Strindberg solitario

Strindberg solitario Strindberg solitario Con il romanzo Solo di August Strindberg (127 pagine, 6000 lire) l'editrice SugarCo. che qualche mese fa aveva pubblicato La lampada verde, ci offre una nuova e non meno importante occasione per conoscere la narrativa del grande drammaturgo svedese. Articolato in sette brevi capitoli. Solo è la confessione di uno scrittore cinquantenne che, abbandonata la società, si consegna ad una pressoché totale solitudine. Per i suoi tratti autobiografici l'opera, scritta nel 1903, è stata interpretata da parecchi critici, tra i quali il filosofo Karl Jaspers, come un documento dello squilibrio mentale del suo autore. In realtà, secondo quanto rileva Franco Perrelli ne: saggio conclusivo, questo romanzo è ben di più,: poiché in esso si delinea : apertamente quella «definizione della sensibilità percettiva moderna, che costituisce l'aspetto fondamentale dell'opera strindberghiana. (a.vj ■ 3

Persone citate: August Strindberg, Franco Perrelli, Karl Jaspers, Strindberg