Un po di scandalo si addice anche signora Wilde di Masolino D'amico

Due biografie per la moglie dello scrittore - dandy Due biografie per la moglie dello scrittore - dandy Un po' di scandalo si addice anche signora Wilde a iti) .Ir quartiere di Chelsea, già allora sede di artisti benestanti. E. W. Qodwin, brillante architetto e scenografo (e padre di Gordon Craig), concepì ambienti quasi monocromi, con pochissimi mobili costruiti appositamente, molta luce e quasi nessuna porta, una vera rivoluzione in quel tempi di polverosi bric-à-brac; stando alle descrizioni dei visitatori, che In genere la ammirarono, la casa dei Wilde non fu soltanto bella, ma anche comoda e piena di calore, almeno finché 11 matrimonio funzionò. Dopo (a partire dal 1892 circa) 11 capofamiglia prese l'abitudine di assentirsene per periodi sempre più lunghi. Quasi sentendosi trascurata, la casa fini per vendicarsi sull'Innocente Constance, la quale un giorno del 1895, nell'imminenza della rovina sociale del marito, cadde per le scale, riportando una lesione alla schiena che, trascurata in un primo tempo, le procurò sofferenze sempre maggiori, finché tre anni dopo — abitava allora a Bogllasco, ospite di un'amica, Lady Margaret Brooke, moglie di Charles Brooke, Rajah di Sarawak e figlio dell'Irriducibile nemico di Sandokan — si decise a sottoporsi a un'operazione chirurgica della quale sappiamo soltanto che in capo a sette giorni la paziente era morta. Chi era Constance, la moglie di Oscar Wilde, la donna che fu travolta dal più clamoroso scandalo di tutta l'età vittoriana, umiliata, costretta a fuggire all'estero, a cambiare il cognome del suol figli? I numerosi biografi dell'esteta, da sempre costretti a basare le loro notizie sui resoconti degli amici rimasti fedeli a Wilde dopo la catastrofe, quasi tutti esponenti della perseguitata confraternita omosessuale, la descrivono di solito come una persona mediocre. Impari alla tragedia che si trovò ad affrontare; una brava moglie sempre benintenzionata, talvolta frastornata e di solito priva di fantasia, le cut velleità intellettuali (oltre a parlare sull'abbigliamento Constance recensì spettacoli teatrali e scrisse un Ubricclno di fiabe) Oscar, che gradiva discepoli e ammiratori, assecondò in un primo tempo, salvo stufarse¬ LA sposa Indossava «un vestito di raso pesante, giallo pallido, con il corsetto rifinito da un collo alla Medici e le maniche Increspate: Una cintura d'argento, dono dello sposo, tratteneva la gonna in ampie pieghe, Il velo di mussolina Indiana color zafferano ricamata di perle era acconciato alla Maria Stuarda e fissato sul capo da una larga corona di mirto. Sparsi qua e là sul vestito, ancora rametti di mirto, e in mano un grossisstmo mazzo dello stesso fogliame Cosi 1129 maggio 1884 Constance Lloyd, bella ragazza di buona famiglia londinese di adozione, ma originarla del Cheshire e con diramazioni in Irlanda, si diresse verso l'altare della chiesa di St. James's a Sussex Gardens, dove l'attendeva per impalmarla, inappuntabile nella sua morntng coat blu scuro con pantaloni grigi, un letterato trentenne già molto noto per l suoi atteggiamenti provocatoriamente anticonformisti e 11 cui nome non avrebbe fatto che diventare più familiare al gran pubblico negli anni successivi: Oscar Wilde. Una delle prime attività di costui era stata per l'appunto la promozione di un tipo di abbigliamento più semplice e coerente di quello In voga, e Constance, da sempre grande ammiratrice dei preraffaelliti, aveva fatto proprie quelle idee; anche lei In seguito avrebbe militato in campagne a favore dell'emancipazione femminile, fra l'altro, da corsetti, strascichi e altri orpelli ingombranti; e avrebbe tenuto conferenze denunciando i casi di donne arse vive nel loro vestiti troppo ampi e quindi difficili da tener lontano dal fuoco, o di cameriere precipitate dalle finestre che stavano