Jolly e Banco cercano una finale difficile

Jolly e Banco cercano una finale difficile BASKET Parte oggi il girone decisivo di Coppa Campioni, col Maccabi a Cantù e i romani a Limoges Jolly e Banco cercano una finale difficile Il momento non è felice per Bianchini (senza Wright) e Asti (dopo tre sconfitte in fila) L'inizio del girone finale a sei di Coppa Campioni non capita certo nel momento più felice per le due rappresentanti del basket italiano: i campioni d'Italia del Bancoroma giocano oggj a Limoges (e giovedì 15 a Barcellona) senza Larry Wright; i bicamploni europei del Jollycolombant ospitano a Cantù, ore 17,30, il Maccabi dopo tre sconfitte consecutive in campionato. In più per Bianchini c'è il problema di una distorsione a una caviglia di cui è rimasto vittima nell'allenamento di Ieri Kea, che in Coppa, per regolamento, riprende 11 posto soffiatogli da Lockhart. Gianni Asti, invece, problemi di formazione non ne ha, ma sa che la partita con gli israeliani è già decisiva: la conquista di tutti i 10 punti casalinghi è quasi indispensabile per chiudere il girone ad uno dei primi due posti e guadagnarsi cosi 1' accesso alla finalissima di Ginevra (29 marzo). Un traguardo conteso a Roma e Cantù dalle quattro concorrenti che seguono: LIMOGES — Ha vinto due Coppe Korac di fila (l'anno scorso eliminando il Banco), è una squadra esperta, che conta su quattro giocatori di nascita non francese. Il migliore è Murphy, guardia americana, formidabile realizzatore, cui quest'anno è associato' Leon Douglas, buon saltatore già della Carrera Venezia. Beniamino locale è il nero Apollo Faye, un po' passatello, mentre non fa paura a nessuno 1' altro naturalizzato, Brosteihous. Ci sono altri due nazionali di Francia, il navigato regista Senegal e l'atletico Dacoury. Il campo è «caldo», anche se si può sperare che agli azzurri di Roma e Cantù porti fortuna come agli europei. MACCABI — Cliente fisso, ma meno ambizioso che in passalo. Berkovltz, Aroestl, Silver, il nero Perry hanno unanno in più, che non può giovare. Il forzuto Williams gioca ora a Bologna ed è stato sostituito da Frank Brlckowski, «varesino» due anni fa.L'altro americano, al posto di Zimmerman, é tale Kramer, ala di due metri. Nuovo anche l'allenatore, Sharf al' posto di Klein. Ha dalla sua l'esperienza, il solito orgoglio israeliano e il gran tifo di Tel Aviv. BARCELLONA—Da almeno un paio d'anni è, sulla carta, la più agguerrita armata del basket europeo, ma è riuscita a dimostrarlo finora soltanto battendo il Rèal Madrid in campionato. L'allenatore Serra ha a disposizione mezza nazionale di Spagna: Epifanio, uno dei più brillanti esterni del continente; Sibilio, l'ala nera di Nantes; Solozabal, prima riserva di Corbalan ; De la Cruz, mister gomito; la guardia di rincalzo Ansa. In più l'esperienza del vecchio Santillana e due buonissimi americani: il cèntro Starks (già «bolognese» della Fortitu- do) e il tiratore Davis (già «romano» del Banco). E' l'avversaria più temibile. BOSNA —Sarajevo è tornala allo scudelto, ma ha subito perso il suo leader Radovanovic, emigrato in Francia. Sono lontani 1 tempi della finalissima di Grenoble nella quale la Bosna conquistò, a danno di Varese, l'unica Coppa dei Campioni mai approdata In Jugoslavia. Il numero uno della squadra diretta da Pcsis è ancora il migliore in campo di quella partita del '70, l'ala Vàrajlc, tiratore lunatico ma micidiale. Il resto della squadra (Mutapcic, il giovane Primorac, Vucevic, Benacek) non sembra competitivo a questo livello, anche se l'impianto fisico generale è impressionante. Gianni MenichelH • La Star Varese gioca oggi in Coppa Korac di basket (quarti di finale, primo turno) ospitando i francesi dell'Elan Bernais. Non si disputa invece Maccabi Ramat Gan-Carrera Venezia, rinviata al 29 dicembre dopoché gli israeliani avevano annunciato e poi smentito il loro ritiro dalla «Korac».