Roma, primario accusato di truffa Acqua non potabile al S. Giovanni di Francesco Santini

Roma, primario accusato di truffa Acqua non potabile al S. Giovanni E' del Cto: con un collega avrebbe incassato indennità non dovute Roma, primario accusato di truffa Acqua non potabile al S. Giovanni Un gruppo di medici: «Ormai viviamo tutti nel terrore, aspettando da un momento al- ; l'altro l'incriminazione» - Chiuso il reparto con ragni e scarafaggi nella rete idrica ROMA — Il bisturi della; magistratura continua a colpire il corpo medico ospedaliero di Roma. Il professor Vittorio Romanelli, primario del Centro traumatologico ortopedico della Oarbatella e il dottor Vincenzo Cuozzo. assistente di radiologia, sono accusati di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato. Percepivano, a giudizio del magistrato senza averne diritto, un'indennità mensile di trentamila lire per rischi radiologici. n provvedimento ha scosso i medici della capitale. SI avverte un senso, assai diffuso, di inquietudine, anche tra 1 sanitari più scrupolosi. Si ani- ' mette il dissesto nel settore della salute, ma subito si aggiunge che la ricerca delle responsabilità non deve limitar-, si agli operatori sanitari ma risalire nel tempo a quelle che vengono definite •disattenzioni» della classe politica. Trentamila lire mensili In busta paga, registrate nel cedolino preparato dall'amministrazione del centro traumatologico, alla voce «rischio». Mille lire al giorno pagate a quel sanitari che, per il loro lavoro, si espongono alle apparecchiature radiologiche. A giudizio del sostituto procuratore Santacroce, che ha firmato il provvedimento, sia il professor Romanelli che il radiologo Cuozzo non avrebbero dovuto accettare, l'indennità in quanto destinati, negli ultimi mesi, ad incarichi di amministrazione. " Romanelli e Cuozzo dovranno discolparsi dinnanzi al magistrato venerdì prossimo nella cittadella giudiziaria di piazzale Clodio. Ma già ieri sera i medici del Cto sono insorti nella protesta. «J7 bisturi del magistrato comincia a colpire all'impazzata,, ha detto il professor Spalma, precisando subito che sia Romanelli sia Cuozzo hanno continuato a svolgere le loro mansioni con regolarità anche se al primo era stata affidata la direzione sanitaria del Cto e, al secondo, il servizio presso una se' zlone amministrativa. Il magistrato Santacroce avverte: •/ giudici non sono' chiamati e gestire la riforma sanitaria: interveniamo soltanto quando ci troviamo di fronte ad un reato, applichiamo la legge, sfogliamo il codi- ■ ce: I medici del Cto replicano: «/ sanitari romani vivono, ormai nel terrore, da un ino-, mento all'altro tutti ci aspettiamo un "incriminazione*. La tesi del «terrore diffuso» è condivisa dal professor Tresalti, direttore sanitario del Policlinico Gemelli. Ieri s'era avuta notizia di un blitz dei magistrati anche nella clinica universitaria voluta da padre Agostino Gemelli. I carabinieri erano stati, in realtà, spediti dal pretore Amendola al Policlinico Italia. Dice il direttore sanitario del Gemelli: «li clima di allarme e di inquisizione è pericoloso: c'è, a questo punto, il rischio della paralisi, della burocratizzazione eccessiva. 1 magistrati hanno ragione a intervenire, ma lo scossone non deve portare al fermo delle attività, alla paura degli operatori, altrimenti si raggiunge il risultato inverso*. I medici insistono sulle strutture, sulle responsabilità di chi non mostra, nei confronti del malato, rispetto e attenzione. ] Si incriminano i medici mentre, dopo 1 cibi avariati e 1 medicinali scaduti, ora si scopre anche acqua Inquinata nel rubinetti dei nosocomi. L'ultima scoperta delle squadre spedite dal pretore Amendola porta nel vortice della maxinchiesta il reparto «San- ; ta Maria» dell'ospedale San Giovanni. Il «Santa Maria» è adesso bloccato. A disporne la chiusura sono stati 1 pretori Amendola, Fiasconaro e Cappelli. H fermo è a « tempo indeterminato: Nei cassoni sono stati trovati ragni e scarafaggi. Le analisi batteriologiche disposte dal responsabili della nona sezione penale hanno dcdrgtPrnsMlddmppicds definito «non potabile e peri-) chiosa per i degenti' l'acqua' del «Santa Maria». Altre carenze Igieniche hanno consl-i gllato II provvedimento. Subito dopo sono stati chiamati a Palazzo di giustizia il vicedirettore sanitario Elio Ruf ricini e il presidente dell'Unità' sanitaria di Roma 9, Renato Mas in i. Nulla è trapelato dell'In terrogatorlo. Dice 11 professor Tresalti del Policlinico Gemelli: «Credo che dall'inchiesta della magistratura emergano dati positivi: lascia, a volte, perplessi, il modo di condurre le indagini, specie quando si chiamano a rispondere alcuni direttori sanitari per responsabilità che appartengono ad altri livelli.. Il caso di Romanelli e di Cuozzo suscita stupore ma il giudice Santacroce ripete di aver operato secondo le disposizioni. E' opinione del magistrato che, nel dissesto finanziarlo della Sanità, non sia tollerabile percepire Indennità non dovute anche se tanto modeste. Dello stesso parere sono 1 pretori Amendola, Fiasconaro e Cappelli. Sono stati loro, Infatti, ad inquisire, per primi, 11 professor Romanelli e il dottor Cuozzl. Dinnanzi all'Ipotesi della truffa aggravata ài danni dello Stato, gli atti dell'inchiesta sono stati trasmessi dalla pretura alla Procura della Repubblica. Dai controlli è emerso che il professor Romanelli dall'ottobre dcl'80 al marzo ciell'81 ha ricoperto la carica di dire t- ; tore sanitario e, successivamente, quella di coordinatore nell'unità sanitaria di Roma 11. Il dottor Cuozzo, invece,' pur avendo la qualifica di assistente nel reparto radiologia, è attualmente In servizio presso l'amministrazione e soltanto saltuariamente avrebbe svolto le funzioni di radiologo. Al Cto i medici di guardia assicuravano, ieri sera, che primario ed assistente, pur nell'incarico amministrativo, hanno continuato a svolgere 11 loro lavoro di sanitari. Il professor Spalma, aiuto al pronto soccorso, appariva amareggiato: «iVon si può incriminare chi lavora a full tinte e ha trentamila lire al mese in più per le radiazioni: si vada a vedere quello che veramente non fumiona*. Francesco Santini

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