Antiquariato fra bei libri di cibi e vini

Antiquariato fra bei libri di cibi e vini Antiquariato fra bei libri di cibi e vini »5i - ----- »5i t Una decorazione del «Taillevent» (1490 circa) colte arrivano da tutto il mondo. A Torino quelli del «Collezionista» sono soprattutto in rapporto con .La Libreria Piemontese», che ha un catalogo, generale ma ricco di pezzi interessanti. Il catalogo del «Collezionista» è per temi: enologia, agricoltura, caffè-thè-cacao, dietetica, culinaria. La parte enologica parte dal volume di Antonio Cazzi. linarla apre con I -Dialoghi» di Pietro Messia, tradotti dallo spagnolo da Alfonso d'ulloa, del 1557, con Baldassarre Castiglione («/{ libro del Cortcgiano», 1559. E cosi via. Ma, spiegano al «Collezionista», anche la datazione richiede una particolare osservazione. Esemplo: di un famoso ti attato di Cristoforo di Messisburgo («Banchetti compositioni di ut¬ . T L nostro più grosso « J_ acquirente è un signore giapponese: gli inviamo il catalogo aggiornato, e lui telefona dal Giappone, indica i titoli che gli Interessano, prende l'aereo e viene a ritirare i libri». Naturalmente, il nome di questo signore giapponese è coperto dal segreto professionale, come avviene negli studi medici. Poi ci sono clienti inglesi, francesi, americani, oltre che italiani. Cosi dice il signore alto, solerte e gentile, che accoglie nella liberta specializzata soprattutto nei settori dell'enologia e della gastronomia. La titolare è la signora Henssler. La libreria ha per insegna «Il Collezionista» ed è in via Madonnina, a Milano, zona Brera. Per entrare bisogna suonare un campanello sullo stipite destro della porta, .come alla soglia delle gioiellerie o del club più riservati. Capelli grigi, alto due metri abbondanti, il signore che fa da guida, mentre la signora Henssler sfoglia registri e ordina carte in un ambiente di mobili di gusto e di belle, .lampade, spiegai}'; Che 11 problema d.Qlla libreria e la ricerca e ii riforni-r mento. Fino a qualche anno fa contavano su duemilacinquecento titoli e ora sono a poco più di millecinquecento. Le raccolte vanno dall'incunabolo al libri edltt fino a prima della guerra. I cataloghi attraverso 1 quali si rimpolpano le rac¬ ilità decorazione per favola del 1593, dal «Florida Corona quae ad Sanitatis Hominum conser'tvationem 'ac longevam vijj 'tam perducendàm suntpernecessarlae contehens», stampato a Lione nel 1516. e continua con altri libri del '500 (Andrea Bacci: «De naturali vinorum historia; de vinis Italiae, Galliae, Hinpaniac, et de totius Europae vinis et omni vinorum usu compendiaria tractatio»), del '600 (Francesco Redi: .Bacco in Toscana»). La cu- vande, e, rale. di sisbvgo.reverend0,&W dèCardinagratia euna pripata a Funa sstampa1552, è perché mero daltretta vande, et apparecchio gene, rale. di Christofaro ift Messisbvgo.flJJp.il/tisfrissimo et reverendissimo'signor il si0,&W dèh HippoimFda Este, Cardinale di Ferrara. Con gratia et priuvilegio») esiste una prima edizione stampata a Ferrara nel 1549, ma una seconda edizione, stampata a Venezia nel 1552, è più rara e preziosa perché tirata in minor numero di copie, cosi come è altrettanto rara, per lo stes¬ Antiquariato fra bei libri di cibi e vini Antiquariato fra bei libri di cibi e vini »5i - ----- »5i t Una decorazione del «Taillevent» (1490 circa) colte arrivano da tutto il mondo. A Torino quelli del «Collezionista» sono soprattutto in rapporto con .La Libreria Piemontese», che ha un catalogo, generale ma ricco di pezzi interessanti. Il catalogo del «Collezionista» è per temi: enologia, agricoltura, caffè-thè-cacao, dietetica, culinaria. La parte enologica parte dal volume di Antonio Cazzi. linarla apre con I -Dialoghi» di Pietro Messia, tradotti dallo spagnolo da Alfonso d'ulloa, del 1557, con Baldassarre Castiglione («/{ libro del Cortcgiano», 1559. E cosi via. Ma, spiegano al «Collezionista», anche la datazione richiede una particolare osservazione. Esemplo: di un famoso ti attato di Cristoforo di Messisburgo («Banchetti compositioni di ut¬ . T L nostro più grosso « J_ acquirente è un signore giapponese: gli inviamo il catalogo aggiornato, e lui telefona dal Giappone, indica i titoli che gli Interessano, prende l'aereo e viene a ritirare i libri». Naturalmente, il nome di questo signore giapponese è coperto dal segreto professionale, come avviene negli studi medici. Poi ci sono clienti inglesi, francesi, americani, oltre che italiani. Cosi dice il signore alto, solerte e gentile, che accoglie nella liberta specializzata soprattutto nei settori dell'enologia e della gastronomia. La titolare è la signora Henssler. La libreria ha per insegna «Il Collezionista» ed è in via Madonnina, a Milano, zona Brera. Per entrare bisogna suonare un campanello sullo stipite destro della porta, .come alla soglia delle gioiellerie o del club più riservati. Capelli grigi, alto due metri abbondanti, il signore che fa da guida, mentre la signora Henssler sfoglia registri e ordina carte in un ambiente di mobili di gusto e di belle, .lampade, spiegai}'; Che 11 problema d.Qlla libreria e la ricerca e ii riforni-r mento. Fino a qualche anno fa contavano su duemilacinquecento titoli e ora sono a poco più di millecinquecento. Le raccolte vanno dall'incunabolo al libri edltt fino a prima della guerra. I cataloghi attraverso 1 quali si rimpolpano le rac¬ ilità decorazione per favola del 1593, dal «Florida Corona quae ad Sanitatis Hominum conser'tvationem 'ac longevam vijj 'tam perducendàm suntpernecessarlae contehens», stampato a Lione nel 1516. e continua con altri libri del '500 (Andrea Bacci: «De naturali vinorum historia; de vinis Italiae, Galliae, Hinpaniac, et de totius Europae vinis et omni vinorum usu compendiaria tractatio»), del '600 (Francesco Redi: .Bacco in Toscana»). La cu- vande, e, rale. di sisbvgo.reverend0,&W dèCardinagratia euna pripata a Funa sstampa1552, è perché mero daltretta vande, et apparecchio gene, rale. di Christofaro ift Messisbvgo.flJJp.il/tisfrissimo et reverendissimo'signor il si0,&W dèh HippoimFda Este, Cardinale di Ferrara. Con gratia et priuvilegio») esiste una prima edizione stampata a Ferrara nel 1549, ma una seconda edizione, stampata a Venezia nel 1552, è più rara e preziosa perché tirata in minor numero di copie, cosi come è altrettanto rara, per lo stes¬

Persone citate: Andrea Bacci, Antonio Cazzi, Bacco, Baldassarre Castiglione, Brera, Francesco Redi

Luoghi citati: Este, Ferrara, Giappone, Lione, Milano, Torino, Toscana, Venezia