Le piante delimitano il territorio con tossine che cacciano le rivali

Le piante delimitano il territorio con tossine che cacciano le rivali Le piante delimitano il territorio con tossine che cacciano le rivali ramo con foglie e frullìi li i ramo con con ali rit nnldl e dotate di attività inibitoria nel confronti del trifoglio stesso. Concentrazioni di 100 mg/kg di terreno di queste sostanze sono in grado, infatti, di ridurre di oltre 1! 50 per cento la germinazione dei semi di trifoglio rosso mentre sono nettamente meno tossiche nei confronti del trifoglio bianco (Trìfolium repens) e della veccia. Accurati lavori di estrazione chimica hanno permesso di verilicare la presenza di elevate quantità di questi isoflavonoidi in terreni «stanchi». Una lunga serie di lavori condotti in Australia ha consentito di determinare che l'effetto di riduzione della produzione provocata dalle paglie di frumento interrate nei confronti della successiva coltura della GLI abitanti delle grandi città rischiano di non avere più l'annuncio della primavera portato dalle rondini. Più che rondini, a dire il vero, si tratta di rondoni: molto spesso, infatti, le specie rondone (Apus opus), rondine [Hirundo rustica) e balestruccio {Martula urbica) vengono confuse a causa della slmile forma aerodinamica. Ma nonostante l'aspetto che da lontano può' trarre In inganno, cambiano alcune esigenze biologiche fondamentali che contraddistinguono questi uc¬ ■ i V ir.,—.... foglie e frullìi orte. stessa specie non è soltanto dovuta, come si riteneva un tempo, dalla Immobilizzazione dell'azoto da parte di microrganismi che degredano la paglia slessa, ma anche alla produzione di fitotossine emesse durante I processi di degradazione della paglia. Tra queste sostanze esistono sali dell'acido acetico, propionico. butirrico, i quali aumentano nel terreno con l'aumentare della degradazione della paglia e influenzano negativamente lo sviluppo del grano. SI potrebbero riportare svariati esempi di effetti prodotti dalle sostanze tossiche emesse da una coltura sulla successiva. Di recente molto interesse ha suscitato tra 1 ricercatori il problema dell'effetto allelopatico L'ambiente metropolitano favorisce alcune specie di uccelli e ne respinge altre SULLE coste mediterranee viene chiamata impropriamente «un'alga... E' invece una pianta superiore, con semi e fiori. Si ritiene che cresca come la gramigna, mentre è un po' ovunque in regressione. Si potrà anche credere che non serva proprio a niente, a parte che è una dispensa di cibo, un rifugio e un posto per deporvi le uova per alcuni pesci. Invece fissa il terreno molle intorno alle sue radici, in breve svolge sott'acqua lo stesso ruolo della loresta in superficie. Gli scienziati la chiamano «Posidotlia oceanica delile», ma è conosciuta più comunemente come posidonia. Per la prima volta la posidonia. attaccata da una malattia che le provoca deperimento, causata indubbiamente dall'inquinamento, ha riunito al suo capezzale qualcosa come duecento specialisti venuti da tutte le parti del Mediterraneo sull'isola di Porquerolles, per partecipare a un seminarlo organizzalo dall'Istituto di biologia vegetale marina della facoltà di Scienze dell'Università di Lumigny (Marsiglia) e dal parco nazionale francese di Port-Cros. Tutti gli specialisti hanno' messo in evidenza il ruolo della posidonia nella protezione delle spiagge e nel I mantenimento del litorale," grazie allo smorzamento allelopalia: l'acero zuccherino (Acer saecharum) emette essudati radicali in grado di inibire lo sviluppo delle radici di una betulla spontanea negli Usa, la Betula allcghaniensis. Anche il noce produce tannini che. dilavati dall'acqua di pioggia delle sue foglie, riducono o addirittura inibiscono completamente lo sviluppo di altre specie sotto la sua chioma. Il fenomeno è cosi evidente in molte foreste che non è più possibile ignorare il fatto che molte specie esercitano una forte azione tossica nei confronti di altri alberi o di piante erbacee, influenzando quindi il normale sviluppo della foresta. Non sempre, però, il fenomeno ha conseguenze negative, in quanto, per esempio, può indurre una germinazione scalare dei semi di una determinata specie lavorendone la capacità di sopravvivenza e di competizione nell'ambiente naturale. D'altra parte oggi è abbastanza chiaro ai fisiologi e ai patologi vegetali che. se i composti chimici dotati di azione allclopatica emessi dalle piante nell'ambiente non (ossero più o meno rapidamente distrutti dall'intensa vita microbica del terreno, probabilmente nessuna pianta potrebbe sopravvivere. ' -Ni ' foglie opposte con chinile lobi delle erbe infestanti nel confronti delle piante coltivate. Per esempio in Spagna è stato osservato che una cyperacca infestante (Cyperus esculenlus) interferisce fortemente stillo sviluppò del mais con il conseguente abbassamento, anche notevole, della produzione. Quattro tossine, isolate da questa infestante, inibiscono la germinazione dei semi non soltanto del mais, ma anche della bietola da zucchero, del pisello e del pomodoro. Un'altra infestante, il l.olhtm multiflorutn. è in grado di impedire la germinazione e lo sviluppo di molte specie coltivate nelle vicinanze delle sue radici. Non soltanto tra le piante erbacee, ma anche tra gli alberi esistono fenomeni di Elena Accati 1 Le piante delimitano il territorio con tossine che cacciano le rivali Le piante delimitano il territorio con tossine che cacciano le rivali ramo con foglie e frullìi li i ramo con con ali rit nnldl e dotate di attività inibitoria nel confronti del trifoglio stesso. Concentrazioni di 100 mg/kg di terreno di queste sostanze sono in grado, infatti, di ridurre di oltre 1! 