Da Padova si entra ? nei giardini romantici

Da Padova si entra ? nei giardini romantici Da Padova si entra ? nei giardini romantici Itinerario veneto con tre mostre da non perdere Dal ponte di Bassano si specchia una città LA STAMPA Corsi d'antiquariato al museo n Museo Poldi-Pezzoli di Milano (via Manzoni 12) organizza corsi d'antiquariato nel periodo Invernale. Le lezioni si svolgeranno il martedì o mercoledì pomeriggio dalle 16 alle 18 (16, 23, 30 novembre; 14 dicembre; 11,18,25 gennaio; 1, 8, 15 febbraio; 21,28 febbraio; 6,13 e 20 marzo). 1 corsi, tenuti da esperti, insegnano a distinguere stili ed epoche e a conoscere il mercato antiquario avvalendosi di un ricco materiale iconografico e della consulenza tecnica dei docenti. La quota è di 200 mila lire e le iscrizioni sono aperte fino al 13 novembre. Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. A Natale nelle Cinque Terre Sì <■,:!,.ì'nsio «Idia IN piazza dei Signori, sotto la Loggia della Gran Guardia, c'è un giardino stupendo, bellissimo e fasullo. Un giardino che vivrà appena quindici giorni, fino al 27 novembre, quando chiuderà anche la mostra «Il giardino romantico e Jappelll», allestita a cura del Comune di Padova e di altre quattordici amministrazioni della provincia. Un giardino fasullo, ma vero: proprio come quello preparato nel dicembre 1815 per la visita alla città dell'imperatrice Maria Ludovica d'Austria e del consorte Francesco I. Un'idea di Giuseppe Jappelll, architetto veneto del primo Ottocento, allora alla ricerca di gloria e di commesse. Per trasformare l'Interno del Palazzo della Ragione in un parco fiorito, Jappelli aveva impiegato ventidue giorni di lavoro: fontane a doppio zampillo, un bosco di allori misto ad aranci, due viali di pini, rocce coperte di muschio, cespugli di rose. A duecento anni dalla nascita ■' delVarttfiftettoael'Oafrè'Fe-i drocchi, simbolo della Padova colta, la città ha voluto ripetere l'esperimento. E cosi, ecco la mostra e il giardino inventato in piazza del Signori. Una mostra rara: l'ultima in Italia, dedicata al tema del giardino storico, è datata 1931. Fu a Firenze, sui giardini medi¬ Nelle Cinque Terre, in Liguria, il villaggio «La Francesca» offre delle combinazioni di vacanze particolarmente vantaggiose per le famiglie. In una pineta di 16 ettari che si affaccia sul mare sono distribuite villette arredate con 6-8 posti letto, cucina completamente attrezzata, camino e terrazza. Per Capodanno (dal 29 dicembre al 2 gennaio), il prezzo è di 290 mila lire per due persone, cenone compreso. Per una settimana si pagherà 350 mila lire a casa. Informazioni e prenotazioni a Milano, via S. Sofia 8, tel. 02-22.82.77. In Trentino bimbo-card Dal 7 gennaio al 4 febbraio 1 bambini tra i sei e i dieci anni in vacanza nel Trentino potranno usufruire della bimbo-card. E* un documento che consente di avere una riduzione del 50 per cento sugli impiantici risalita e lezioni di sci gratuite con un maestro. La bimbocard è distribuita dalle Aziende di soggiorno trentine. I bambini dovranno essere accompagnati dal genitori e soggiornare per un periodo minimo di una settimana. Valle, con le stadie che »i specchiacei. Adesso, in omaggio a Jappelli e perché il Veneto di giardini romantici è ricco, l'architetto Paola Bussadori e il fotografo Renato Roverato hanno ordinato immagini e documenti, mappe e vecchi progetti. Come è, cos'è un giardino romantico? «Le sua caratteristiche — spiegano Bussadori e Roverato — sono identificabili