La nuova insulina contro il diabete di Ezio Minetto
La nuova insulina contro il diabete L'annuncio al congresso «Milanomedicina» La nuova insulina contro il diabete MILANO — Sono passati poco più di sessant'anni da quando P. Banting e C. Best hanno scoperto, nel laboratorio di J.R. MacLeod all'Uni-: versita di Toronto, quell'or-1 mone insulina che aveva sino ad allora eluso la pur giti orientata ricerca di Von Merlng, Mlnkowskl, Opie e dlScharpej Schafer, primi grandi nomi della dlabetologla Da allora, è davvero incalcolabile la moltitudine di malati cui l'insulina—come caposaldo di terapia antidiabetica — ha donato durata e qualità di vita quasi normali. E ancor più incalcolabile è la ecatombe di bovini e suini che, da quello storico 1921 — prosaica-1 mente macellati per le quoti-[ diane esigenze proteiche dell'i «homo gastronomus» — han-! nò ininterrottamente fornito (e continuano a fornire) all'Industria 1 loro pancreas per la preziosa estrazione della loro1, insulina, Dalla obbligatoriamente «impura» insulina di Banting e Best si è passati nel tempo— sempre più purificando l'insulina «etcrologa., di estrazione animale — ali insulina convenzionale (bovina-sulna) e poi aìVinsulina monocomponente (sulna). Oggi la scienza medica e la bioingegneria sono giunte alla realizzazione dell'insulina umana. La notizia è di Ieri, è scaturita a «Milano-Medicina», dal Simposio «Insulina umana monocomponente: un nuo'o mezzo nella terapia del diabete» (moderatori O. M Molinatti, I. Jensen, D. Andreani, J. Elnegaard) e segna una speciale svolta-alternativa nel futuro di una terapia che, nel mondo, interessa quotidianamente, da vicino, milioni e milioni di diabetici (3 milioni In Italia). Che cosa sono — e che cosa rappresentano In terapia—le nuovissime Insuline, cosiddette «umane»? Non si tratta certo, s'intende, di prodotti di estrazione da organismi umani. Bloingegnerlstlcamente sintetizzate, In laboratorio, ad assoluta somiglianza dell' insulina del pancreas umano, le nuove insuline sono prodotti di attività terapeutica pari, se non migliore, di quelle In commercio e di altissime qualità fisico-chimiche, immunologiche e biologiche. Sono due, al momento attuale, le Insuline umane prodotte su scala industriale (non ancora In commercio in Italia): l'insulina umana biosintetica (da co Ionie batteriche di Escher! chia coli trasformate, col me todo del DNA-rlcombinante, in docili produttrici a catena d'insulina) e l'insulina umana semislntetica (da manipola-' zlone enzimatica dell'Insulina porcina, per sostituzione dell'' aminoacido che, In natura, la diversifica da quella umana).1 Il loro indiscutibile pregio è quello di poter svolgere pieno effetto di controllo della malattia diabetica ma senza più gran parte degli Inconvenienti che possono derivare dalla risposta immunitaria dell'organismo messo di fronte a qualcosa di «non suo» (anticorpi IgO e IgE antiinsulitia, immunocomplessi circolanti). I" Da oggi, allora, insulina «nuova» per tutti 1 diabetici «insullnodipendentl»? No: la realizzazione di una insulina umana, a basso «rischio immuri ogen o •> —da altissima sofisticazione tecnologica e quindi, inevitabilmente, almeno quattro volte più costosa dell'insulina tradizionale —non cancella, d'un colpo, il passato ma viene a proporre future soluzioni a problemi particolari del diabetico. «La sperimentazione condotta in Italia con linsulina nuova semislntetica — ha detto G. M. Molinatti, presidente della Società italiana di dlabetologla — è già assai ampia (700 pazienti). E' mia opinione, condivisa da altri sperimentatori, che i risultati ottenuti ne 'prospettino le possibili indicazioni in caso di: 1) diabete di tipo uno di nuova "prima diagnosi"; 2) diabete in donna che affronta la gravidanza (a minimizzare il rischio della temibile "gestosi"); 3) diabete in terapia insulinica intermittente; 4) allergia allinsulina, lipodistrofla, insulinoreslstenza. E' ovvio che si apre anche la speranza — da verificare con anni di studio—che limplego di questa insulinapossa ridurre la frequenza e la precocità di quel subdolo rischio (a livello retinico, renale, coronarico e cerebrale) che è la "microangiopatia diabetica": Ezio Minetto
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