Pioppeti decimati da crisi e malattie

Pioppeti decimati da crisi e malattie Pioppeti decimati da crisi e malattie In tre anni il prezzo del legno è sceso del 40 per cento - Ancora gravi attacchi della crittogama «Marssonina Brunnea» P Non è stata una buona annata per 1 pioppi. Le cause avverse sono state quest'anno 'due: la «Marssonina bruninea», un fungo che ha causaIto la detonazione anticipata e quindi una forte riduzione della fotosintesi, il che ha comportato una minor crescita legnosa; la siccità del mese di luglio, che ha infierito in coincidenza con il periodo di maggior crescita. ' ' I pioppicoltori stanno vivendo, poi, momenti difficili per la forte diminuzione del prezzi (circa 1140% dal 1980 ad oggi). La congiuntura negativa dell'industria, legata alla crisi mondiale, si è infatti ripercossa anche sul pioppo; mentre negli ultimi sei anni 1 prezzi di vendita del legno si sono dimezzati, quelli del mezzi di produzione si sono Invece triplicati. Quale futuro attende dunque la nostra pioppicoltura? Esistono oggi dei segni per una leggera ripresa industriale: l'industria del legno ha un suo mercato ancora fiorente per l'imballaggio e le carpenterie. Anche il legno di pioppo per compensato ha avuto ed ha un suo mercato assai interessante: questo legno, tuttavia, negli ultimi tempi, è giunto sovente all'industria con un certo deprezzamento qualitativo (deprezzamento che ha finito di ripercuotersi negativamente sul prezzo di mercato del legno) sia per cure colturali ridotte alle piantagioni, ciò per vari motivi, non ultimo quello della disaffezione alla coltivazione, sia per la carenza idrica delle piante, dovuta alle falde che sono già da anni troppo basse e non eliminata da sufficienti ed abbondanti irrigazioni. Considerato 11 fatto che 11 legno di pioppo è, nel nostro Paese, insostituibile e che l'Industria (cartaria compresa) riprenderà la sua attività come in passato, è auspicabile che i pi opplcoltori riprendano a plantare, ma acquisiscano anche la consapevolezza che, per conseguire i migliori rendimenti, devono fare del pioppo una coltivazione sempre più specializzata, adottando tecniche avanzate e mezzi adeguati. Gli industriali, d'altra parte, dovrebbero impegnarsi a valutare con maggiore considerazione una materia prima nazionale con caratteristiche uniche nel suo genere. Bruno Fustella 1 quintali di carni, con un giro d'affari che supera 1 duemila miliardi di lire. Secondo l'Anci, la mancanza di una disciplina comunitaria causa però concorrenza sleale, caduta dei prezzi, e anche immissione sul mercato di prodotti di qualità molto scadente. Si è provveduto con un marchio di qualità sul prodotto nazionale, riconosciuto dal ministero dell'Agricoltura, Se ne è discusso Ieri alla Fiera di Verona, nell'ambito della 10* Esposizione europea di avicoltura e coniglicoltura, In occasione della conferenza stampa che ha Illustrato le finalità e I contenuti del 3° Congresso mondiale di coniglicoltura, che si terrà a Roma dal 4 all'8 aprile. «/I congresso — ha detto il presidente dell'Associazione scientifica di coniglicoltura, Pinzi—è finalizzato a un unico; obiettivo; favorire lo sviluppo della coniglicoltura nei Paesi industrializzati e non»

Persone citate: Bruno Fustella, Pinzi

Luoghi citati: Roma, Verona