Pinochet prigioniero nel bunker di Igor Man

A chi gli chiede di lasciare il potere il generale risponde: «Rimango nella mia caserma, e la mia caserma è il Cile» A chi gli chiede di lasciare il potere il generale risponde: «Rimango nella mia caserma, e la mia caserma è il Cile» Pinochet prigioniero nel bunker DAL NOSTRO INVIATO DI ftITORNO DA SANTIAGO — Sono entrato nel Palazzo della Moneda, un cupo palazzacclo costruito da un architetto Italiano per servir da Zecca dello Stato e che fini, ni settembre 1973, con l'essere la* tana di un presidente senza potere, Salvador Allende. Da qualche tempo 11 Palazzo è stato restaurato e da poco più di un mese è collegato con uno del bunker più sofisticati del mondo che s'allarga nel sottosuolo della prospiciente piazza della Costituzione. Sono entrato nel Palazzo della Moneda per un colloquio con 11 ministro dell'Interno Jarpa, Interrotto subito dopo le prime battute da una segretaria. Pallida, nervosa ha detto al mtnlstro che Sua Eccellenza il Presidente» voleva vederlo immediatamente. E Jarpa ha lasciato di scatto la sua poltrona, sbiancando in volto, per accomiatarsi in fretta dal giornalista straniero al quale aveva promesso di parlar «/ranco». Ma codesta non vuol essere la storia di una intervista mancata bensì 11 resoconto fedele di una incredibile conversazione avuta con uno dei due consiglieri politici del ministro degli Interni al quale Un consigliere del ministro dell'Interno Sergio Onofre Jarpa, uomo forte del governo, rivela i contrasti che dividono i vertici del Palazzo della Moneda - «Il presidente non ha flessibilità politica, è ostinato come un mulo dell'artiglieria da campagna» «Non vuole riconoscere il fallimento delle scelte economiche» - Il racconto, inedito, di come fu assassinato Salvador Allende sono stato affidato dalla meteora Jarpa. Sono preso da una emozionata curiosità e prima che il consigliere — un uomo facondo e cinico, dall'aria artatamente ingenua — attacchi a parlare gli domando come e dove sia stato ammazzato Salvador Allende. La versione ufficiale la conosciamo tutti e corrisponde alla realtà, ma dal racconto del consigliere (che, ovviamente, esige l'anonimato) vengono fuori dettagli piuttosto inediti. Riferisco con parole mie il' suo racconto, freddo, distaccato. Nell'ora della battaglia fatale, con il Paese in balla delle forze scatenate della sovversione, Salvador Allende rimase aggrappato alla legalità. Oarcla Màrquez ebbe a scrivere dieci anni fa che la contraddizione più drammatica della vita di Allende fu di es- sere, al tempo stesso, nemico congenito della violenza e appassionato rivoluzionario. Allende credeva di aver risolto la contraddizione afferrandosi all'ipotesi che le condizioni speciali del Cile avrebbero permesso una evoluzione pacifica verso 11 socialismo nella legalità borghese. -Troppo tardi scoprì che non si può cambiare un sistema partendo dal governo, ma dal potere». Codesta scoperta, tardiva, dev'essere stata la forza, sempre secondo Màrquez, clic lo spinse a resistere fino alla morte tra le macerie in fiamme di una casa che non era neanche la sua, il lugubre Palazzo della Moneda. Resistette durante sei ore con un mitra che gli aveva regalato Fidei Castro e che fu la prima arma da fuoco che Allende, un mite medico socialista e massone, avesse mai usato. Verso le quattro del pomeriggio dell'I 1 settembre 1973, il generale di divisione Javier Palaclos riuscì a guadagnare il secondo piano, insieme con Il suo alutante, il capitano Oallardo e un gruppo di ufficiali. Allende li stava aspettando 11, tra le false poltrone Luigi XV, le llorlere di draghi cinesi e 1 quadri di Rugendas Salvador Allende conosce' va bene 11 generale Parados, non appena lo vide spuntare dalle scale gli gridò: 'Traditore» e sparò, ferendolo a una mano. Il generale Palaclos gridando -rosso bastardo» gli sparò al petto con la sua pistola di ordinanza; il capitano Oallardo gli scaricò addosso una raffica di mitra. Oli altri ufficiali, »in un rito di casta», spararono sul cadavere. Inft ne un sottufficiale gli sfondò la faccia con 11 calcio del fnei le. Il cadavere venne gettato su di un divano di cretonne giallo. Esiste una foto, la scattò 11 fotografo Juan Enrique Lira, del quotidiano El Mercurio, l'unico cui Su permesso di fotografare il cadavere. Era tftnto efigurajp cfte J^jn/fc glie, signora Hortensla, fu mostrato il corpo nella cassa senza permetterle di sollevare andato» la revoca proteste popolari e lo sconcerto del generali costretti a far sparare la truppa, -il sfpnor Presidente eccellentissimo attraversò una visibilissima crisi esistenziale». Tanto che, prosegue il consigliere, una mattina che lui e l) ministro Jarpa facevano colazione con Pinochet -gli chiedemmo perché non lasciasse. Non rispose, tornammo subito al lavoro». Tre giorni dopo, quasi a riprendere 11 discorso, Pinochet disse inopinatamente a Jarpa e al consigliere: «Ho molto riflettuto sulla vostra domanda e ho concluso che se me ne andassi ora dimostrerei di cedere alla