Pieno disaccordo Reagan-Gemayel su come ottenere il ritiro siriano di Ennio Caretto

Pieno disaccordo Reagan-Gemayel su come ottenere il ritiro siriano Jl presidente libanese in Usa ribadisce: rivedere l'intesa con Israele»'" Pieno disaccordo Reagan-Gemayel su come ottenere il ritiro siriano DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Con una nota di ottimismo formale, ma con una grave inquietudine di fondo, si è concluso ieri alla Casa Bianca il colloquio tra Rcagan e il presidente libanese Gemayel. Giunto negli Usa sulla scia de) premier e del ministro della Difesa israeliani, Shamir e Arens, Gemayel ha incontrato anche il segretario di Stato Shultz e vedrà oggi il capo del Pentagono Wclnberger. Tema dominante delle discussioni è stato e sarà 11 ritiro delle truppe siriane dal Libano. I segni non sono confortanti: Gemayel sembra isolato rispetto a Rcagan. che si è portato su posizioni assai vicine a quelle di Shamir. Il ministro degli Esteri libanese Salem ha dichiarato che -c'è un raggio di speranza* che la crisi venga risolta, nonostante l'Impasse con la Siria. Alla domanda di un giornalista: « Crede che i siriani si ritireranno?*, Gemayel ha risposto: «Si, presto*. Ma nella sostanza la visita è ostacolata da profondi contrasti sui metodi con I quali raggiungere questo obiettivo: Gemayel ritiene necessario rivedere l'accordo di maggio con Israele per indurre la Siria a negoziare; Washington ritiene l'accordo intoccabile. Il Presidente libanese ha parlato pubblicamente di questa sua convinzione. Dopo 11 colloquio con Reagan, ha detto che «/'accordo con Israele non deve essere semplicemente attuato, ma superato nella lettera, e interpretato nello spirito, con l'identificazione di meccanismi e fori migliori per raggiungere gli obiettivi comunU. Reagan ha dichiarato invece di voler difendere l'accordo, e ha ribadito l'Impegno a tenere i marine» in Libano finché non sia raggiunta la pace. In altre parole, 11 capo di Stato Usa, al contrario dell'ospite, non è disposto a fare concessioni ai siriani, e non esclude un confronto con Damasco. Nell'accomiatarsl da Gemayel, Reagan ha comunque dichiarato che l'America continuerà a seguire la via negoziale: lnvierà di nuovo il mediatore Rumsfeld in Medio Oriente alla ricerca di un compromesso. *Non abbandoneremo il Libano — ha dichiarato —. Ci rendiamo conto che la nostra presenza contribuisce alla vittoria della ragione sulla violenza e sull'odio*. I colloqui hanno avuto sullo sfondo le ultime dichiarazioni del ministro della Difesa israeliano Arens, dichiarazioni rilasciate alla viglila della partenza per Gerusalemme. Arens ha attaccato duramente «I disegni espansionisttài* della Siria e deli'Urss In Medio Oriente, e ha Invitato Gemayel a combattere «la guerriglia e il terrorismo* anche nelle zone libanesi occupate Il bilancio della visita sarà insomma più positivo per I leader israeliani che per quelli libanesi. Shamir ha Infatti suggellato 11 riavvlclnamento tra 11 suo Paese e gli Stati Uniti, dopo un anno e mezzo di relativi, freddezza, con un'intesa militare che avrà un grande peso in Medio Oriente. Per 11 momento, l'Intesa si realizzerà in manovre militari congiunte, nell'apertura di punti d'appoggio logistico per gli Usa in Israele, e in strette consultazioni tra il comando di Gerusalemme e 1 marlnes a Beirut. Ma Shamir mira a qualcosa di più, e non lo ha nascosto: un'azione bellica congiunta contro i siriani in territorio libanese. Ennio Caretto