L'Italia intransigente con la Cee in difesa della nostra agricoltura di Alberto Rapisarda

L'Italia intransigente con la Cee in difesa della nostra agricoltura Il governo compatto sulla linea Andreotti in vista del vertice di Atene | L'Italia intransigente con la Cee in difesa della nostra agricoltura Il Consiglio dei ministri appoggia tutti gli sforzi per riaprire la trattativa sugli euromissili - Craxi (si parla di un viaggio nei Paesi dell'Est) ha ricevuto l'inviato del presidente romeno Ceausescu - Ièri è giunto a Roma il ministro degli Esteri cecoslovacco e non si esclude una visita del suo collega sovietico Gromyko , ROMA — L'Italia ha scelto ' la via della intransigenza nella difesa dei suoi interessi, soprattutto agricoli, nei confronti della Comunità europea. Questo anche a costo di provocare 11 fallimento del vertice di Atene tra i capi di governo dei 10 Paesi dell'Europa unita. La decisione è stata presa ieri all'unanimità dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro degli Esteri, Andreotti. Il presidente del Consiglio Craxi e Andreotti si recheranno domenica prossima all'incontro di Atene «con una posizione molto determinata». -Non ci sono segni di stanchezza» ha assicurato il ministro degli Esteri. L'accordo tra i ministri è stato totale, e lo stesso Longo (psdi). che aveva polemizzato la settimana scorsa con Andreotti, ha voluto precisare che ora -condivide pienamente» l'impostazione data dal ministero degli Esteri alla partita da giocarsi in sede comunitaria. Alla .intransigenza» sul fronte europeo si affianca l'attivismo del nostro governo nella ricerca delle possibilità dì dialogo per riaprire le trattative sugli euromissili. Ieri rraxi ha ricevuto a Palazzo Chigi l'inviato dal presidente romeno Ceausescu, che lo ha invitato in visita ufficiale nel suo Paese. Sempre ieri, è giunto in Italia il ministro degli Esteri della Cecoslovacchia, con il quale i nostri governanti parleranno anche di euromissili. Si è appreso a Palazzo Chigi che cè in programma un fitto scambio di visite con i Paesi del Patto di Varsavia (Ungheria. Germania dell'Est) e che non si esclude che venga a Roma il ministro degli Esteri sovietico, Gromiko. Comunque, la scadenza più pressante è quella di domenica prossima ad Atene, ed è quella che ha impegnato più a lungo il ConsigUaderrntnistrtrQuesta volta l'Italia punta i piedi di iivyio all'alleanza di fatto che s? e* costuSAa» trk Germania, Gran Bretagna ed ora anche Francia, e che mira a penalizzare la nostra agricoltura, per cercare fonti di risparmio nel bilancio comu¬ nitario. L'Italia risponde trincerandosi dietro una serie di •punti irrinunciabili» che sì possono cosi sintetizzare: • non siamo disposti a ridurre la nostra produzione di latte, come gli altri ci chiedono, ma al massimo possiamo fermarci alla produzione del 1983. Questo perché già ora i nostri prodotti sono insufficienti e dobbiamo importarne per il 35 per cento dalla Comunità; • il nostro deficit con l'estero nella bilancia dei prodotti agricoli e alimentari è aggravato dall'obbligo che abbiamo di acquistare i pro¬ dotti sul mercato europeo, a prezzi largamente superiori a quelli esterni; • debbono essere smantellali entro due anni, gli importi compensativi alle esportazioni agricole tedesche, perché sono sovvenzioni sottobanco alle esportazioni ; • non è neanche da pensare di tagliare a sopprimere 1 premi concessi alle produzioni meridionali, perché furono date dalla Cee come compenso alle aperture commerciali fatte dall'Europa ai Paesi del bacino del Mediterraneo, Questa è la linea di resistenza italiana, come la ha il¬ lustrata ieri Andreotti ai suol colleglli ministri e alle commissioni Esteri ed Agricoltura della Camera. «7/ governo italiano non mette in dubbio ìa necessità di un migliore equilibrio del bilancio commutarlo — ha detto Andreotti —, ma questo iloti può essere il tema dominante della costruzione europea». Ad Atene si parlerà ancora una volta della richiesta di Spagna e Portogallo di entrare nella Comunità europea. Ieri Craxi ha risposto ai messaggi dei capi del governo spagnolo, Gonzalez e portoghese, Soares, esprimendo la piena comprensione dell'Ita-: Ha per le lem preoccupazioni su ulteriori ritardi dell'adesione alla Cee. Nel pomeriggio, l'inviato di Ceausescu Costantin Mitea ha illustrato a Craxi le proposte del suo Paese per H controllo e la riduzione degli armamenti nucleari. Quéste vengono .definite a Palazzo Chigi come una «ipotesi di compromesso provvisorio» in attesa dt un vero e proprio accordo. A quel che pare, sono proposte che somigliano molto a quelle presentate alla Camera da Berlinguer. Alberto Rapisarda