Papandreu è pessimista sulla Cee Craxi: ci vuole una marcia in più

Papandreu è pessimista sulla Cee Craxi: ci vuole una marcia in più Concluso a Roma il sondaggio del premier greco nelle capitali comunitarie Papandreu è pessimista sulla Cee Craxi: ci vuole una marcia in più Affrontati nel vertice italo-ellenico la crisi Est-Ovest e il problema degli euromissili ROMA — Allarme per il futuro della Cee («Sfamo arrivati al punto in cui o si va verso un rilancio della Comunità o ci si deve rassegnare al suo declino irreversibile e alla sua fine»), cauto ottimismo per il vertice di Atene del 4-5-6 dicembre. Cosi il primo ministro greco, Andreas Papandreu, presidente in carica della Comunità europea, ha tracciato ieri a Roma un primo bilancio del sondaggio che lo ha portato anche a Parigi, Bruxelles e Bonn per preparare 11 vertice ateniese dei capi di Stato e di governo. Da Roma, Papandreu è ripartito con 11 risultato di una 'sostanziale identità di vedute» con Bettino Craxl sul ruolo della Cee e sulla necessità di risolvere i troppi problemi aperti, dall'aumento delle risorse comunitarie all'allargamento a Spagna e Portogallo, alla tutela delle produzioni agricole mediterranee. Proprio sul tema dell'aumento delle risorse proprie della Cee il viaggio europeo del primo ministro greco ha ottenuto qualche risultato, se è vero che è servito a mettere a fuoco una maggiore 'flessibilità, a Parigi, Bruxelles e Bonn. Poiché 11 bilancio è già deficitario, 'Senza questo aumento — ha detto Papandreu in una conferenza stampa congiunta con Craxi a Palazzo Chigi — non sono possibili nuope politicìie, né si può sperare di allargare i confini della Comunità alla Spagna e al Portogallo». Collegato a questo, resta aperto anche il problema di una maggior giustizia nella ripartizione delle risorse, come anche resta aperta la questione ' del divario Nord-Sud, con il diverso trattamento nell'ambito Cee per i prodotti del Nord rispetto a quelli ortofrutticoli del Sud, oggi penalizzati. 'L'Europa — ha riassunto Craxi, alla fine del suo colloquio con Papandreu — ha oggi bisogno di una marcia in piii; stretta tra la retorica euVopéWHca e una' vittònè'troi* po miopè'dMnteréiii nn#ionallMschià di non averéosslgèho per respirare». E' dunque necessario un tentativo di rilancio, e a questo proposito l'Italia va ad Atene con proposte precise: aumento 'Significativo delle risorse proprie perché — ha detto Craxl — non si fanno le nozze con i fichi secchi» ; allargamento a Spagna e Portogallo, che non sono 'Paesi dell'Oriente.; rapida definizione di un negoziato che regoli 1 problemi del vino, della pesca, dei prodotti ortofrutticoli; sviluppo della Cee nel settori nevralgici dell'economia futura, primo fra tutti la ricerca scientifica. -All'ottimismo moderato di Papandreu — ha precisato Craxl — noi aggiungiamo un accento di moderazione in più». Nel brevissimo vertice italo-greco è stato affrontato anche 11 problema degli euromissili e della crisi Est-Ovest. Papandreu ha ribadito in proposito la posizione di Atene: «Per noi—ha detto—non esistono missili buoni e missili cattivi, l'unico dato che conta è la ripresa del dialogo, e per questo è indispensabile che cessi l'installazione del Pershlng e dei Crulse in Occidente come pure degli SS-20 all'Est». Ricordando di aver ottenuto assicurazione che Romania e Bulgaria non Installeranno SS-20, Papandreu ha annunciato che a gennaio ci sarà ad Atene una riunione di esperti greci, bulgari e romeni per la creazione nei Balcani di una zona denuclearizzata. Craxi, richiamandosi allo scambio di lettere con Andropov, ha sottolineato la neces¬ sità «cnc siano mantenute aperte tutte le iniziative negoziali e vengano messe in atto tutte le iniziative utili a ristabilire un clima proficuo per giungere a quel risultati fino ad oggi non conseguiti». Nel prossimo anno, secondo Craxi, bisognerà compiere uno sforzo per utilizzare ogni sede di dialogo, a cominciare dalla Conferenza sul disarmo in Europa che si aprirà a gennaio a Stoccolma. Quanto alV'esplorazione» chiesta da Berlinguer per arrivare ad un possibile rinvio tecnico del dislocamento dei missili, Craxi ha precisato che il sondaggio è stato 'tempestivamente avviato»: appena tutti gli elementi di informazione saranno raccolti, il governo informerà il Parlamento, citi.