pulendo perché 11 vento aveva loro gonfiato le sottane a rno' di mongolfiera. Che le tenute di Constance fossero notate all'epoca, e in qualche caso addirittura suscitassero scandalo per la loro «semplicità» può, naturalmente, sembrare poco credibile a noi moderni, ma cosi indubbiamente fu. Né meno «semplici», ariosi e sobri apparvero al contemporanei gli Interni della casa allestita con gran cura e dispendio dai due coniugi al numero 16 di Tite Street, nel Il merito di non uscire dal suo argomento. Alla Amor invece la scarsezza di buon materiale sulla sua biografata fa presto alzare le braccia e nel suo libro la moglie di Oscar e quasi costantemente nello sfondo: smentendo il titolo del lavoro, insomma, la Amor ci dà essenzialmente una ennesima rivisitazione delle notissime circostanze legate alla violenza con cui la società dei benpensanti si accani contro Il reprobo che l'aveva sfidata. Da entrambi i resoconti emergono comunque con una certa plausibilità alcuni punti fermi. Questi sono. Innanzitutto, che Oscar non nacque omosessuale, ma che 10 diventò diversi anni dopo 11 matrimonio (la Bentley sposa una vecchia teoria secondo cui Wilde avrebbe cessato di avere rapporti con la moglie per la recrudescenza di una sifilide contratta a Oxford; più persuasivamente, la Amor pensa che Oscar cessò di trovare appetitosa la moglie sformata dalle gravidanze. Entrambe concordano che a iniziarlo fu probabilmente Robbie Ross, intorno al 1891). Altro dato dt fatto è che Oscar, che aveva avuto altre Infatuazioni prima di quella per Constance, fece un vero matrimonio d'amore e che continuò a trattare con molta cavalleria la moglie per almeno sei o sette anni. E' inoltre certo che, finché non si Innamorò di Bosie Douglas e prese a pavoneggiarsi davanti a giovani abbagliati dal suo successo e dal suo disprezzo delle convenzioni, WUde fu un animale molto domestico e un grande amico dei suoi figli, cosa a quei tempi non troppo comune. Curiosi sono infine 1 particolari relativi agli scandali in cui gli stessi Lloyd, poi tanto intransigenti con il pcero Oscar, erano stati precedentemente coinvolti: la ricordata esibizione del padre o nonno di Constance: un divorzio particolarmente scabroso del fratello } Otho, che ne era stato costretto addirittura a camI biare cognome e ad andare a vivere all'estero. Un proverbio vittoriano diceva che la carità comincia in casa propria: Oscar certamente non ne beneficiò. ne alla lunga e insanabilmente. Tale descrizione non e stata sostanzialmente modificata dall'uscita contemporanea di ben due biografie dedicate alla moglie di Oscar Wilde: Mrs Oscar Wilde — A Woman of Some Importance di Anne Clark Amor, già autrice di una piatta vita di Lewis Carroll e di un pallido ritratto di Alice Liddell (8idgwick & Jackson. 249 pp, Lst 8,95); e The Importance of Being Constance di Joyce Bentley (Robert Hale, 160 pp. Lst 8.75). Né l'una né l'altra sfoggiano alcun brio ed entrambe, malgrado 11 diligente lavoro di ricerca svolto, incorrono in qualche errore; in qualche caso si contraddicono. Per la Amor 11 padre e per la Bentley il nonno di Con¬ stance era stato al centro di uno scandalo, esibendosi nudo davanti a certe governanti in un parco. Per la Bentley poco dopo 11 processo Arthur, il domestico del Wilde, si suicidò; per la Amor invece Arthur impazzi e vent'anni dopo era ancora vivo, sia pure in manicomio. La Bentley parte lancia in resta alla difesa di Constance e ci convince che entro certi limiti (quelli alla portata di una giovane signora di allora) la moglie di Oscar Wilde diede una certa dimostrazione di spregiudicatezza e anche che fu amica di donne notevoli; non riesce Invece a portarci una sola dimostrazione di quel senso dell'umorismo che a suo dire Constance avrebbe sotterraneamente posseduto. La Bentley ha comunque Constance Wilde Masolino d'Amico _ . —

Luoghi citati: Indiana, Irlanda, Oxford