«I russi non boicotteranno i Giochi perché sanno che non serve a nulla»

«1russi non boicotteranno i Giochi perché sanno che non serve a nulla» LOS ANGELES '84 Parla Amy Quinn, portavoce ufficiale della 23* Olimpiade «1russi non boicotteranno i Giochi perché sanno che non serve a nulla» «Proprio Mosca dimostrò che gli assenti hanno sempre torto» - «Antidoping come ad Helsinki» DAL NOSTRO INVIATO DI RITORNO DA LOS ANGELES — Rich Perelman, 42 anni, responsabile dell'organizzazione stampa della 23" Olimpiade, è un gran simpaticone. Piccolo, stempiato, frenetico, con grandi occhiali da miope e al polso un orologione con calcolatore del peso di messo chilo. Parla svelto e chiaro, infila qua e là una parola, in italiano, tratta gli argomenti serissimi che gli competono (alberghi, trasmissioni, trasporti, accreditamenti) sensa drammatizzare il proprio delicatissimo ruolo: ama la battuta e ne fa uso copioso, lia poco tempo ma non ne lesina agli ospiti. Quando spiega come si usano i videoterminali che ogni utente olimpico avrà a disposinone nell'estate prossima 11500 disponibili in tutta la California del Sud), pare un ragazzino che gioca con un videogame. Si diverte mentre dimostra che il computer Bms è capace di fornirti la biografia di Vladimir Saìnikov anche se tu non sai esattamente come si scrive il nome e domandi notizie di •Valentino Salvatore, nuotatore, Urss». Il sistema ci pensa su un attimo, poi dà tutto guanto sa del nuotatore sovietico che ha il nome più simile, appunto Saìnikov. Miss Emy Quinn, responsabile dell'ufficio informazioni dei docili di Los Angeles, invece non è proprio quel che si dice simpatica. In compenso è una bellissima donna: trent'anni, allessa media, occhi e capelli scuri, elegante, classica. Ha stu-. diato in Svissera e si vede bene dalla capacità di scegliere le parole giuste, di autocontrollare sguardo e frase, con estrema professionalità e un po' di ghiaccio. Capisce l'italiano, ma non azzarda neppure un buongiorno: scandisce il suo inglese molto inglese, poco americano, scolastico'senso-contra. ^\>>-if^^ sioni, ponderando i vocaboli. E' la vera voce ufficiale del comitato organizzatore del Giochi, la persona giusta per un bilancio a otto mesi dal via: ansi, come direbbe lei, «a 238 giorni dal 28 luglio». — Miss Quinn, in sostansa die cosa avranno di differente queste Olimpiadi da tutte le precedenti? «Saranno le prime Olimpiadi che 11 Ciò affida a un'organizzazione privata. E' un carattere peculiare. Dimostreremo che un gruppo privato, senza fini di profitto, può allestire il più grande spettacolo sportivo del mondo, senza l'appoggio diretto di governi o enti pubblici. E' un evento positivo, per lo sport: e si basa su un fenomeno possibile soltanto nello sport, il volontariato. Per i Giochi, quest'estate, lavoreranno a Los Angeles 40 mila volontari, cui viene garantito soltanto vitto ed eventualmente alloggio. Ad essi si aggiungeranno cinquemila professionisti stipendiati, per i quali la sola prospettiva sicura per il dopo-Olimpiadl è la disoccupazione». — Chi ve lo fa fare? •Nessuno. Soltanto l'orgoglio di mettere in piedi tutti insieme un'Olimpiade. Un'esperienza faticosa ed esaltante. Vuol dire salire su un monte che pochi hanno avuto occasione di scalare». — Miss Queen, forse non arriverete mai in cima: il traffico, la ressa, le distanze getteranno l'Olimpiade in un abisso infernale... 'Ce la faremo. Abbiamo pensato a tutto. In fondo ogni estate Los Angeles sopporta l'afflusso di 225 mila turisti al giorno. Per le Olimpiadi ne aspettiamo 150 mila in più . Non mi sembra una differenza cosi impossibile da tenere a bada». — Se non farete un antidoping efficiente, l'Olimpiade naufragherà in un mare di testosterone e caffeina... •Faremo un antidoping efficientissimo. Peter Ueberroth, il nostro presidente, e Harry Usher, il nostro general manager, erano preoccupati che gli atleti non annegassero piuttosto in un eccesso di fiscalità, in controlli non scientificamente sicuri. Il Ciò però ha insistito ed ora l'accordo è raggiunto: il laboratorio dell'Ucla diretto dal dottor Catti n è in grado di cogliere sul fatto chiunque tenti la scorciatoia del doping. Nessuno si illuda. Avremo gli stessi controlli di Helsinki, mondiali di atletica, e Caracas, Giochi panamericant ■. — La situazione internazionaie è sempre più tesa:. " f . f Come eviterete il boicottaggio sovietico? •Non possiamo cambiare la situazione internazionale. Ma non abbiamo dubbi su 11; partecipazione del sovietici, per almeno cinque motivi: 1) loro hanno stretti contatti con noi e ci garantiscono ripetutamente che verranno ; 2) loro sanno che sono i benvenuti; 3) sappiamo che si allenano intensamente per gareggiare e vincere; 4) ci sarà per la prima volta la Cina e ciò stimola il loro spirito di emulazione; 5) il pieno successo di Mosca '80 ha insegnato a loro, come a tutti nel mondo, che boicottare un'Olimpiade non aiuta nessuno, non cambia le situazioni politiche, non induce un esercito a ritirarsi da un Paese, non fa rieleggere un presidente, né smantellare basi missilistiche. Il boycott serve soltanto ad un a cosa: ad umiliare migliaia di atleti, stroncando la loro carriere e le loro aspirazioni». — L'Iran però ha già preannunciato die non parteciperà... •Ho letto qualcosa in projjosito sui giornali. Gli iraniani, come tutti, hanno tempo fino al 2 giugno per iscriversi. E sanno anche loro che a Los Angeles, per le Olimpiadi, saranno benve- nutu Gianni Menichelli I a>\ Angeles. La nuova piscina olimpica costruita dalla McDonald's alla Southern California criticala dai sovietici per la scarsa scorrevolezza della vasca e le sue brutte tribune in rubi