nel gioco del terreno, della vegetazione e delle acque, organizzati in sinuosi camminamenti od oscure forre, in laghetti punteggiati da pittoresche isolette, in canali e ruscelli solcati da esili ponti, in collinette, terrapieni, rupi sullo sfondo di architetture fantastiche e tenebrose». Una definizione che corrisponde a quanto si può vedere a Padova, sotto la Loggia della Gran Guardia. La mostra ha ricreato un giardino romantico, e con pannelli e fotografie inedile rivela e racconta degli altri giardini di Jappelli e della sua scuola sparsi nel Veneto. In città di questi parchi ce ne sono set : il Dalla Libera ora Barbieri, l'Emocapodilista, il Giacomini ora Romiati, il Conti Prosdociml, l'Antonianum ex Pacchierotti, il parco pubblico Treves. C'era anche il TriesteSacerdoti, ma è scomparso nel 1920, per lasciare posto alla nuova Città-Giardino. Il notissimo ponte conerto sul BPER chi sale a Bassano la distilleria di Nardtni è la prima tappa obtt>Udli>: L'atmosfera dei ''.ue locali fa davvero pensare ài 1779, anno di inaugurazione: 11 fumo, le clacole, i vecchi I avoli, le sedie impagliate, il camino, le giare di rame per la mescita, «l'odor de graspa». Alle piccole finestre che danno sul Brenta, ecco uno scorcio del Ponte ideato dal Palladio, i colori delle case lungo gli argini, il rosso — in questa stagione intenso — della vite americana che si arrampica su per i muri. Insomma, un primo assaggio — magari con il bicchierino in mano — di come è e come si presenta questo borgo ricco ■ di fascino e di storia. Fin qui, però, la Bassano più famosa, quella già nota per le cartoline del Ponte, le etichette di bottiglia, e la canzono degli alpini. L'altra Bassano, quella del Liberty e delle Mura, delle ville sfarzose e delle prime case operaie, della ferrovia e dello^ sjjequlazloni edilizie del secolo' passato, adesso la si può conoscere. E', esposta a Palazzo Agostinelli, «Bassano 1877-1954: immagini di - per una città» è il titolo della mostra. Gli organizzatori, otto, studenti di architettura, hanno saccheggiato archivi del Comune, uffici del catasto, collezioni private «per raccontare la sto¬ riadivL27 sticebanocrlerpe——erfrcegrsttrscLcichstd no nel canale e la flisioca/ione dei giardini romantici padovani re il parco Penada Rocchetti, ora villa Vanna, a Salboro; il giardino Saloni ora Michlcll Llon ad Albìgnasego; il parco Lion-Stoppalo ad Altichiero e infine l'unico in provincia di Venezia, il Plsoni-Brusoni, ora Scaleila, a San Bruson di Dolo, proprio adesso in fase di restauro. Un consiglio, infine, per chi arriva a Padova. In città, a parte «Il giardino romantico e Jappelli», se si ha fortuna è possibile scorgere altri giardini stupendi, e tutti veri. Sono quelli che Padova, città gelosa, nasconde nel centro storico, dietro 1 massicci portoni dei palazzi. Un battente lasciato socchiuso permette di vedere chiostri e parchi, di proprietà privata e rigidamente negati al pubblico. Anni fa, un pilota dell'Aeroclub di Padova con modica spesa portava i turisti a vedere dall'alto queste bellezze nascoste. Uno stupendo giardino è anche il «Prato della Valle»; una delle piazze più beile deimondo. E l'orto botanico ^di Padova, proprio dietro làÉasilica del Santo, è stato il primo giardino ..scientifico'» d'Europa ed è anche oggi uno dei più ricchi d'Italia. Padova, anche senza il giardino romantico, è sempre stata una città di giardini. l Brenta, simbolo di Bassano e «pezria di un paese che doveva diventare