Bernstein torna a West Side

Bernstein torna Bernstein torna a West Side musica americana, i ritmi jazzistici; dall'altra la scrittura sontuosamente sinfonica, la tecnica deduttiva degli sviluppi tematici, gli occasionali.riferimenti alla musica colta europea. Le nove danze evocano alcuni momenti-chiave della vicenda: la rivalità fra le bande di adolescenti, l'incontro tra gli amanti predestinati, le loro dichiarazioni d'amore, le battaglie tra i giovani, ecc. La direzione dello stesso Bern¬ I ripetitivi Black Sabbath ca (come nell'album del 1981, Mob Rules) ma, di fronte a questa «rinascita» che cerca di itornare alte origtnti-e^frrreril punto, non ci possono essere più dubbi. Sono convintissimi e quanto mai poco convincenti. Abbandonati 1 loro celebri ritmi cadenzati da plotone di esecuzione-rock, qui i Black Sabbath si scatenano in un'orgia di ripetizioni, sull'onda di un parossismo elettrico senza tregua: ogni brano è una cerimonia in onore del Diavolo, colta.sempre e solo al culmine dell'eccitazione. Chiunque abbia sentito anche lontanamente parlare di Magia e Messe Nere, sa che il rito prescrive una lunga iniziazione, un'ascesa o meglio una discesa graduale e tortuosa fino alla soglia del «Mistero». In Born Again!, niente di tutto questo: né preparazione, né attesa dell'ignoto, la Festa è già In corso e pare anche abbastanza cretina. Si annega in una musica celebrativa, pomposa che insegue l'effetto plateale e non predispone all'emergere dell'Inaudito (né del più semplice Divertente). Chi nasce e rinasce? Il solito risaputo fantolino diabolico, mostriciattolo che non vivrà mal adulto. Certo sarebbe tutto più semplice se il Male fosse un neonato cornuto e il Bene un vecchio con la barba bianca, Ma non è cosi e se ne è accorto persino Bob Dylan che con tutto il suo fideismo (d'opposta sponda) nel suo ultimo album ammette che Satana « volte si presenta sotto le spoglie di un Uomo di Pace (Man ofpeace). Di Dylan avremo presto occasione di riparlare, di Tony Iommi e soci c'è solo da augurarsi che escano da questa loro fissazione verso un demonismo da figurine: al tempo di Mob Rules pareva avessero qualche nuova freccia al loro arco. Era meglio se la usavano per trafiggere i pipistrelli a distanza di sicurezza. stein conferisce ai vari pezzi il massimo del contrasto e una forte plasticità figurativa, mentre la Philarmonic di Los Angeles suona, come si è detto, in modo superbo. Paolo Gallatati Gershwln: «Rapsodie In blue» - Bernstein: «West Side Story: Symphonlc Dances», Los Angeles Philarmonlc Orchestra, direttore Léonard Bernstein, Deutsche Grammophone. g. man. ath: «Born Again!», Verti. Venezia - Mozart alla Fenice — Martedì per l'Autunno lirico .prima, di .Così fan tutte, nel nuovo allestimento di Luca Ronconi. Dirige Peter Maag. Roma - Berlo a S. Cecilia — Domani, per la stagione di Santa Cecilia, sale sul podio dell'Auditorium di via della Conciliazione il maestro Luciano Berlo che dirigerà l'Orchestra sinfonica romana nella Sinfonia n. 90 in do maggiore di Haydn e in due sue composizioni.

Luoghi citati: Los Angeles, Roma, Venezia