Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Una terza strada in Val di Susa? Inconcepibile» - In quella stazione s'è fermata l'incuria • A Piossasco la discarica non si farà - La marcia per file parallele non è musica da banda - E' un problema l'autenticazione della firma La Pro Natura Torino ci scrive: «Vorremmo fare alcune precisazioni in merito alla lettera dell'assessore provinciale Ivan Grotto, comparsa il 27 novembre. La Pro Natura Torino, insieme con molte altre forze naturalistiche, non si è mai opposta a un adeguamento della viabilità in Val di Susa. Semplicemente ha ritenuto, e ritiene, del tutto inopportuna la creazione di una terza rete viaria in una valle in cui vi sono già una ferrovia e due strade, il cui miglioramento, unito all'apertura di qualche circonvallazione nei centri più intasati, avrebbe senz'altro risolto il problema del traffico in valle, con enorme risparmio, però, di denaro pubblico. «Il problema delle strade è, comunque, complesso e richiede, da parte delle autorità competenti, interventi rigorosi e definitivi. Siamo perfettamente d'accordo sulla necessità di valorizzare certe attività tipiche delle popolazioni montane, ma ci opponiamo fermamente all'apertura o all'ampliamento di quelle strade il cui unico scopo è quello di favorire attività speculative e di rapina sul nostro territorio, peraltro già largamente compromesso. «Non ci sentiamo, quindi, fautori di una "falsa difesa della natura" quando chiediamo interventi concreti e coordinati nella difesa del territorio, soprattutto montano, che vadano al di là di atteggiamenti populistici». Piero Belletti vicepresidente Un lettore ci scrive: «Quale utente della ferrovia Torlno-Ceres, ora Satti, vorrei segnalare l'Indecente aspetto della stazione Torino Dora, divenuta ritrovo di drogati. Sicuro di interpretare il desiderio di decine di coutenti, vorrei chiedere a chi di dovere l'Illuminazione della scalinata di accesso ora completamente buia. «Di tale scalinata, che ha tutto l'aspetto di una mulattiera, sono stati sistemati in cemento ben nove scalini su una trentina circa durante i lavori, ancora in corso, di sistemazione del viale di via Stradella. Per due panchine e una tettola da cut non passi l'acqua quando piove non osiamo sperare». Enrico Geninatti Il sindaco di Piossasco ci scrive: «Rispondo al problema sollevato da un ignoto lettore su "Specchio dei tempi" del 20 novembre circa la discarica pubblica. L'amministrazione ha sempre espresso, sin dall'Inizio della vicenda, parere negativo allo studio presentato ed all'Ipotesi prospettata attraverso documenti di giunta, ordini del giorno votatt dal Consiglio comunale, l'indicazione del piano regolatore di area ad esclusivo utilizzo per le attività agricole, articoli su giornali e pubblici dibattiti. «Il convegno del 13 novembre non voleva, quindi, essere un ulteriore pronunciamento sulla discarica, ma aveva lo scopo di individuare soluzioni integrative o alternative atte ad affrontare globalmente l'urgente problema dello smaltimento del rifiuti. «Soltanto chi è In mala fede oppure ehi vuole strumentalizzare la situazione per bassi fini politici o speculativi (acquisto del terreni a basso costo dal proprietari impauriti da un eventuale esproprio) può, quindi, diffondere notizie tendenziose come quelle citate. Il lettore, se veramente ha a cuore il de¬ stino di quel fertili terreni, può star tranquillo; fin quando sarà in carica l'attuale amministrazione la discarica non si farà». Alessandro Martinatto Un lettore ci scrive: «Vorrei ringraziare le slgnore Cagnotto, Pasini e De Rossi che, gentilmente e senza acrimònia, ci hanno resi edotti di come il Codice della strada vada personalmente interpretato. Ho sempre creduto che sulle strade con tre o più corsie, se situate nel perimetro cittadino senza il cartello indicante autostrada, si dovesse viaggiare per file parallele ed entro il /imite del 50 orari. • Ora, invece, mi è sorlo il dubbio che la "Marcia per file parallele" sia una musica per banda e che il limite si debba Intendere di velocità massima solo in presenza dei tutori dell'ordine e di vetocifà minima in loro assenza. «I figli delle suddette signore cresceranno di sicuro con una vistone piuttosto elastica della legge, la quale permetterà alla Nazione di ave¬ re, in futuro, dei cittadini su cui contare per un civile convivere». Marco Mattio Un lettore ci scrive: «Finito, per ricominciare poi nel prossimo maggio, l'assillo delì'Irpef, Ilor, add. Ilor, Socof, eccoci alle prese coji un nuovo rebus; questa volta offerto dall'Inps per un buon numero di pensionati. Si traila del modulo denuncia "Red" consegnato in questi giorni ai titolari di pensione di vecchiaia integrata al minimo e d'invalidità (circa S milioni di interessati), al fine di appurare se gli interpellali sono detentori di altri redditi. «E fin qui tutto bene, salvo le diverse interpretazioni su eventuali redditi tipo Boi o Cd, dove, a quanto pare, neppure certi cervelloni romani hanno avuto una risposta certa (vedi Filo d'Arianna del 26 novembre). «Il guaio è per molte persone anziane o invalide l'autenticazione della firma, da effettuarsi all'anagrafe o da un notaio o presso gli sportelli dell'Inps, quando per la denuncia annuale, del redditi Mod. 740 altrettanto importante non necessita alcwia autenticazione. Non era possibile evitare una simile incombenza a tante persone, provate sia dagli anni die dall'invalidità?» Luigi Quaglia

Persone citate: Alessandro Martinatto, Cagnotto, De Rossi, Enrico Geninatti, Ivan Grotto, Luigi Quaglia, Mattio, Pasini, Piero Belletti

Luoghi citati: Piossasco, Torino