città». La mostra è aperta fino al 27 novembre. Dall'urbanistica all'antiquariato, dalle ceramiche e le Smaltcrie bassanesi alle cucine economiche di Westen, dalle credenze venete all'utensileria, dalle scuole alle cap- cinvbPssCd E' possibile visitare, dalle 9 alle 18, 11 solo giardino comunale Treves: Jappelll lo completò tra il 1829 e il 1835. Il tema è quello dei Paladini: ci sono la grotta dell'Alchimista, lo slargo della Cavallerizza, la tomba dei Cavalieri Antichi, un tempietto neoclassico, una pagoda cinese. Appena fuori Padova, in direzione Treviso, c'è a Loreggia villa Wollemburg, che ai tempi si chiamava Casa Polcastro; ospita adesso una mostra-mercato dell'antiquariato, ed è quindi aperta per tutto il giorno. Ancora qualche chilometro e si arriva a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano; villa Revedin-Bolasco ha nel parco un'arena attorniata da statue del Settecento. E' attribuito a Jappelli anche se mancano carteggi e disegni firmati. A Sant'Elena d'Este, di nuovo nel Padovano, il parco dei Cumani è movimentato da laghetti, montagnole, terrapieni, arredi ornamentali. A Rosa, In provincia^ d|,v Vicenza, 11 parco di villa' Gregoretti ora Santini, una «passeggiata» di 100 mila metri quadri, è sicuramente opera dell'architetto padovano, datata 1840; cosi come la villa Selvatico-Meneghini a Battaglia Terme, o il giardino di Cittadella-Vigodarzere ora Valmarana a Saonara. Restano da vede¬ Cinzia Sasso L'azienda di proprietà della Colina Immobiliare si sviluppa su 600 ettari dei quali 150 a vigneto e 82 a oliveto specializzato. Al centro sorge l'antico bdrgodi.San Felice cherisaleàl V/sècolo. Una piazzetta con cappella affrescata e palazzofeentilizio ricorda l'epoca rinascimentale quando nel borgo vivevano 1 colonlcon.le loro famiglie. Le case con le classiche pietre a vista e i tetti di coppo sono le stesse delle dispule tra i vescovi di Siena e Arezzo e le battaglie con il Comune di Firenze. Di quell'epoca 6 rimasto il nome del vino: .//, grigio-, un Chianti classico che riporta sull'etichetta l'effigie di un valoroso capitano dlfventura. La cantina dell'azienda riserva molle soprese. Tra ' tini in acciaio della moderna enologia, si aprono profonde gallerie dalle volte in mattoni con centinaia di bolli allineate, indispensabili per l'invecchiamento del grandi vini. ; t Le possibilità di fare dell'agriturismo sono varie. AGRITURISMO di autunno? La proposta è affascinante specie se arriva da una zona che in questo periodo può offrire paesaggi dolcissimi, buona cucina, folclore e una campagna viva, ricca di attività contadine. Nelle terre del Chianti appena conclusa la vendemmia è iniziata la raccolta delle olive. E' il secondo grande momento della campagna agraria. Mentre 11 vino bolle nei tini, le colline tornano ad animarsi attorno al grandi olivi dai tronchi contorti. Una possibilità di vivere da vicino la raccolta delle piccole ma gustosissime olive toscane è offerta nel Senese, tra i colli della zona di produzione del «Chianti classico», quello con il marchio del gallo nero. L'azienda agricola San Felice, una quindicina di chilometri da Siena nel Comune di Castelnuovo Bcrardenga, dispone infatti di alcuni grandi casali ristrutturati, che affitta a gruppi di agrituristi. Giulio Morelli, responsabile della «San Felice» in questo settore, spiega che ci sono casali arredati da 5 a 12 posti. In ogni casa funziona una cucjna attrezzata con acqua, luce e gas. Per la stagione più fredda è possibile riscaldare tutte le stanze. I prezzi vanno da 245 a . 