Darida: «Grave crisi alla Rai 300 miliardi il deficit dell'84»

Darida: «Grave crisi alla Rai 300 miliardi il deficit dell'84» Il ministro spiega perché il canone dovrà aumentare Darida: «Grave crisi alla Rai 300 miliardi il deficit dell'84» ROMA — «Per impedire il collasso dell'azienda Rai nel prossimo triennio, è necessario ricorrere all'aumento del canone d'abbonamento, invariato dal 1° settembre 1980. Nessuna decisione politica del governo è stala però finora presa su questa materia... L'ha affermato il ministro delle , Partecipazioni Stqfall, òri: Clclìo narìdài nei corso dèi suo intervènto di ièri mattina alla commissione di vigilanza sulla Rai-tv. La situazione complessova dell'ente radiotelevisivo — Ita detto il ministro — appare oggi seria e difficile, anche se l'azienda è ancora sostanzialmente sana. 11 monopollo radiotelevisivo sta subendo attacchi penetranti e per molti aspetti disordinati. Il problema della Rai è innanzitutto un problema di disciplina globale dell'emittenza radiotelevisiva: salvaguardando rigorosamente il diritto di ciascuno ad operare in un quadro di libertà è necessario nello stesso tempo non penalizzare la funzione del servizio pubblico radiotelevisivo. Dobbiamo decidere se alla Rai debba essere riconosciuta una funzione di pubblica utilità, se deve esserle assicurata una sopravvivenza che non può essere marginale, minoritaria.". Il ministro Darida lui quin¬ di illustrato alla commissione alcuni dati sulla situazione economica della Rai. «Le proiezioni economiche per il triennio 1984-86 presentano, a canone d'abbonamento invariato, previsioni di bilancio assai allarmanti: con un organico di personale stabilizzato a 14 mila unità si preve- miliardi perr85e 7W)Tn1liaTlH'per l'86. Nella gestione dell'ente radiotelevisivo ci sono tuttavia anche dati positivi e incoraggianti: dal 1972 ad oggi il numero dei dipendenti è aumentato del 12 per cento, mentre il volume delle trasmissioni televisive è stato incrementato del 220 per cento». Anclie il presidente dell'Iri è intervenuto rendendo noti alcuni dati sull'evasione del pagamento del canone di abbonamento alla Rai: in Italia il 65 per cento dei televisori è a colori, mentre il 60 per cento degli utenti paga il canone per il bianco nero; il 25 per cento delle famiglie die posseggono un televisore a colori paga quindi solo il canone per il bianco e nero. Prodi ha sostenuto a questo proposilo che è necessario intensificare la lotta all'evasio ne anche se questo non può essere il solo strumento per risanarci bilanci dell'Ente. (Ansa)

Persone citate: Darida, Prodi

Luoghi citati: Italia, Roma