Sentinella della cultura
Sentinella della cultura CONVEGNO A TORINO PER IL CENTENARIO DEL «GIORNALE STORICO» Sentinella della cultura La rivista, fondata nel 1882 da quattro giovani studiosi, è espressione di civiltà europea TORINO — Ha cent'anni il Giornale storico della letteratura italiana, la più antica e più prestigiosa delle riviste dedicate agli studi di letteratura italiana. Tutti i maggiori italianisti vi hanno collaborato e vi collaborano. Nato a Torino e qui pubblicato senza interruzione presso lo stesso editore Loescher, il Giornale storico non ha mai avuto la tentazione di chiudersi nell' ambito locale. E' piuttosto espressione di una cultura che ha volute essere nazionale ed europea. 1 Là nascita della rivista è ricordata dal professor Ettore Bonora: 'Nel 1882 quattro giovani studiosi fra i ventidue e i ventìcinque anni - Salomone Morpurgo, Francesco Novati, Rodolfo Renier, Albino Zenatti - net lunghi mesi trascorsi insieme a Firenze e a Roma per consultare codici, maturarono il proposito di "dar vita ad un periodico che, spiegando la bandiera della scuola storica". promuovesse quello studio di testi ignoti o malnoti, manoscritti, documenti che essi ritenevano indispensabili per chiarire "le origini e lo sviluppo della vita intellettuale italiana"-. La proposta, rifiutata dall' editore Le Mounier, è accettata con 'alquanto entusiasmoda Ermanno Loescher al quale era stata presentata da Arturo Oraf. A fine marzo 1883 esce a Torino il primo fascicolo del Giornale storico, diretto e redatto da Oraf, Novati e Renier. In questi giorni sta per uscire il fascicolo 508, con il quale si concluderà il volume CLIX (per parecchio tempo si sono stampati due volumi l'anno). E' la prima grande rassegna di studi storici della letteratura italiana a livello scientifico,' nata dalla spinta di quella corrente di idee che chiamiamo, positivismo e che in letteratura va sotto il nome di scuola del metodo storico. Il programma del Giornale storico è:'La nuova storia della letteratura italiana bisogna che poggi essenzialmente sullo studio diretto dei monumenti e che rifugga da ogni costruzione sistematica-. Ristabilire, cioè, l'attendibilità del testo originale dei grandi classici, da Dante in poi. Inoltre, la storlcizzazione del fatto letterario permette di collocare la grande opera in un contesto sociale, storico e politico. All'inizio del secolo il filosofo Giovanni Gentile (che pel ne diventerà collaboratore) e soprattutto Benedetto Croce (che ne era stato collaboratore) polemizzano in nome della cultura Idealistica con il Giornale storico. Che comunque' continua nella sua vocazione: filologica e storico-culturale. E' negli anni del fascismo, quando diretta da Vittorio Cian la rivista ha atteggiamento nazionalista, che più vivace è la polemica con Croce. Tuttavia, anche in questo periodo, non scade la serietà del Giornale storico, specie per la parte formativa. La rivista e tuttora ben radicata nell'Università di Torino, ma ha sempre cercato di non essere strumento di scuola o tendenza. Cosi, nell'attuale comitato direttivo, 11 direttore responsabile (Ettore Bonora) appartiene all'Università di Torino, ma gli altri condirettori sono delle Università di Milano (Emilio Bigi), di Padova (Gianfranco Folena) e di Lecce (Mario Marti). Per il centenario della rivista è stato organizzato un convegno, aperto ieri nell' Aula magna della facoltà di Magistero dell'Ateneo torinese e che si concluderà domani. 11 convegno, presieduto ieri dal professor Vittore Branca, è stato aperto da Norberto Bobbio con una relazione sul clima culturale in cui è nato il Giornale storico. Ha detto Bobbio che «non fu un caso che proprio a Torino fosse nata la rivista che avrebbe rappresentato degnamente per tanti anni llnftrtezo positivista, o forse è meglio dire positivo, degli studi di storia e critica letteraria, perché Torino fu uno dei centri più attivi deùa cultura positiva-. Altri relatori del convegno, i professori Folena di Padova, Scotti di Roma, Bonora e Pozzi di Torino, Bigi di MUano. Numerose le relazioni di italianisti anche stranieri. Relazioni e comunicazioni che, facendo il bilancio del Giornale storico della letteratura italiana, rivisitano un secolo di studi di itaUanlstlca e di vita culturale. |. c.
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