525 mila lire la settimana. Il costo a persona nel periodi di bassa stagione (come questo autunnale) non supera le 5000 lire al giorno. I casali sono isolati e circondati da vigne e oliveti. E' possibile compiere lunghe camminate e raggiungere 1 centri vicini, ricchi di rlcor-; di e di storia. Il castello di Brolio del conti Ricasoli è a un tiro di schioppo. Altro ambiente nobile ofierto agli agrituristi è a Pievescola, noi Comune di Casole d'Elsa a Nord-Ovest di Siena. Qui sorge la villa «Suvera» dei marchesi Bergamini Ricci Paracciani che hanno trasformato parte della foresteria in un residence aperto tutto l'anno. Vi sono per ora nove stanze (ma c'è un progclto zzo» importante di storia: fu più vche trasformano la piazza in un accogliente salotto veneto. Arrivati in piazza Garibaldi si è a pochi passi da Palazzo Agostinelli, dove è stata Inaugurata la mostra su Bassano e la sua storia. Consigliati dagli otto studenti d'architettura è possi- olte distrutto e ricostruito stagione: 11 ristorante «Al Sole» di Tiziano Chlurato, nel locali che ai tempi erano le scuderie della Posta, prepara un ottimo risotto con le punte. L'autunno porta in cucina funghi e cacciagione, radicchio rosso di Bassano e lumache con polenta. «Al Sole», alle spalle di piazza Libertà, è consigliabile chiedere il tavolo nella saletta in fondo, più riservata e tranquilla. Altri ristoranti sono «Da Banto», «Da Renzo» e «Ca Sette», villa veneta dell'Ottocento sulla strada che porta alla Valsugana. Prezzi, in media, tra le venti e le trentamila lire. Finita la giornata a Bassano, è Impossibile andarsene senza passare da Bortolo Nardlni e dal Ponte. Occasione, quest'ultima, per il grappino del congedo. .La domenica, in realtà, c'è il rischio di trovarsi in coda. Dentro, bassanesi e turisti, l'immancabile alpino che è venuto qui per ricordare, Il clima da osteria di paese. Un bicchierino 800 lire: e pochi »! .accontentano del primo. Uscendo dalla distilleria, in alto a destra, si nota la vecchia bacheca del Lotto. Ha più di un secolo, e riporta i numeri —10,59.13, 3, 81 — dell'ultima cinquina vinta a Bassano. Quando? Con tutta la grappa- che passa, nessuno lo ricorda Più- c. s. enda San Felice di San Gusmé storia della «Suvera» anche il Papa Giulio II nel 1507. Sergio Miravalle Per ulteriori informazioni telefonare all'azienda agricola San Felice (0577) 35.90.87 oppure a Milano (02) 88.44.457. Per l'agriturismo alla «Suvera» scrivere ai marchesi Ricci, località Pievescola, Casole d'Elsa (Siena) oppure telefonare a Roma (06) 811.9803. un Gultuso per mangiarselo». I frequentatori di aste serie. Importanti come quella prestigiosa di Ginevra, sono tutti anche amatori dell'arte e sotto un De Chirico o ad un Mirò, su un mobile Luigi XV pongono in una teca una splendida bottiglia di Chàteau, Latour 1898 che acquisterà di valore con il tempo proprio come un quadro d'autore. Dello stesso parere è Angelo Solci di Milano, grande esperto di vini da «antiquariato, e battitore di aste. Le maggiori aste in Italia si tengono a Milano, a Siena e nel Friuli dove una bottiglia di Picolit può veramente fare incantare un amatore. A Torino se ne è tenuta una anni fa a palazzo Barolo con buon successo di pubblico. A Montecarlo Sotheby non batte aste di vini per questione di clima e preferisce Inviare i lotti a Londra o a Ginevra dove fra pochi giorni pezzi rari e vini d'altissimo lignaggio attenderanno gli