pressione di incauti agitatori sprovveduti commettendo un tradimento verso la Patria, verso l'esercito die mi segue. E il nostro è un esercito popolare». Perché non fonda, allora un partito politico che •Più volte gli abbiamo detto — continua 11 consigliere — chr la politica economica fin qui perseguita è un fallimento. Che occorre, ispirandosi a Keynes, stampare un po' di moneta, mettere in giro piii circolante in modo da stimolare gli acquisti dando automaticamente, cosi, impulso alla produzione. Un po' di inflazione, gli abbiamo dimostrato, dati alla mano, può essere benefica. Ma lui, niente. Risponde che linflazlone è un mostro simile al comunismo... Noi siamo stanchi, con tutto il rispetto, abbiamo preparato un attento piano di rilancio economico, lo sottoporremo in questi giorni al Presidente eccellentissimo ponendo una condizione: o lo accetta o ce ne andiamo». E' quindi possibile che il signor Sergio Onofre Jarpa getti la spugna?-La 11 telo che ricopriva il volto. Allende aveva 64 anni, amava la vita, amava i fiori e 1 cani, era di una galanteria un po' all'aulica fatta di blgllettlnl profumati e di furtivi incontri. Il generale Augusto Pinochet, attuale ospite della Moneda, ha 68 anni e un solo modello: 11 generalissimo Franco. Austero, quasi rozzo nel tratto è pur capace di cortesie e di attenzioni. E' molto religioso e attaccatlssimo alla famiglia. Ha voluto accanto a sé la moglie. Donna Lucia, autodefinitasi «Pri7na Dama della Repubblica». Pinochet, nei suol discorsi, si rivolge prima a lei, con un mezzo inchino, che agli altri. Tutti abbiamo scritto che è deciso a mantenere il potere costi quel che costi, Invece il consigliere mi dice che nel luglio scorso, dopo le grandi raggruppi quegli strati della popolazione — «e sono tanti!» —che credono in lui, nella sua missione?, gli chiesero Jarpa e il consigliere, «lo resto nella mia caserma — rispose Pinochet —, e la mia caserma è il Cile». Il consigliere non reputa affatto che il «Monetotorio Supremo» sia un essere perfetto, dice che la scarsa propensione alla mediazione e il rifiuto del dibattito politico «cosMngono» Pinochet a puntare tutto sull'esercito rifiutando le Insistenze del cosiddetti •gremialistl» di Ouzman — i quali si ispirano alle teorie corporativistiche di Primo de Rivera — affinché dia al suo potere l'avallo di un partito. C'è di più: Pinochet non vuole accorgersi, rifiuta di prendere atto del fallimento della politica dei Chicago Boys, politica del dialogo instaurata da Jarpa è fallita non solo per colpa dell'opposizione costituita in maggioranza da uomini mediocri ma anche per certe rigidezze caratteriali del supremo mandatario, ispirato dai militari. Se non verrà recepita la necessità di una svolta economica die senso avrebbe per Jarpa rimanere ancora nel Palazzo della Moneda?». E' vero che Pinochet è geloso di Jarpa? «Lui no, forse Donna Lucia, sua moglie». Lei mi ha parlato di mediocrità dell'opposizione... Il consigliere si scatena: -Valdes è solo un funzionario, non vedo un vero uomo politico. Gli unici due politici di rispetto sono Zaldivar e l'ex senatore Moreno. I comunisti, l socialisti, i radicali: gente da strapazzo. I sindacalisti? Analfabeti». E la Chiesa? 'Per carità: il cardinale Fresno è plagiato da infiltrati del pc e da preti in blue-jeans che sognano la "rivoluzione" per liberarsi delle loro frustrazioni. In quanto a noi, al governo, dico, ognuno va per la sua strada e Caceres (11 ministro dell'Economia, ndr) è assedialo da 1500 presuntuosi Chicago Boys». Dunque lei vede nero, anzi dovrei dire che il ministro Jarpa e 1 suol consiglieri vedono nero... 'Nerissimo. Se non si farà come diciamo noi aumenterà la fame e con la fame lo scontento e quando c'è scontento i comunisti pescano nel torbido, vanno a nozze coi gesuiti in scarpette da tennis. Il risultato non potrà che essere negativo e voglio vedere, son proprio curioso di vedere cosa faranno i signori generali". Lui, il consigliere deluso e arrabbiato, ha una 'grande idea» e me la espone candidamente: 'Pinochet dovrebbe vendere la sua uscita agli Stati Uniti. Dovrebbe dirgli: volete che me ne vada? Ci sto ma a alla condizione che azzeriate il debito estero del Cile. Se Pinochet così facesse passerebbe alla storia come il salvatore della Patria». Avete mai provato a esporgli questa idea? Non è detto che a un dato momento Jarpa non gliela esponga». Evidentemente ci vuole del fegato per dire certe cose a Pinochet... 'Non è proprio così, il Capo in fondo è un brav'uomo, solo che è un militare, dentro e fuori, sotto e sopra. E i militari, si sa, non sempre possono auere la flessibilità dei politici. E' ostina AGMgfantoSmdr—' sdfdpfdmPtd sibilità dei politici. E ostina Ho. ecco quello che i.VostinatòV*** ,.«AWj»?rWl come un mulo dell'artiglieria J,.Con .•«*»*.**»• '° «anelano: da campagna». Igor Man moglie E mestine e parenti tutti. Un particolare ringraziamento alla dottoressa Peressini e al dottor Guardi f funerali la sua autorità

Luoghi citati: Chicago, Cile, Stati Uniti