50 per cento la germinazione dei semi di trifoglio rosso mentre sono nettamente meno tossiche nei confronti del trifoglio bianco (Trìfolium repens) e della veccia. Accurati lavori di estrazione chimica hanno permesso di verilicare la presenza di elevate quantità di questi isoflavonoidi in terreni «stanchi». Una lunga serie di lavori condotti in Australia ha consentito di determinare che l'effetto di riduzione della produzione provocata dalle paglie di frumento interrate nei confronti della successiva coltura della GLI abitanti delle grandi città rischiano di non avere più l'annuncio della primavera portato dalle rondini. Più che rondini, a dire il vero, si tratta di rondoni: molto spesso, infatti, le specie rondone (Apus opus), rondine [Hirundo rustica) e balestruccio {Martula urbica) vengono confuse a causa della slmile forma aerodinamica. Ma nonostante l'aspetto che da lontano può' trarre In inganno, cambiano alcune esigenze biologiche fondamentali che contraddistinguono questi uc¬ ■ i V ir.,—.... foglie e frullìi orte. stessa specie non è soltanto dovuta, come si riteneva un tempo, dalla Immobilizzazione dell'azoto da parte di microrganismi che degredano la paglia slessa, ma anche alla produzione di fitotossine emesse durante I processi di degradazione della paglia. Tra queste sostanze esistono sali dell'acido acetico, propionico. butirrico, i quali aumentano nel terreno con l'aumentare della degradazione della paglia e influenzano negativamente lo sviluppo del grano. SI potrebbero riportare svariati esempi di effetti prodotti dalle sostanze tossiche emesse da una coltura sulla successiva. Di recente molto interesse ha suscitato tra 1 ricercatori il problema dell'effetto allelopatico L'ambiente metropolitano favorisce alcune specie di uccelli e ne respinge altre SULLE coste mediterranee viene chiamata impropriamente «un'alga... E' invece una pianta superiore, con semi e fiori. Si ritiene che cresca come la gramigna, mentre è un po' ovunque in regressione. Si potrà anche credere che non serva proprio a niente, a parte che è una dispensa di cibo, un rifugio e un posto per deporvi le uova per alcuni pesci. Invece fissa il terreno molle intorno alle sue radici, in breve svolge sott'acqua lo stesso ruolo della loresta in superficie. Gli scienziati la chiamano «Posidotlia oceanica delile», ma è conosciuta più comunemente come posidonia. Per la prima volta la posidonia. attaccata da una malattia che le provoca deperimento, causata indubbiamente dall'inquinamento, ha riunito al suo capezzale qualcosa come duecento specialisti venuti da tutte le parti del Mediterraneo sull'isola di Porquerolles, per partecipare a un seminarlo organizzalo dall'Istituto di biologia vegetale marina della facoltà di Scienze dell'Università di Lumigny (Marsiglia) e dal parco nazionale francese di Port-Cros. Tutti gli specialisti hanno' messo in evidenza il ruolo della posidonia nella protezione delle spiagge e nel I mantenimento del litorale," grazie allo smorzamento allelopalia: l'acero zuccherino (Acer saecharum) emette essudati radicali in grado di inibire lo sviluppo delle radici di una betulla spontanea negli Usa, la Betula allcghaniensis. Anche il noce produce tannini che. dilavati dall'acqua di pioggia delle sue foglie, riducono o addirittura inibiscono completamente lo sviluppo di altre specie sotto la sua chioma. Il fenomeno è cosi evidente in molte foreste che non è più possibile ignorare il fatto che molte specie esercitano una forte azione tossica nei confronti di altri alberi o di piante erbacee, influenzando quindi il normale sviluppo della foresta. Non sempre, però, il fenomeno ha conseguenze negative, in quanto, per esempio, può indurre una germinazione scalare dei semi di una determinata specie lavorendone la capacità di sopravvivenza e di competizione nell'ambiente naturale. D'altra parte oggi è abbastanza chiaro ai fisiologi e ai patologi vegetali che. se i composti chimici dotati di azione allclopatica emessi dalle piante nell'ambiente non (ossero più o meno rapidamente distrutti dall'intensa vita microbica del terreno, probabilmente nessuna pianta potrebbe sopravvivere. ' -Ni ' foglie opposte con chinile lobi delle erbe infestanti nel confronti delle piante coltivate. Per esempio in Spagna è stato osservato che una cyperacca infestante (Cyperus esculenlus) interferisce fortemente stillo sviluppò del mais con il conseguente abbassamento, anche notevole, della produzione. Quattro tossine, isolate da questa infestante, inibiscono la germinazione dei semi non soltanto del mais, ma anche della bietola da zucchero, del pisello e del pomodoro. Un'altra infestante, il l.olhtm multiflorutn. è in grado di impedire la germinazione e lo sviluppo di molte specie coltivate nelle vicinanze delle sue radici. Non soltanto tra le piante erbacee, ma anche tra gli alberi esistono fenomeni di Elena Accati 1

Persone citate: Elena Accati, Port-cros

Luoghi citati: Australia, Marsiglia, Spagna, Usa