amatori. Roberto Biasio! Da Padova si entra ? nei giardini romantici Da Padova si entra ? nei giardini romantici Itinerario veneto con tre mostre da non perdere Dal ponte di Bassano si specchia una città LA STAMPA Corsi d'antiquariato al museo n Museo Poldi-Pezzoli di Milano (via Manzoni 12) organizza corsi d'antiquariato nel periodo Invernale. Le lezioni si svolgeranno il martedì o mercoledì pomeriggio dalle 16 alle 18 (16, 23, 30 novembre; 14 dicembre; 11,18,25 gennaio; 1, 8, 15 febbraio; 21,28 febbraio; 6,13 e 20 marzo). 1 corsi, tenuti da esperti, insegnano a distinguere stili ed epoche e a conoscere il mercato antiquario avvalendosi di un ricco materiale iconografico e della consulenza tecnica dei docenti. La quota è di 200 mila lire e le iscrizioni sono aperte fino al 13 novembre. Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. A Natale nelle Cinque Terre Sì <■,:!,.ì'nsio «Idia IN piazza dei Signori, sotto la Loggia della Gran Guardia, c'è un giardino stupendo, bellissimo e fasullo. Un giardino che vivrà appena quindici giorni, fino al 27 novembre, quando chiuderà anche la mostra «Il giardino romantico e Jappelll», allestita a cura del Comune di Padova e di altre quattordici amministrazioni della provincia. Un giardino fasullo, ma vero: proprio come quello preparato nel dicembre 1815 per la visita alla città dell'imperatrice Maria Ludovica d'Austria e del consorte Francesco I. Un'idea di Giuseppe Jappelll, architetto veneto del primo Ottocento, allora alla ricerca di gloria e di commesse. Per trasformare l'Interno del Palazzo della Ragione in un parco fiorito, Jappelli aveva impiegato ventidue giorni di lavoro: fontane a doppio zampillo, un bosco di allori misto ad aranci, due viali di pini, rocce coperte di muschio, cespugli di rose. A duecento anni dalla nascita ■' delVarttfiftettoael'Oafrè'Fe-i drocchi, simbolo della Padova colta, la città ha voluto ripetere l'esperimento. E cosi, ecco la mostra e il giardino inventato in piazza del Signori. Una mostra rara: l'ultima in Italia, dedicata al tema del giardino storico, è datata 1931. Fu a Firenze, sui giardini medi¬ Nelle Cinque Terre, in Liguria, il villaggio «La Francesca» offre delle combinazioni di vacanze particolarmente vantaggiose per le famiglie. In una pineta di 16 ettari che si affaccia sul mare sono distribuite villette arredate con 6-8 posti letto, cucina completamente attrezzata, camino e terrazza. Per Capodanno (dal 29 dicembre al 2 gennaio), il prezzo è di 290 mila lire per due persone, cenone compreso. Per una settimana si pagherà 350 mila lire a casa. Informazioni e prenotazioni a Milano, via S. Sofia 8, tel. 02-22.82.77. In Trentino bimbo-card Dal 7 gennaio al 4 febbraio 1 bambini tra i sei e i dieci anni in vacanza nel Trentino potranno usufruire della bimbo-card. E* un documento che consente di avere una riduzione del 50 per cento sugli impiantici risalita e lezioni di sci gratuite con un maestro. La bimbocard è distribuita dalle Aziende di soggiorno trentine. I bambini dovranno essere accompagnati dal genitori e soggiornare per un periodo minimo di una settimana. Valle, con le stadie che »i specchiacei. Adesso, in omaggio a Jappelli e perché il Veneto di giardini romantici è ricco, l'architetto Paola Bussadori e il fotografo Renato Roverato hanno ordinato immagini e documenti, mappe e vecchi progetti. Come è, cos'è un giardino romantico? «Le sua caratteristiche — spiegano Bussadori e Roverato — sono identificabili nel gioco del