Brewer: «Cantù ha toccato il fondo e in Coppa cominceremo a risalire»

Brewer: «Cantù ha toccato il fondo e in Coppa cominceremo a risalire» Basket: per il Jolly disastroso di S. Siro giovedì c'è il pericolo Maccabi Brewer: «Cantù ha toccato il fondo e in Coppa cominceremo a risalire» DAL NOSTRO INVIATO CANTU' — «Tutti uguali, voi giornalisti. Quando vinciamo la Coppa Campioni non venite a chiedermi niente, sapete tutto da soli,, come e perché. Invece, non appena Cantù è in crisi, eccovi qui a far domande a papà Jlm...». , A papà Jlm, al secolo Jim Brewer (figlio dell' Illinois, 32 anni compiuti sabato, nove del quali spesi facendo lo specialista difensore fra i professionisti Nba, prima di migrare, quindici mesi or sono, in Brianza), otto ore di sonno non sono bastate per smaltire tutta la stizza accumulata nel corso dell'umiliante esibizione del Jolly a San Siro. Ha ancora gli occhioni tondi brillanti d'indignazione, anche se il tono è pacato, da vecchio saggio. —Se uno è sano, caro Jim, non si consultano i dottori. Solo quando ti paziente è grave, come sembra questo Jolly, si cercano diagnosi illuminanti... «Io veramente sono laureato in sociologia, non in medicina. E comunque faccio fatica anch'io a capire che cosa non funzioni nella mia squadra». — In fondo fino alla sosta del campionato non eravate andati malissimo... «SI, solo queste ultime due o tre partite Bono state un disastro completo. Probabilmente la sosta stessa non ci ha favorito, ha interrotto la continuità di un'evoluzione positiva del rodaggio reso necessario dall'arrivo di un nuovo, allenatore, dalla partenza di Bariviera e Bryant, dalla giovinezza di Craf t e di altri giocatori. Anziché migliorare, siamo precipitati in una'crisi di confusione». . — Come ne uscirete? •Non ho ricette miracolose: calma, serenità, concentrazione, un minimo di tempo. Non possiamo non farcela. L'anno scorso, di questi tempi, avevamo guai molto slmili: ne venimmo fuori semplicemente stringendo i denti è lavorando duro. Dobbiamo fare lo stesso quest'anno. Altro sistema non c'è. Gianni Asti è un buon allenatore, 1 suoi metodi sorto validi, il suo basket è valido, i giocatori sono validi. Non c'è Bryant, ma Craf t può essere un signor giocatore. Non c'è l'esperienza di Bariviera, ma Innocentln e Bosa l'anno scorso sapevano sostituire benissimo Renzo, quando occorreva: perché non dovrebbero riuscirci adesso?». — Forse perché non tentate neppure di giocare insieme. Ognuno marcia soltanto per conto proprio. Chiunque riceva il primo passaggio punta a fare canestro. E nessuno difende... «Questi sono 1 mali peggiori, d'accordo. Non si può difendere bene se ci si squilibra e ci si disunisce in attacco. Il fatto è che la squadra aveva un gioco due anni fa con Bianchini, ne aveva uno diverso l'anno scorso con Primo, ha cambiato ancora con Asti. Probabilmente a qualcuno di noi manca l'esperienza per assimilare in fretta una cura del genere ». — Sarà bene che vi affrettiate: il campionato vi concederebbe ancora un po'di tempo, ma giovedì c'è il Maccabi a Cantù, comincia il girone finale dt Coppa Campioni... •Lo sappiamo bene. Ma io sono convinto che a Milano il Jollycolombanl abbia toccato 11 fondo del baratro. Adesso dobbiamo lasciarci alle spalle 1 nostri disastri e risalire, tutti insieme. Quello di giovedì sarà U primo gradino*-. Gianni Menlchelli • ANTOINE CARR ha firmato ieri per il Slmac Milano. Oggi riparte per gli Usa, dove sistemerà alcuni affari per poi rientrare fra qualche giorno in Italia: dovrebbe (come D'* Antoni) giocare domenica contro il Slmmenthai Brescia. • La Soavolini debutta oggi a Pardubice; (Cecoslovacchia) nel girone dei quarti di finale di Coppa Coppe, trofeo che Pesaro detiene.

Persone citate: Antoine Carr, Bariviera, Bianchini, Bosa, Brewer, Gianni Asti, Jim Brewer

Luoghi citati: Brescia, Cantù, Cecoslovacchia, Illinois, Italia, Milano, Pardubice, Usa