Arresti domiciliari per Tortora?

Arresti domiciliari per Tortora? Forse oggi gli avvocati del presentatore annunceranno la richiesta Arresti domiciliari per Tortora? Le sue condizioni fisiche sarebbero gravi - Ai giudici un carteggio ricco di referti medici ROMA — Dopo quasi sei mesi di carcere, per Enzo Tortora sembra di colpo avvicinarsi il momento della libertà. I suoi difensori hanno convocato per questo pomeriggio, nello studio milanese dell'avvocato Alberto Dall'Ora, una conferenza stampa che dovrebbe riservare «un importante annuncio*. Quasi certamente, si tratterà della richiesta di arresti domiciliari, che sarà motivata con le pessime condizioni di salute del presentatore, tuttora rinchiuso Si tratta solo di previsioni, che comunque appaiono attendibili. A Napoli, mercoledì 6corso. 1 tre giudici istruttori che continuano a gestire l'enórme Indagine sulla camorra hanno ricevuto dalla direzione del carcere di Bergamo un carteggio zeppo di referti medici. Il presentatore sta male, questo era noto, ma il prolungarsi della detenzione (unito, aggiungono 1 difensori, al disperante stato d'animo di chi. continua a trovarsi in uiia cella senza sapere perché), ha influito profondamente anche sulle condizioni psichiche. La linea di Tortora sarebbe rimasta quella di sempre: « Uscirò di galera — aveva detto più volte il presentatore — solo quando sarò stato completaìnente scagionato*. Sembra però che, giunti a questo punto, sarà l'iniziativa del difensori a sovrapporsi a quella del difeso. Anche se Tortora continua a rifiutare — affermano gli avvocati Dall'Ora, Della Valle e Coppola — a e : — o a a a, a o a e o questo punto prendere l'Iniziativa spetta a noi. E nel prossimi giorni, c'è da giurarlo, all'ufficio istruzione del tribunale di Napoli giungerà una lunga, documentata richiesta di arresti domiciliari. In una vicenda già cosi intrisa di spettacolarità, è probabile che l'Iniziativa della conferenza-stampa abbia anche lo scopo di movimentare ancora l'Interesse di tutti 1 fans del presentatore. D'altro canto, di fronte al tempi dell'inchiesta napoletana, sempre più lenti, al legali sembra proprio non restasse altra via. Lo «stralcio» che dovrebbe consentire, in tempi relativamente brevi, 11 processo a Tortora e a un centinaio degli oltre ottocento presunti camorristi arrestati H 17 giugno scorso, non è stato ancora deciso (sembra, perché l giudici di Napoli non sono d'accordo sul numero degli Imputati da mandare subito dinanzi al tribunale). L'unica via, dunque, resta quella di un'istanza motivata dalle cattive condizioni di salute: iniziativa — tengono a sottolineare gli avvocati — che non comporta affatto un mutamento nell'impostazione della difesa. In teoria, a una richiesta del genere i giudici di Napoli dovrebbero aderire senza problemi. Esiste però un precedente, collegato proprio all'Inchiesta sulla camorra, che fa riflettere. Fino a oggi, nonostante condizioni di salute che certamente non sono buone, 1 giudici di Napoli hanno continuato a negare ogni beneficio all'ex presidente dell'Avellino calcio, Antonio Sibilla, che dopo un paio di ricoveri in ospedale è puntualmente rientrato in carcere. Nel caso di Tortora 1 giudici potrebbero comunque decidere di ordinare nuove perizie. Nonostante l'iniziativa dei legali, insomma, per Enzo Tortora quella del Natale a casa non è ancora una prospettiva concreta. ; g, z. Roma. Enzo Tortora nel giorno del suo arresto, il 17 giugno. (Telefoto Ansa)

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