terreno, della vegetazione e delle acque, organizzati in sinuosi camminamenti od oscure forre, in laghetti punteggiati da pittoresche isolette, in canali e ruscelli solcati da esili ponti, in collinette, terrapieni, rupi sullo sfondo di architetture fantastiche e tenebrose». Una definizione che corrisponde a quanto si può vedere a Padova, sotto la Loggia della Gran Guardia. La mostra ha ricreato un giardino romantico, e con pannelli e fotografie inedile rivela e racconta degli altri giardini di Jappelli e della sua scuola sparsi nel Veneto. In città di questi parchi ce ne sono set : il Dalla Libera ora Barbieri, l'Emocapodilista, il Giacomini ora Romiati, il Conti Prosdociml, l'Antonianum ex Pacchierotti, il parco pubblico Treves. C'era anche il TriesteSacerdoti, ma è scomparso nel 1920, per lasciare posto alla nuova Città-Giardino. Il notissimo ponte conerto sul BPER chi sale a Bassano la distilleria di Nardtni è la prima tappa obtt>Udli>: L'atmosfera dei ''.ue locali fa davvero pensare ài 1779, anno di inaugurazione: 11 fumo, le clacole, i vecchi I avoli, le sedie impagliate, il camino, le giare di rame per la mescita, «l'odor de graspa». Alle piccole finestre che danno sul Brenta, ecco uno scorcio del Ponte ideato dal Palladio, i colori delle case lungo gli argini, il rosso — in questa stagione intenso — della vite americana che si arrampica su per i muri. Insomma, un primo assaggio — magari con il bicchierino in mano — di come è e come si presenta questo borgo ricco ■ di fascino e di storia. Fin qui, però, la Bassano più famosa, quella già nota per le cartoline del Ponte, le etichette di bottiglia, e la canzono degli alpini. L'altra Bassano, quella del Liberty e delle Mura, delle ville sfarzose e delle prime case operaie, della ferrovia e dello^ sjjequlazloni edilizie del secolo' passato, adesso la si può conoscere. E', esposta a Palazzo Agostinelli, «Bassano 1877-1954: immagini di - per una città» è il titolo della mostra. Gli organizzatori, otto, studenti di architettura, hanno saccheggiato archivi del Comune, uffici del catasto, collezioni private «per raccontare la sto¬ riadivL27 sticebanocrlerpe——erfrcegrsttrscLcichstd no nel canale e la flisioca/ione dei giardini romantici padovani re il parco Penada Rocchetti, ora villa Vanna, a Salboro; il giardino Saloni ora Michlcll Llon ad Albìgnasego; il parco Lion-Stoppalo ad Altichiero e infine l'unico in provincia di Venezia, il Plsoni-Brusoni, ora Scaleila, a San Bruson di Dolo, proprio adesso in fase di restauro. Un consiglio, infine, per chi arriva a Padova. In città, a parte «Il giardino romantico e Jappelli», se si ha fortuna è possibile scorgere altri giardini stupendi, e tutti veri. Sono quelli che Padova, città gelosa, nasconde nel centro storico, dietro 1 massicci portoni dei palazzi. Un battente lasciato socchiuso permette di vedere chiostri e parchi, di proprietà privata e rigidamente negati al pubblico. Anni fa, un pilota dell'Aeroclub di Padova con modica spesa portava i turisti a vedere dall'alto queste bellezze nascoste. Uno stupendo giardino è anche il «Prato della Valle»; una delle piazze più beile deimondo. E l'orto botanico ^di Padova, proprio dietro làÉasilica del Santo, è stato il primo giardino ..scientifico'» d'Europa ed è anche oggi uno dei più ricchi d'Italia. Padova, anche senza il giardino romantico, è sempre stata una città di giardini. l Brenta, simbolo di Bassano e «pezria di un paese che doveva diventare città». La mostra è aperta