Febbre d'attesa in coda per il mattatore

Febbre d'attesa in coda per il mattatore Febbre d'attesa in coda per il mattatore Il primo della coda, ieri, è arrivato alle 3,30 quando via Roma era ancora un deserto ini-. merso nel buio. Il secondo — una signora che ; tentava di vincere il freddo stringendosi nel maglioni — ha fatto la sua apparizione alle 5,30. Quindi, via via, la fila davanti al botteghini dello Stabile per conquistare un biglietto del Macbeth di Vittorio Gassman s'è ingrossata: alle 8 era già lunga parecchie decine ■ di metri; alle 9, quando si sono aperte le bi¬ glietterie, era folla premente. Queste scene d'attesa e di febbre che vedono come attori abbonati e no si ripetono da giorni con una tenacia ben più forte del rischio (concretieeatosl spesso) di non riuscire a trovare un tagliando per la sera desiderata. Sarà per Gassman, sarà per Shakespeare, sarà per chissà quale altro stimolo, ma è bello vedere la Torino della gente comune che fa la fila per 18 mila 500 lire di cultura.

Persone citate: Gassman, Shakespeare, Vittorio Gassman