dichiarare guerra ai falsari. Secondo una stima de\V« International Anticounterfeiting Coalitiori», un'associazione statunitense, il fatturato mondiale della contraffazione, stimato in 16 miliardi di dollari nel '78, continua a salire a ritmi vertiginosi. E adesso i rappresentanti di alcune delle più prestigiose case di moda, pelletteria, orologi, hanno deciso di incontrarsi martedì prossimo, all'union di Roma, per intraprendere iniziati ve comuni. Sul bilancio di ciascuna delle grandi case, l'industria del falso Incide mediamente dal 10 al 30 per cento del fatturato. Solo in Italia (con Taiwan ed Hong Kong uno dei mercaj ti più prolifici quanto ad «imi¬ tazioni») il giro d'affari viene stimato in oltre cinquemila miliardi l'anno. Invano, almeno da noi, Guardia di Finanza e carabinieri si battono contro il fenomeno: nonostante siano state individuate dlver- se organizzazioni di falsari, e chiuse alcune «fabbriche», il fenomeno non accenna a diminuire. Al contrario, la costante lievitazione dei prezzi per gli articoli «firmati» fa si che le imitazioni trovino un mercato sempre più favorevole. Adeguandosi ai tempi, anche l'industria del falso si è progressivamente trasformata In una multinazionale. Il falso Cartier, ad esemplo, prodotto su scala industriale ormai da dieci anni, si avvale di una stretta collaborazione italo-svizzera. Dalla Confederazione arriva tutta la materia prima (anche se nei falsi sono stati trovati perfino meccanismi russi) mentre all'Italia restano riservati il montaggio e la confezione. Esclusivamente «nazionale» —e tanto riuscita da aver scatenato l'ira della casa francese — è invece l'imitazione di borse e valige con la caratteristica plastica firmata Louis Vultton. Anche le cerniere sono identiche a quelle dei modelli originali. Che cos'hanno fatto sinora le grandi case per difendersi da questo assalto? Prima, un comitato internazionale con sede a Bruxelles aveva cercato di opporsi alle imitazioni sollecitando leggi e interventi a livello comunitario. Poi, anche per dividere i corposi conti spese. Cartier e gli altri si erano consorziati, ingaggiando 1 detectives dell'unica agenzia investigativa che lotta contro i falsari e fa capo ad un ex poliziotto di 8cotland Yard. Altre iniziative partono dagli Stati Uniti: 11 tentativo è quello di far approvare a livello mondiale un codice di comportamento che spinga ciascun Paese a bloccare alla dogana qualsiasi prodotto contraffatto. r> ^

Luoghi citati: Bruxelles, Hong Kong, Italia, Roma, Stati Uniti, Taiwan