fino al 27 novembre. Dall'urbanistica all'antiquariato, dalle ceramiche e le Smaltcrie bassanesi alle cucine economiche di Westen, dalle credenze venete all'utensileria, dalle scuole alle cap- cinvbPssCd E' possibile visitare, dalle 9 alle 18, 11 solo giardino comunale Treves: Jappelll lo completò tra il 1829 e il 1835. Il tema è quello dei Paladini: ci sono la grotta dell'Alchimista, lo slargo della Cavallerizza, la tomba dei Cavalieri Antichi, un tempietto neoclassico, una pagoda cinese. Appena fuori Padova, in direzione Treviso, c'è a Loreggia villa Wollemburg, che ai tempi si chiamava Casa Polcastro; ospita adesso una mostra-mercato dell'antiquariato, ed è quindi aperta per tutto il giorno. Ancora qualche chilometro e si arriva a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano; villa Revedin-Bolasco ha nel parco un'arena attorniata da statue del Settecento. E' attribuito a Jappelli anche se mancano carteggi e disegni firmati. A Sant'Elena d'Este, di nuovo nel Padovano, il parco dei Cumani è movimentato da laghetti, montagnole, terrapieni, arredi ornamentali. A Rosa, In provincia^ d|,v Vicenza, 11 parco di villa' Gregoretti ora Santini, una «passeggiata» di 100 mila metri quadri, è sicuramente opera dell'architetto padovano, datata 1840; cosi come la villa Selvatico-Meneghini a Battaglia Terme, o il giardino di Cittadella-Vigodarzere ora Valmarana a Saonara. Restano da vede¬ Cinzia Sasso L'azienda di proprietà della Colina Immobiliare si sviluppa su 600 ettari dei quali 150 a vigneto e 82 a oliveto specializzato. Al centro sorge l'antico bdrgodi.San Felice cherisaleàl V/sècolo. Una piazzetta con cappella affrescata e palazzofeentilizio ricorda l'epoca rinascimentale quando nel borgo vivevano 1 colonlcon.le loro famiglie. Le case con le classiche pietre a vista e i tetti di coppo sono le stesse delle dispule tra i vescovi di Siena e Arezzo e le battaglie con il Comune di Firenze. Di quell'epoca 6 rimasto il nome del vino: .//, grigio-, un Chianti classico che riporta sull'etichetta l'effigie di un valoroso capitano dlfventura. La cantina dell'azienda riserva molle soprese. Tra ' tini in acciaio della moderna enologia, si aprono profonde gallerie dalle volte in mattoni con centinaia di bolli allineate, indispensabili per l'invecchiamento del grandi vini. ; t Le possibilità di fare dell'agriturismo sono varie. AGRITURISMO di autunno? La proposta è affascinante specie se arriva da una zona che in questo periodo può offrire paesaggi dolcissimi, buona cucina, folclore e una campagna viva, ricca di attività contadine. Nelle terre del Chianti appena conclusa la vendemmia è iniziata la raccolta delle olive. E' il secondo grande momento della campagna agraria. Mentre 11 vino bolle nei tini, le colline tornano ad animarsi attorno al grandi olivi dai tronchi contorti. Una possibilità di vivere da vicino la raccolta delle piccole ma gustosissime olive toscane è offerta nel Senese, tra i colli della zona di produzione del «Chianti classico», quello con il marchio del gallo nero. L'azienda agricola San Felice, una quindicina di chilometri da Siena nel Comune di Castelnuovo Bcrardenga, dispone infatti di alcuni grandi casali ristrutturati, che affitta a gruppi di agrituristi. Giulio Morelli, responsabile della «San Felice» in questo settore, spiega che ci sono casali arredati da 5 a 12 posti. In ogni casa funziona una cucjna attrezzata con acqua, luce e gas. Per la stagione più fredda è possibile riscaldare tutte le stanze. I prezzi vanno da 245 a . 525 mila lire la settimana. Il costo a persona nel periodi di bassa stagione (come questo autunnale) non supera le 5000 lire al giorno. I casali sono isolati e circondati da vigne e oliveti. E' possibile compiere lunghe camminate e raggiungere 1 centri vicini, ricchi di rlcor-; di e di storia. Il castello di Brolio del conti Ricasoli è a un tiro di schioppo. Altro ambiente nobile ofierto agli agrituristi è a Pievescola, noi Comune di Casole d'Elsa a Nord-Ovest di Siena. Qui sorge la villa «Suvera» dei marchesi Bergamini Ricci Paracciani che hanno trasformato parte della foresteria in un residence aperto tutto l'anno. Vi sono per ora nove stanze (ma c'è un progclto zzo» importante di storia: fu più vche trasformano la piazza in un accogliente salotto veneto. Arrivati in piazza Garibaldi si è a pochi passi da Palazzo Agostinelli, dove è stata Inaugurata la mostra su Bassano e la sua storia. Consigliati dagli otto studenti d'architettura è possi- olte distrutto e ricostruito stagione: 11 ristorante «Al Sole» di Tiziano Chlurato, nel locali che ai tempi erano le scuderie della Posta, prepara un ottimo risotto con le punte. L'autunno porta in cucina funghi e cacciagione, radicchio rosso di Bassano e lumache con polenta. «Al Sole», alle spalle di piazza Libertà, è consigliabile chiedere il tavolo nella saletta in fondo, più riservata e tranquilla. Altri ristoranti sono «Da Banto», «Da Renzo» e «Ca Sette», villa veneta dell'Ottocento sulla strada che porta alla Valsugana. Prezzi, in media, tra le venti e le trentamila lire. Finita la giornata a Bassano, è Impossibile andarsene senza passare da Bortolo Nardlni e dal Ponte. Occasione, quest'ultima, per il grappino del congedo. .La domenica, in realtà, c'è il rischio di trovarsi in coda. Dentro, bassanesi e turisti, l'immancabile alpino che è venuto qui per ricordare, Il clima da osteria di paese. Un bicchierino 800 lire: e pochi »! .accontentano del primo. Uscendo dalla distilleria, in alto a destra, si nota la vecchia bacheca del Lotto. Ha più di un secolo, e riporta i numeri —10,59.13, 3, 81 — dell'ultima cinquina vinta a Bassano. Quando? Con tutta la grappa- che passa, nessuno lo ricorda Più- c. s. enda San Felice di San Gusmé storia della «Suvera» anche il Papa Giulio II nel 1507. Sergio Miravalle Per ulteriori informazioni telefonare all'azienda agricola San Felice (0577) 35.90.87 oppure a Milano (02) 88.44.457. Per l'agriturismo alla «Suvera» scrivere ai marchesi Ricci, località Pievescola, Casole d'Elsa (Siena) oppure telefonare a Roma (06) 811.9803. un Gultuso per mangiarselo». I frequentatori di aste serie. Importanti come quella prestigiosa di Ginevra, sono tutti anche amatori dell'arte e sotto un De Chirico o ad un Mirò, su un mobile Luigi XV pongono in una teca una splendida bottiglia di Chàteau, Latour 1898 che acquisterà di valore con il tempo proprio come un quadro d'autore. Dello stesso parere è Angelo Solci di Milano, grande esperto di vini da «antiquariato, e battitore di aste. Le maggiori aste in Italia si tengono a Milano, a Siena e nel Friuli dove una bottiglia di Picolit può veramente fare incantare un amatore. A Torino se ne è tenuta una anni fa a palazzo Barolo con buon successo di pubblico. A Montecarlo Sotheby non batte aste di vini per questione di clima e preferisce Inviare i lotti a Londra o a Ginevra dove fra pochi giorni pezzi rari e vini d'altissimo lignaggio attenderanno gli amatori. Roberto Biasio!